Depressione o solitudine?

Inviata da greta.schiavi · 14 apr 2015 Depressione

Buongiorno, sono una ragazza di 22 anni, sto attraversando un periodo in cui mi sento "schiacciata" dalla vita come se tutto andasse per il verso sbagliato e non ci fosse via di fuga. Più o meno da quando avevo 15 anni ho sempre avuto molti periodi "neri" che tornavano sempre quasi ciclicamente senza una ragione particolare; spesso ho pensato di essere caduta nella depressione ma non ho mai avuto il coraggio di confidarlo a nessuno, questo si rifletteva sulla scuola, ho frequentato per anni un liceo imposto dai miei genitori e ben lontano dai miei interessi, spesso non andavo a scuola e non ho finito il mio percorso di studi. Ogni anno riprovo spinta dai miei genitori ma l'ansia mi blocca. Ho sofferto tanto e non ne ho mai capita la ragione perchè non ho mai avuto avvenimenti particolarmente dolorosi nella mia vita. Solo ora mi sento schiacciata dalle mille responsabilità: ho lavorato per due anni come segretaria e sono riuscita a farmi dare un mutuo per la casa ma subito dopo sono stata licenziata per riduzione del personale, ho scoperto che il mio fidanzato cerca di nascosto di avere contatti con altre donne e sono aumentata molto di peso. La cosa peggiore è che ho la sensazione di essermi meritata tutto questo come se non fossi stata all'altezza della vita fino ad ora. Mi sono sempre sentita troppo grassa e diversa dalle mie coetanee e questo mi ha portata ad alternare periodi in cui mangio senza sosta a periodi di quasi digiuno in cui riesco a perdere molti kg ed è solo in quei periodi che mi sento "bene"... Non so come uscire da questa situazione, spesso mi sono ritrovata a pensare che se non fosse per non voler dare un dolore a chi mi circonda sparirei. Ho un rapporto molto strano con i miei genitori: sono la terza di quattro sorelle e da parte dei miei genitori nei nostri confronti non ho mai sentito manifestazioni d'affetto nè fisiche nè verbali, non si sono mai fidati di noi, un esempio eclatante è che non ci abbiano mai dato le chiavi di casa e quando loro erano via di casa, o andavamo con loro o dovevamo trovare un posto dove stare; infatti tutte e quattro ci siamo sempre buttate a capofitto in relazioni troppo impegnative per la nostra età e appena abbiamo potuto siamo andate a vivere da sole. L'unica persona a sapere di questi disagi era il mio fidanzato e adesso che con lui il rapporto si è rovinato mi sento molto sola. Mi rendo conto di aver scritto molte cose e che per voi la situazione non sarà molto chiara ma per me questo è già un grande passo, non ho mai chiesto aiuto a nessuno perché sono sempre stata ossessionata dal desiderio di farcela da sola in tutto. Spero che sappiate darmi qualche consiglio. Grazie

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Miglior risposta 16 APR 2015

Cara Gs
la tua lettera mi ha fatto molta tenerezza per la spontaneità e sincerità che mostri nel comunicare i tuoi disagi.
Quello che ne emerge di te come persona non è debolezza o incapacità ma anzi voglia di lndare avanti e continuare a vedere dove la vita può portarti.
Mi sembra anche che tu abbia una buona intraprendenza e buone capacità.
Qualcosa però ti blocca e l'attuale dolore per la fine della relazione col tuo ragazzo ha gettato un velo di sconforto ulteriore.
Qui GF però adesso devi reagire.
Sarebbe importante l'aiuto di uno psicoterapeuta. Essendo in condizioni economiche precarie tu dirai che non puoi permettertelo. Ti capisco; vedi se riesci almeno a fare qualche incontro per porre le basi di "un piano di vita" che possa davvero motivarti a risolvere il problemi del peso e a porre qualche obiettivo di realizzazione personale.
Carissima tu hai 22 anni e tutto davanti a te, quindi non mollare.
Cerca in te stessa una nuova carica che possa portarti avanti e soprattutto sbarazzati da inutili sensi di colpa: tu fin oad ora sei stata brava, hai fatto quello che hai potuto e se non tutto è andato per il verso giusto pazienza! Però vai avanti e mettiti nell'ottica che nella vita occorre "perseverare" , mi piace pensarti come una che, nonostante tutto, non si arrende mai!
Un caro saluto
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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22 APR 2015

