Ho 31 anni e anche se lo so già da tempo di aver preso una strada sbagliata di vita, adesso è diventato insostenibile per me. Tutto è iniziato quando a 25 anni ho lasciato l'università perché aspettavo un bambino. Avevo il terrore che la mia vita finisse lì e che avrei fatto la mamma per sempre. Così pur di fuggire da quella situazione mi iscrissi all'università di professioni sanitarie, in modo da fare qualcosa di pratico e non essere costretta a stare a casa con mio figlio. Dopo due anni non riesco più perche mi rendo conto che non è quello che voglio, non mi piace, inizio ad avere attacchi di panico, avere paura di prendere metro e pullman che erano i mezzi che mi portavano all'università e alla fine abbandono, criticata (ma da sempre) dai miei genitori per aver lasciato di nuovo l'università. A settembre mi decido di seguire quello che veramente mi piace, lavorare e studiare quello che amo. Ma non so per quale malata ragione rivado contro me stessa ed entro di nuovo a professioni sanitarie, dove sono iscritta attualmente. Dopo un forte periodo di crisi, inzio a stare male di nuovo perché sono sicura di star vivendo una vita non mia, che non mi appartiene e non mi rispecchia. Mi sento terribilmente insoddisfatta, incompleta e triste perché sto sprecando la mia vita, ma non so che direzione prendere perché non voglio sentirmi giudicata dalla mia famiglia in particolar modo da mio padre. È come se scegliessi le cose non che piacciono a me ma quello che mi farebbero sentire apprezzata dagli altri in particolare da mio padre, che in realtà non è mai contento. Non so cosa fare sono in profonda crisi. E sento di star gettando la mia vita. Mi sento così infelice, sono bloccata in casa con ansia cronica e attacchi di panico. Cosa dovrei fare? Non riesco a staccarmi dall'idea di dover cercare di approvare i miei genitori, anche se credo che dovrei seguire la mia indole.
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16 APR 2021
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Cara Sylvia,
dalla sua narrazione emerge molta sofferenza e mancanza di fiducia in se stessa e nelle sue capacità.
Il giudizio, specialmente da parte di suo padre, arriva da sempre e l'ha condizionata a vivere una vita non sua e a prendere delle decisioni che non le appartengono.
Lo stato attuale è che lei sente di aver fatto delle scelte solo ed esclusivamente per non deludere le aspettative dei suoi genitori, specialmente di suo papà. Ora è il momento giusto per riprendere in mano le redini della sua esistenza, non consenta di gettarla al vento perchè non è troppo tardi per capire che questa è la sua vita e di nessun altro.
Rimango a sua diposizione per qualsiasi approfondimento.
16 APR 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Sylvia, comprendo il suo profondo conflitto interno, che si gioca tutto a livello di identità e riguarda la sua autostima: da una parte c'è il suo Sé reale (la persona che crede di essere), dall'altra c'è il suo Sé ideale (la persona che desidera essere) che si scontrano con il suo Sé imperativo (la persona che sente di essere - in questo caso riveste la sua scelta di una professione sanitaria, per ottenere l'approvazione di suo padre).
Ogni volta che sceglie di seguire il suo Sé imperativo poi ci sta molto male, come adesso che si lascia vincere da ansia forte e attacchi di panico e non riesce ad andare avanti davvero negli studi. Credo che la aiuterebbe un percorso di accompagnamento a costruire una immagine di sé soddisfacente, tollerando anche il lutto per non rispecchiare l'immagine che suo padre ha di lei, che di fatto la paralizza.
Oltre ad essere mamma lei desidera una gratificazione professionale come donna, questo lo si evince dal suo racconto.
La incoraggio pertanto a scegliere uno psicoterapeuta che possa ora aiutarla ad uscire da questo stallo, con coraggio e determinazione. Sicuramente può essere aiutata a stare meglio.
Se lo desidera io sono a disposizione, anche online.
Cordiali saluti,
dott.ssa Raffaella Ramazzotti
psicologa psicoterapeuta sistemico-relazionale
istruttrice di interventi basati sulla Mindfulness
15 APR 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Ciao Sylvia,
Sostanzialmente credo che tu abbia le idee abbastanza chiare e che dovresti trovare il coraggio di metterti in gioco.
Puoi farlo se lo vuoi davvero, magari con l’aiuto di un professionista che ti guida.
Se ne hai voglia puoi contattarmi.
Dott.ssa Maria Pepe
15 APR 2021
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Cara Sylvia
è assolutamente normale che si senta influenzata dalle opinioni e dai consigli delle persone che le stanno più vicino, ma non deve vederli come ordini perentori, sono solo consigli e pareri, che anche se non richiesti, se li ritroverà in ogni ambito della sua vita. Impari a dire di no alle aspettative altrui per dire di si a quelle che sono le sue passioni e le sue inclinazioni, perchè è lei che poi dovrà cimentarsi ogni giorno in quella professione o in quelle attività. Da quello che scrive mi sembra di capire che ha già un suo obiettivo in mente, potrebbe pensare di iniziare un percorso con un consulente che si occupa di orientamento, in modo da strutturare insieme un piano d'azione che le sarà utile per trovare il coraggio e la forza di dedicarsi a quello che le piace.
Mi contatti pure nel caso volesse approfondire
un caro saluto
Dott.ssa Mariagrazia Stabile (Salerno e online)