Convivenza finita - dipendenza affettiva
Ciao a tutti.
Sono una ragazza di 26 anni che ha appena terminato una relazione di un anno e mezzo con un anno di convivenza.
Premetto che sono stata 4 anni in terapia per risolvere delle problematiche che riscontravo sul non sentirmi mai abbastanza dovute ad un rapporto conflittuale avuto con mia madre sin da piccola.
Dopo due relazioni finite male, due anni fa circa conosco questo ragazzo, entrambi eravamo appena usciti dalla nostra relazione precedente. Iniziamo a frequentarci all'inizio un po' così, poi dopo due mesi decidiamo di darci l'esclusiva. Premetto che io nel mentre non stavo frequentando nessuno, ero molto chiusa, mentre lui stava frequentando altre persone. All'inizio ero molto titubante, mi chiedeva sempre di vederci, io insistevo per tenere ancora i confini dato che stavo elaborando ancora la fine della relazione precedente.
Durante i primi mesi di frequentazione sembrava essere tutto okay, se non che ogni tot questa persona mostrava di avere dei dubbi, dubbi che scaturivano dal fatto che gli mancasse l'ex, che io non fossi sempre allegra e sorridente, dubbi sul fatto che fosse troppo presto e che non si sentisse in grado di innamorarsi. Ci prendiamo una pausa e nel mentre si rivede con una sua ex precedente all'altra. Me lo dice appena riprendiamo a frequentarci e decido di sorvolare. Nel mentre conosco i suoi, stringo un bellissimo rapporto con la madre e con il fratello, ma ogni due per tre emergono dubbi, non sa se è innamorato e se si innamorerà mai, discussioni, mi lascia, io mi allontano e mi riprende, mi mette in discussione, mi vorrebbe diversa e io cerco in ogni modo di dimostrargli che sono abbastanza, fiduciosa che sia una bella persona e che per una volta, riconoscendo lui il mio valore, sia la persona giusta. Passano mesi tra alti e bassi e mi accorgo che su i social continua a mettere like a persone, seguire ragazze, fare battute sgradevoli anche con me su altre ragazze, insomma la vivo male , la vedo come una mancanza di rispetto e gliene parlo. ogni volta è un " non voglio menate, o mi accetti così o non va" . dopo esattamente un anno decido io di uscire di casa. Lui decide di seguirmi e in ogni modo appartamento , zona e tutto decide lui come dovrà essere. scendo a compromessi con tutto. Intanto inizia per me un periodo orrendo: discussioni continue, ad ogni litigio è un "prendi e vai via, non ti amo più", ogni volta mi rinfaccia che se continuiamo così può "inciampare" in altre ragazze, che la sua ex, nonostante mi avesse detto io valessi mille volte lei, era meglio, inizia insomma una serie di triangolazioni con qualsiasi essere vivente. Vivo per l'intero anno una paura dell'abbandono angosciante, tanto da non riuscire a concentrarmi su niente se non sulla relazione e la casa. Ogni giorno è un implorare attenzioni, baci, coccole, e sentirsi dire che sto addosso e sono pesante. ogni discussione era un escalation di insulti. provo a lasciarlo molte volte tornando dai miei, mi promette di cambiare e tutto, non succede. Gli do mille possibilità ma piangendo sempre, mi impongo di andarmene. Porto via tutto e cambio casa. per un mese mi cerca e tutto, solo dopo un mese riesco a mettere un paletto: a volte mi insulta, altre dice di amarmi ancora e mi sono resa conto che nonostante tutto ci sono cose che mi mancano. Quando ritorno lucida, riconosco sia stata la decisione migliore, ma soffro tremendamente perche mi rendo conto di aver sviluppato nei suoi confronti una sorta di dipendenza affettiva che mi faceva vivere in funzione di lui e che è difficile da eliminare anche se siamo lontani. tra poco tornerò in terapia perchè ho una serie di traumi che devo rielaborare. non riesco a guardare nessun ragazzo, mi spaventa l'idea di amare ancora e non voglio nessuno se non me stessa e a volte lui, parlavamo di futuro, di vita, e non è mai riuscito a venirmi incontro in niente, non cercando mai il compromesso. le discussioni erano io che piangevo e lui che mi ignorava. Sono distrutta