Gentile GS,
se non avessi letto l'età ma solo le esperienze di vita che ha qui citato, le avrei sicuramente attribuito qualche anno in più. Dalle sue parole si capisce molto chiaramente quanto debba essere stato difficile ed impegnativo affrontare tutte queste cose cercando di "farcela sempre da sola". Partendo dalla sua forza interiore, immagino che ci sia sempre riuscita, tranne forse nella scuola che, guarda caso, non è stata una scelta sua personale, mi sembra di capire. Considerando tutto questo, credo che chiedere aiuto qui sia stato un passo per nulla banale e la sua richiesta di aiuto merita di essere presa in considerazione per tutta la sofferenza che prova! Non perda la voglia di stare bene e la possibilità di confrontarsi con uno psicologo...se la merita!
Dott.ssa Marta Cogo
Padova

Dott.ssa Marta Cogo Psicologo a Padova

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21 APR 2015

Cara Gs,
Lei dice di aver sofferto tanto e di non averne mai capito la ragione perchè non ha mai avuto avvenimenti particolarmente dolorosi nella Sua vita.
Non credo sia così.
E' molto probabile, invece, che il male di vivere che Lei prova, il sentirsi "schiacciata" sia dovuto a un dolore grande, ovviamente inconscio, che Lei porta dentro di se e che ha a che fare con la Sua storia familiare.
La sensazione di "essersi meritata" tutto questo mi indica, nel Suo caso, la presenza di un Super-io rigido, che La fa sentire in qualche modo colpevole seppur senza ragione.
Anche il fatto che Lei alterni periodi in cui mangia senza sosta ad altri in cui digiuna e solo in questi momenti Lei si senta bene con se stessa fa pensare a un iniziale sintomatologia di disturbo alimentare dietro il quale, ricordiamolo, sempre si celano sofferenze e problematiche irrisolte con le figure parentali.
Ha compiuto il primo importante passo nel mettere nero su bianco ciò che prova e nel chiedere un consiglio qui..continui chiedendo di essere sostenuta in un processo terapeutico non appena economicamente sarà in grado di farlo o rivolgendosi anche a strutture pubbliche.

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15 APR 2015

Cara Gs
Il disagio che hai riportato nella tua lettera mi fa pensare che ha radici profonde anche rispetto alla tua storia familiare e ai rapporti con le tue sorelle .
Le manifestazioni sul corpo ti compromettono ulteriormente di stabilire rapporti sereni con amici e possibili partener.non mi dilungo ulteriormente, ma sono del parere che tu debba seriamentte ricorrere ad una figura che ti sostenga e ti aiuti ad affrontare la tua vita in una dimensione nuova.auguri

Dott.ssa Milena Angeli Psicologo a Padova

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15 APR 2015

Cara Gs, sono tante le emozioni espresse nella sua mail, emerge un forte senso di solitudine e sofferenza che ha provato negli anni e prova tutt'ora. Nel fermarsi ad ascoltare le proprie sensazioni e chiedere aiuto esprime tutta la sua forza e potenzialità, accettare il proprio disagio richiede coraggio. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta e darsi l'opportunità di fare chiarezza nella sua vita e poter poi stare meglio.
Dott.ssa Aiello (Centro Psicologi e Psicoterapeuti, Il Trapezio)

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14 APR 2015

Gentile Gs,
credo che le sue riflessioni siano l'inizio di un possibile percorso di cui ha fatto certamente un primo passo.. prosegua su questa strada.. uno psicoterapeuta potrebbe essere un buon compagno di viaggio..

Un caro saluto

Dssa Daniela Sirtori - monza

D.ssa Daniela Sirtori Psicologo a Villasanta

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14 APR 2015

Cara Gs, se ha sentito il bisogno di scrivere qui è perché forse ha avvertito la necessità di parlare della sua sofferenza e di non affrontarla più da sola. Decidere di farsi aiutare può essere un passo molto faticoso ma talvolta necessario per comprendere ciò che ci succede. Un percorso con uno psicoterapeuta potrà aiutarla a fare maggiore chiarezza dentro di sé e ad uscire da questa situazione.
Un caro saluto
dott.ssa Alessandra Guerrieri

Dott.ssa Alessandra Guerrieri Psicologo a Bergamo

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