Sono un tossicodipendente che non usa da ormai 3 anni...ho famiglia: una bimba di 3 anni e la mia compagna. Faccio molta fatica. E la droga molte volte torna in testa. La mia fatica sta nel capire realmente ciò che voglio...ciò che mi rende felice...e questo mi porta a sbalzi di umore, svogliatezza nel lavorare e di affrontare la quotidianità...Pur avendo fatto un percorso di comunità di 18 mesi oggi faccio fatica a parlarne e forse scrivendo a qualcuno di estraneo....Non lo so, per lo meno sono riuscito a esternare qualcosa...
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5 NOV 2015
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Caro Tommaso,
vuol dire molto un percorso di comunità di 18 mesi e credo che se sei "drug-free" da tre anni è grazie al percorso che hai fatto.
Tuttavia, sai di essere ancora a rischio e la tentazione c'è ancora, probabilmente in situazioni di stress.
Se non puoi evitare gli sbalzi di umore, devi assolutamente evitare gli acting-out etero-auto-aggressivi e ricordarti che ora hai l'onore e l'ònere di una famiglia.
Devi anche ricordarti che, nel tuo caso, proprio il lavoro e la quotidianità della vita familiare sono i fattori di protezione più importanti.
Siccome sei consapevole di non avere ancora una buona stabilità ti consiglio di integrare il percorso validissimo fatto in comunità con un nuovo percorso di psicoterapia individuale che, in caso di difficoltà economica, puoi fare anche presso l'ASL. della tua città.
Un cordiale saluto
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
5 NOV 2015
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Caro Tommaso,
dalle sue parole mi sembra che abbia già fatto un gran lavoro per cercare di uscire da questa dipendenza e che al momento si sia costruito una nuova vita e nuovi affetti che sono certo fattori di protezione per una eventuale ricaduta.
E' possibile che ci sia ancora un lavoro da fare, forse più profondo di quello che può essere stato fatto in comunità sulla tematica della dipendenza e su possibili altri malesseri o patologie correlate ad essa.
Valuti la possibilità di rivolgersi ad uno psicologo della sua zona per un percorso approfondito.
4 NOV 2015
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Caro Tommaso,
sta facendo molto nel notare i pensieri sulla droga, gli sbalzi d'umore, la svogliatezza...
Può scegliere di ascoltare questi messaggi del suo organismo e prevenire la possibilità che si strutturino disagi psicologici.
Come ha notato, parlarne aiuta. Valuti la possibilità di contattare uno psicologo della sua zona per un sostegno: qualcuno che la segua da ora e che la aiuti a scoprire gli strumenti per gestire le emozioni e allontanare il fantasma della droga.