Come posso capire?

Rosaria buongiorno,
l'ansia è legata all'insicurezza, alla sensazione di essere fragili, sbagliati, incapaci di affrontare gli avvenimenti, il giudizio degli altri, gli accadimenti della vita.
Porti sua figlia da uno specialista che possa aiutarla e nel mentre si impegni ad incoraggiare ogni suo aspetto positivo, la sua bravura, bellezza, sensibilità, intelligenza. Tutte le cose belle che vede in lei gliele comunichi il più possibile.

Buongiorno Rosaria.
Il sintomo ansioso può essere davvero invalidante come sua figlia descrive, al punto da impedire di svolgere una normale routine, uscire di casa, lavorare, vedere gli amici o altre attività quotidiane. La ragazza Sembra davvero in difficoltà, in preda ad un grande malessere, al punto da aver richiesto l'aiuto di una specialista, strada migliore da percorrere per affrontare questo disagio. Traspare dalla sua lettera la preoccupazione per la figlia e il suo intento di aiutarla, può farlo non solo accogliendo la sua richiesta di cura da un professionista ma anche riconoscendo pienamente la sua difficoltà del momento, che è tutt'altro che un capriccio. Creare uno spazio di dialogo in cui ascoltarla, chiederle In quali situazioni prova questa forte ansia, cosa la spaventa e Di cosa ha bisogno.
Un percorso psicoterapeutico non può essere una perdita di tempo, anzi è l'unica strada efficace per affrontare questo disagio, insieme ad un professionista che sarà in grado di creare un ulteriore spazio di accoglimento e condivisione valorizzando quello che lei può instaurare con sua figlia.
Vi auguro un buon percorso e resto a disposizione.
Cari saluti
Dottoressa Simona D'Urso

Buongiorno Rosaria.
Il sintomo ansioso può essere davvero invalidante come sua figlia descrive, al punto da impedire di svolgere una normale routine, uscire di casa, lavorare, vedere gli amici o altre attività quotidiane. La ragazza Sembra davvero in difficoltà, in preda ad un grande malessere, al punto da aver richiesto l'aiuto di una specialista, strada migliore da percorrere per affrontare questo disagio. Traspare dalla sua lettera la preoccupazione per la figlia e il suo intento di aiutarla, può farlo non solo accogliendo la sua richiesta di cura da un professionista ma anche riconoscendo pienamente la sua difficoltà del momento, che è tutt'altro che un capriccio. Creare uno spazio di dialogo in cui ascoltarla, chiederle In quali situazioni prova questa forte ansia, cosa la spaventa e Di cosa ha bisogno.
Un percorso psicoterapeutico è tutt'altro che una perdita di tempo, anzi è l'unica strada efficace per affrontare questo disagio, insieme ad un professionista che sarà in grado di creare un ulteriore spazio di accoglimento e condivisione valorizzando quello che lei può instaurare con sua figlia.
Vi auguro un buon percorso e resto a disposizione.
Cari saluti
Dottoressa Simona D'Urso

Gentile Rosaria, l'unico modo che ha per aiutare sua figlia è proprio quello di incoraggiarla ad andare da uno specialista.
Sicuramente lei vuole bene a sua figlia, ma ha difficoltà ad ascoltare i suoi bisogni; lo dimostra il fatto che tende a
minimizzare il suo problema e cioè " l'ansia" arrivando a dire che secondo lei è soltanto uno stupido capriccio. Questa
affermazione, seppure detta in assoluta buonafede, è estremamente grave e fa sentire sua figlia priva di qualsiasi supporto
e possibilità di venire a capo del suo disagio. Apprezzo molto il suo tentativo di andare incontro a sua figlia rivolgendosi
a questa piattaforma, ma sappia, signora cara, che lei si sta rivolgendo appunto a degli specialisti.. non può pensare di risolvere
il malessere della ragazza, minimizzandolo, negandolo, oppure cercando di avere la risposta per risolverlo lei al posto degli addetti ai lavori. Non funziona così. Lasci che suo figlia si faccia aiutare; quando c'è una buona motivazione ed un valido professionista o
un valido specialista, per usare le sue parole, le cose migliorano notevolmente, mi creda! Le faccio tantissimi auguri e resto a disposizione, senza alcun impegno, per eventuali suggerimenti e approfondimenti. Dott.ssa Daniela Noccioli.

Gentile sig.ra Rosaria, se sua figlia ha un ansia che non le permette di vivere serenamente le sue giornate, lei dovrebbe aiutarla a trovare uno psicologo con cui parlare dei suoi problemi e conflitti intrapsichici che le provocano ansia. La saluto cordialmenre

Sua figlia ha bisogno di aiuto
Ricevere aiuto non è mai una perdita di tempo
Dott. A. Masucci

Buon pomeriggio signora
Ha ragione sua figlia.
Ha bisogno di uno psicoterapeuta per superare l'ansia.
Ed anche per lei farei qualche colloquio
Dottssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Gentile Rosaria,
sua figlia ha ben chiaro che ciò che lei dice è giusto, che non potrà cercare sempre aiuto in lei, la sua mamma, per risolvere le proprie difficoltà e ha fatto un passo proprio nella direzione da lei indicata: sta cercando un modo per imparare a cavarsela da sola, trovando un modo per gestire meglio la sua ansia.
La psicoterapia è la strada maestra per queste tipologie di difficoltà, e la sua efficacia è ampiamente dimostrata. se vuole essere d'aiuto a sua figlia, la sostenga nella sua decisione di intraprendere un suo percorso di guarigione. Può anche domandarle "come posso esserti d'aiuto?", ascoltando le sue richieste e rispettando le sue decisioni in merito.
Se avesse bisogno di indicazioni più specifiche, non esiti lei stessa a richiedere una consulenza con un collega, per trovare il modo di aiutarla ad aiutare sua figlia.
Resto disponibile online e in studio per qualsiasi dubbio o domanda, cordialmente
Dr.ssa Maria Beatrice Brancati

Cara Rosaria, la sua volontà di aiutare sua figlia è ammirevole. Traspare dal suo trascritto il desiderio che sua figlia "guarisca" e il suo bisogno di volerla comprendere per aiutarla a tal fine. Penso che, in tal senso, stia già facendo un ottimo lavoro. Credo anche che sua figlia le abbia già offerto la sua richiesta di aiuto nel chiederle di intraprendere un percorso con uno specialista. Questo può rappresentare per lei occasione di apertura in un rapporto intimo e protetto con un professionista che sia soggetto esterno al nucleo familiare. La ascolti, provi a concederle questa possibilità che può rappresentare per sua figlia occasione di accoglienza e comprensione di ogni sua forma di malessere e, di conseguenza, di giovamento e da cui, indirettamente, potrà trarne beneficio anche lei.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento e le auguro, nel frattempo, una buona giornata.
A presto Rosaria.

Dott.ssa Alessia Di Pancrazio

Gentile Rosaria,
il suo discorso è molto logico, è giusto pensare che un figlio debba essere educato all'autonomia, lo sta facendo per il suo bene e per spronarla ad essere autosufficiente con le sue risorse, dato che nella vita ci si può trovare in vari tipi di situazioni, ma se si hanno le risorse adeguate si può fronteggiare tutto con le proprie capacità.
Proprio perchè lei fa questo amorevole discorso nei confronti di sua figlia le suggerisco di accogliere la sua richiesta di un supporto di un professionista, dato che, probabilmente, l'ansia di sua figlia potrebbe essere una difficoltà a far emergere quelle risorse necessarie per divenire indipendente ed autonoma, come lei la sta esortando ad essere. Quindi, forse, avete lo stesso obiettivo: lei la sta spronando a divenire autonoma, sua figlia vorrebbe esserlo, ma non riuscendoci le viene l'ansia e per questo le dice che "lei non riesce mai a capirla". Pertanto, se quest'ipotesi corrispondesse alla realtà, uno psicologo potrebbe aiutarla proprio a far emergere le risorse necessarie per farla divenire autonoma e quindi per raggiungere il vostro obiettivo comune, improntato sul suo bene.
Spero di essere stata utile e resto a disposizione per un'eventuale consulenza psicologica.
Saluti.
Dott.ssa Deborah De Luca

Buongiorno,
Cara, è un bene che sua figlia le abbia esposto la sua soluzione, andare in terapia. Le ha indicato la strada.
Rosaria, sua figlia ora non sta chiedendo il suo aiuto, ma sta chiedendo un aiuto a se stessa per intraprendere un percorso con uno specialista. Non siamo noi psicologi da soli a risolvere la situazione, se non c’è il paziente. Un po’ come quando fai la dieta: se il nutrizionista la prescrive, ma tu non la segui… non raggiungi l’obiettivo.
Magari le sta chiedendo di iniziare a far da sola, e soprattutto, a prendere in mano la situazione.
Rivolgo un pensiero anche a lei: le andrebbe di ascoltarsi, per riuscire a comprendere quegli aspetti dell’ansia che fatica a comprendere?
Resto a disposizione se volesse approfondire
Buona giornata
Dr.ssa Autelli

Gentile Sig ra Rosaria è indispensabile che sua figlia vada da uno psicologo per risolvere e affrontare i problemi legati all ansia, solo così potrà riprendere in mano la sua vita. La saluto

Rosaria cara,
lascia che ti esprima la risonanza emotiva evovata dalle tue parole. L'apprensione, il peso angosciante che senti incombere davanti questo ritiro dalla vita di tua figlia non solo è legittimo ma comprensibile e condivisibile. Di certo la ragazza sta attraversando una fase molto delicata del suo percorso esistenziale, e senza dubbi ci sono dinamiche che sente di non riuscire a sbrogliare da sola.. il fatto che ti abbia espresso il desiderio di voler incontrare uno specialista è una risorsa preziosa e vitale. Mi rendo conto che da mamma, la constatazione che la propria figlia è seguita da una figura professionale rende quasi più reale il fatti che stia vivendo un disagio. Mi rincresce riconoscere che non si tratta di un banale capriccio, questa giovane donna sta affrontando uno snodo esistenziale che, le permetterà di fortificarsi e arricchirsi se condiviso, elaborato, esplorato con uno specialista che può offrirle validi strumenti.
I tuoi timori, sensi di colpa sono normali Rosaria ma, abbi fiducia nel potenziale resiliente della tua giovane figlia e magari, affiancala nella ricerca di un valido professionista cui fidarsi e affidarsi.
Io resto quì a te disponibile anche online.
Ti abbraccio forte.
Dott.ssa G. Clarissa

Buongiorno Rosaria, sua figlia le sta esprimendo un suo disagio e la volontà di farsi aiutare da uno specialista e io credo che la cosa migliore che può fare è supportarla in questa scelta, che è già difficile di per sé.
Cerchi di non sminuire i suoi sintomi, di ascoltarla, provi a capirla in modo non giudicante e di aiutarla a rivolgersi a un professionista.
In conclusione le direi che rivolgersi a uno specialista non è mai una perdita di tempo e permetterà a sua figlia di conoscersi meglio, di imparare a gestire i suoi pensieri e le sue emozioni e di superare questo difficile momento che sta vivendo.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Dott.ssa Alice Molignoni
Psicologa a Viareggio (LU)