Sono 4 anni che ci soffro.
Mio padre partì per l’ennesima missione in quanto militare e io dopo appena aver compiuto 18 anni sono cascata in questo buco nero.
Mi sento sempre confusa, in una bolla, non riesco a vivere la mia vita a pieno. Questo senso di estraneità mi perseguita sempre senza un attimo ti tregua.
Ho l’impressione di far parte di un sogno, mi sembra tutto surreale e non veritiero.
Sono stata in cura e ho placato le crisi iniziali, riesco ad essere più lucida adesso ma davvero sono stanca. Vorrei sapere se esiste una cura, se mai ne uscirò, se un giorno mi alzerò e svanirà tutto.
So di non vivere la mia vita a pieno e questo forse è più brutto di tutto il resto.
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14 MAR 2022
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Cara Mdl, per poterle dare una risposta sarebbe neccessario consocerla di persona e valutare i sintomi che descrive all'interno della sua storia di vita. Come mai la cura a cui si riferisce è terminata se stava procedendo bene? Potrebbe contattare la persona che l'ha seguita al tempo per valutare come proseguire. Rimango disponibile per qualsiasi altra informazione. Saluti
14 MAR 2022
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Mdl, comprendo quanto questo disagio possa essere per lei invalidante nella vita quotidiana.
Ha riferito di esser riuscita a placare queste crisi iniziali, sarebbe utile proseguire con una terapia cognitivo - comportamentale per indagare a fondo le origini di un presunto disturbo dissociativo associandone un trattamento ad hoc.
C'è una via d'uscita e si evince anche nella necessità di parlarne anche attraverso questa piattaforma.
Provi a darsi fiducia ed ad affidarsi a un professionista che possa aiutarla in questo momento di fragilità.
14 MAR 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Innanzitutto è opportuno comprendere le circostanze in cui è nato questo disturbo. Gli eventi a cui lo riconduce sono due: la partenza di suo padre per una missione e l'aver compiuto 18 anni. Afferma di essere stata in cura, ma non specifica che tipo di terapia ha fatto, se psicoterapica o farmacologica. Allo stesso tempo pur soffrendo da quattro anni di questo disturbo, ci riferisce di aver concluso questa prima terapia efficace solo ad attenuare la sintomatologia iniziale.
Credo sia importante ripartire da una corretta valutazione psicologica prima di lanciarsi in terapie specifiche, comprendere se i suoi sintomi sono associati a traumi specifici oppure ad uno sviluppo psicologico che ha subito delle deviazioni a causa di particolari dinamiche familiari. Sarà, pertanto, utile porsi le seguenti domande ed esplorare ciò che emergerà con l'aiuto di un esperto: nella missione di suo padre immediatamente precedente alla comparsa dei suoi sintomi (o in missioni precedenti) è accaduto qualcosa che ha messo a repentaglio l'incolumità di suo padre? Dopo aver compiuto 18 anni le è accaduto qualcosa che l'ha turbata molto? Qual è il clima familiare quando suo padre parte in missione? Siete preoccupati? Siete tristi? Arrabbiati? In generale occorre contestualizzare gli eventi nel suo contesto familiare e quindi valutare come viene compensata l'assenza di suo padre da sua madre (se c'è, dato che non la nomina e non è scontato che ci sia), se ci sono altre figure adulte, altri fratelli o sorelle con cui condividere un eventuale clima emotivo pesante.
Infine, visto che sta scrivendo questo post mentre ogni giorno si parla della guerra tra Russia e Ucraina, è importante anche valutare come i sintomi diventino più o meno acuti anche in funzione degli eventi geopolitici e della loro risonanza mediatica che coinvolgono l'attività di suo padre.
Una volta fatto questo tipo esplorazione ad ampio raggio e individuata l'eziologia e la fenomenologia (le cause e le caratteristiche) del suo disturbo, potrà procedere con le tecniche più idonee.
14 MAR 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buon giorno,
Sintomi come i suoi spesso lasciano pensare ad un disturbo post traumatico da stress…
Sarebbe buona cosa capire meglio cosa è successo in quel periodo, a partire dai suoi 18 anni, in concomitanza alle trasferte di suo padre..
posso immaginare quanto sia faticoso vivere una vita pensando sia un sogno, o meglio un incubo!
Per lenire questi sintomi esiste la terapia emdr, molto utile nel trattamento di traumi.
Le auguro di poter trovare conforto per la sua fatica!
Dott.ssa Rodella Elisa
12 MAR 2022
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Gentile Mdl,
non è chiaro se a scatenare il suo disturbo dissociativo sia stata la prolungata mancanza della figura paterna o altro tipo di trauma e/o di comorbilità.
In ogni caso, qualora i sintomi dovessero riacutizzarsi, le consiglio di intraprendere una psicoterapia ad orientamento cognitivo-comportamentale con aggiunta di tecniche E.M.D.R.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
12 MAR 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Mdl,
non è chiaro se continua ad avere momenti di depersonalizzazione e dereralizzazione.
In caso affermativo le consiglio la terapia EMDR efficace per rimuovere questi sintomi che sono espressione di traumi non elaborati.
Resto a disposizione e le auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi
12 MAR 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL