Come differenziarsi dal proprio nucleo familiare?

Inviata da Giada-01 · 19 lug 2023 Terapia familiare

Salve, sono una ragazza di 22 anni. Studio all’università ma non ho vita accademica dal momento che la mia famiglia ha deciso di aprire una gastronomia durante il mio anno sabbatico, includendomi da due anni nell’azienda. Purtroppo questo lavoro non è semplice, e oltre impedirmi nella vita sociale mi limita anche in quella familiare. Assisto a violenze verbali quotidianamente, è come un loop infinito da cui non si può mai uscire perché vi è la responsabilità di una attività a conduzione familiare ma nonostante molteplici litigi, la situazione ritorna come prima. Il mio fidanzato, coinvolto in questo lavoro, ha deciso di lasciare il posto perché non tollera più questi atteggiamenti. La causa, credo sia il fallimento matrimoniale dei miei genitori che porta a ripercussioni anche sul lavoro. Adesso mi sento sola, non so davvero come uscirne. Ho pensato più volte che dovrei trasferirmi eppure mi sento costretta, invalidata dal rapporto con i miei genitori, per timore di lasciare mia madre da sola in questa faccenda. Al tempo stesso, so non essere mia la responsabilità e so anche com’è ridotta la mia sanità mentale nel congiungere lavoro e università senza mai essere compresa. Tutto è aggravato dal paesino piccolo in cui abito, che non offre nessuna occasione di socializzazione per i giovani. Mi sento annichilita da questa vita di solo studio e lavoro da due anni. Il mio fidanzato ha fatto il massimo che ha potuto e capisco che non ne possa più neanche lui. Ma nel frattempo, io mi sento davvero smarrita. So che ci vorrebbe più di una semplice risposta, dovrei lavorarne in terapia, ma al momento sto cercando di mettere quanto più denaro possibile da parte in vista di un trasferimento… grazie dell’attenzione, sarei davvero molto grata se potessi ricevere un semplice consiglio, che possa illuminarmi in qualche modo.

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Miglior risposta 20 LUG 2023

Buon pomeriggio Giada. Immagino tutta la fatica e il sovraccarico di stress che vive in questo momento. Immagino anche la preoccupazione per i suoi affetti e il senso di responsabilità legati ad essi, detto ciò, abbiamo tutti una responsabilità nei confronti di noi stessi. Se non ci prendiamo cura di noi stessi anche le altre sfere risentono negativamente questo fattore. Ascoltare le nostre emozioni e capire i pensieri legati ad essi, con i nostri tempi, può aiutare a prendere con saggezza le decisioni per il nostro benessere e di conseguenza anche quello degli altri. Ogni decisione porta un qualcosa di positivo e negativo solitamente, capire cosa possiamo accettare e cosa vogliamo ci può donare libertà, felicità e quindi benessere psicofisico. È un atto altruistico per noi stessi, anche se suonare come un ossimoro.

Una giornata con se sé stessi, uno "staccare la spina", forse, in questo caso non farebbe male, anzi, aiuterebbe a schiarire le idee e a capire se c'è anche bisogno di un aiuto di un professionista.

Le auguro il meglio. Un grosso saluto Giada.

Sylwia Renata Simonetti Psicologo a Lucca

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20 LUG 2023

Buonasera Giada, comprendo essere una situazione molto complessa quella sopra descritta. Sicuramente un percorso terapeutico non ha lo scopo di fornire consigli in quanto si tratta di uno spazio privo di giudizio dove si indagano diverse aree di vita della persona in questione, cercando di comprendere la funzione, la causa del comportamento e capire come star meglio rispetto al passato. E' davvero complesso fornire un consiglio basato da un breve racconto della sua attuale situazione. Credo che però un percorso sicuramente possa aiutare a "snodare" questa complessa situazione famigliare che impatta sul resto della sua vita.
Disponibile per terapia online.
Dott.ssa Elisa Altieri

Elisa Altieri Psicologo a Meda

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20 LUG 2023

Ha considerato la possibilità di invitare i suoi genitori a fare una terapia familiare? Potrebbe esporre loro la sua sofferenza, spiegare che sta male vedendo la violenza verbale a cui deve assistere. E che se i suoi non accetteranno di intraprendere il percorso insieme a lei, non avrà altra scelta che andarsene. In questo modo avrà dato a suo padre e sua madre, un'opportunità per fare qualcosa per stare meglio anche loro. In questo modo scenderà a patti con il suo senso di responsabilità verso sua madre e il senso di colpa che andandosene senza fare niente per aiutarla, la sta abbandonando.
Che ne dice? Potrebbe essere un modo per sfuggire al paradosso nel quale si trova in questo momento e che la sta paralizzando?

Dott. Lelio Bizzarri Psicologo a Roma

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20 LUG 2023

Gentile Gaia,

comprendo quanto possa essere doloroso per lei trovarsi in questa situazione. Al momento appare schiacciata, in balia dell'Altro, delle sue liti, delle sue scelte, delle sue angosce. Né consegue che non c'è posto per lei, per i suoi sogni e per le sue di scelte. Appare allora inevitabile sentirsi annichiliti.

Ciò che tuttavia il suo discorso mostra accanto a questa fatica, è la sua consapevolezza, che non sottovaluterei. Lei dice di sentire una responsabilità verso sua madre, al tempo stesso si rende conto che la vita di sua madre non è sua responsabilità. Ha già individuato una questione che le lega e la costringe dove evidentemente lei non desidera essere. Che cos'è quella cosa che la trattiene?

Questa consapevolezza tuttavia non è sufficiente, né le sarebbe utile, come lei stessa afferma correttamente, un consiglio. Non sarebbe infatti questo a risolvere il suo impasse. La questione è evidentemente più profonda. A lei non serve un consiglio, credo di quelli ne abbia sin troppi. Forse è per lei il tempo di scegliere.

Sul finale vede in vista un trasferimento. A me sembra che lei in fondo sappia molto bene ciò che è giusto per lei, si tratta solo di concedersi di seguirlo. Le consiglio di iniziare un percorso che possa aiutarla ad andare e ad essere dove desidera Lei. Ho fiducia.

Cordialmente,
Giacomo Bagnato

Dott. Giacomo Bagnato Psicologo a Pavia

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20 LUG 2023

Salve, mi dispiace sentire che sta attraversando un periodo così difficile. La situazione che descrive è molto complessa e coinvolge molte parti della sua vita, tra cui la sua famiglia, il suo lavoro, la sua relazione e la sua salute mentale.

Innanzitutto, è importante che si prenda cura di sé stessa. Questo può includere il prendersi del tempo per fare le cose che ama, il cercare di mantenere uno stile di vita sano e il cercare supporto quando ne ha bisogno.

In secondo luogo, potrebbe essere utile parlare con un consulente o un terapeuta. Anche se ha detto che sta cercando di risparmiare denaro per un trasferimento, ci sono molte risorse gratuite o a basso costo disponibili, tra cui linee di aiuto telefoniche e servizi di consulenza online. Un professionista può aiutarla a navigare attraverso i suoi sentimenti e a sviluppare strategie per affrontare la sua situazione.

Inoltre, potrebbe essere utile cercare il supporto di altre persone nella sua vita, come amici o altri membri della famiglia. Potrebbero essere in grado di offrirle una prospettiva diversa o di fornirle un sostegno emotivo.

Infine, potrebbe essere utile considerare altre opzioni per la sua situazione lavorativa. Se il lavoro nella gastronomia della sua famiglia è fonte di stress e conflitti, potrebbe essere il momento di esplorare altre opportunità. Questo potrebbe includere la ricerca di un altro lavoro o la continuazione dei suoi studi.

Ricordi che non è sola in questo e che ci sono risorse disponibili per aiutarla. Non esiti a cercare il supporto di cui ha bisogno.

Dr. Matteo Piccioni Psicologo a Torino

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20 LUG 2023

Cara Giada, svincolarsi dal un nucleo familiare che ha un sistema "viscoso" di relazioni richiede tempo e un percorso adatto, lei al momento non ha i mezzi economici per poter seguire una terapia, le suggerisco di rivolgersi al servizio sanitario nazionale della sua zona dove si possono effettuare colloqui psicologici con impegnativa del medico curante, oppure il consultorio famigliare più vicino dove si possono svolgere incontri gratuiti. Un'altra alternativa sono le iniziative associative o private che propongono tariffe calmierate, può effettuare una ricerca di internet.
Le auguro il meglio
Dottoressa Aniela Corsini

Dott.ssa Aniela Corsini Psicologo a San Benedetto del Tronto

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20 LUG 2023

Buongiorno Giada,

comprendo bene la situazione difficile in cui ti trovi, divisa tra quello che desideri e di cui senti di avere bisogno e i desideri, le aspettative e le richieste della tua famiglia.

Penso che tu abbia bisogno di imparare a dare importanza ai tuoi bisogni e a te stessa, senza pensare di ledere così la tua famiglia. I tuoi bisogni e desideri sono sacrosanti e tenerli dentro, trascurarli e non ascoltarli immagino ti provochi tanta frustrazione e di conseguenza anche tanta rabbia interiore.

Quello che mi arriva dalle tue parole è comunque la speranza di poter cambiare le cose e iniziare a prenderti cura di questi bisogni e desideri. La mia sensazione è che, credendoci fermamente, ce la farai e che riuscirai a trovare la TUA strada, la strada per sentirti soddisfatta di te e della tua vita.

Un caro saluto.

Dott.ssa Claudia Cioffi

Dott.ssa Claudia Cioffi Psicologo a Ancona

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20 LUG 2023

Gentile Giada mi sembra che ci siano molte situazioni difficili o ostacolanti al tuo desiderio di avere una vita sociale, come dici ma non solo, perché vuoi continuare a studiare e nel contempo dare una mano ai tuoi genitori nell'attività avviata. Ti senti in colpa se la lasci in particolar modo perché lasceresti tua madre da sola e nel contempo stai mettendo i soldi da parte per trasferirti. Credo che sia importante e prioritario consultare uno psicoterapeuta per capire e chiarire riguardo alle tue priorità, ai tuoi desideri e ai tuoi progetti di vita.
Ti auguro un buon lavoro.
Cari saluti
Dott.ssa Anna Botto

Dott.ssa Anna Luisa Botto Psicologo a Genova

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20 LUG 2023

Buongiorno Giada, grazie per aver condiviso con noi il suo problema.
Sento tanta tristezza e frustrazione in lei ma soprattutto nel leggere le sue parole, mi è apparsa in mente l’immagine di una farfalla in gabbia.
Scappare dalla situazione non è la scelta giusta ma affrontare la sua famiglia, far valere il suo pensiero e le sue decisioni, è ciò che deve fare. Deve iniziare a far uscire la sua voce per una giusta causa: ossia la sua felicità.
Sicuramente i trascorsi dei suoi genitori si riversano sul tutto il nucleo familiare, aggravando ad oggi anche la situazione lavorativa e tutto ciò sta diventando tossico per ognuno di voi.
Le consiglierei di intraprendere un percorso terapeutico in cui potrà lavorare sulla sua parte più fragile e aiutarla a trovare la chiave per aprire la gabbia in cui la farfalla è intrappolata.
Rimango a sua disposizione, anche online.

Dott.ssa Angela Megale Psicologo a Reggio Calabria

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20 LUG 2023

Cara Giada,
mi dispiace per la situazione difficile che si trova ad affrontare, grazie per essersi aperta con noi in questo spazio.
Lei è molto giovane per trovarsi incastrata in dinamiche familiari delle quali non può farsi carico sia per la giovane età, sia perché non sarebbe idoneo alla sua posizione di figlia.
A volte la vita ci mette difronte a circostanze di necessità difficile da ignorare per molteplici motivi ma non dovremmo mai dimenticarci di noi stessi e delle nostre necessità.
Credo possa provare a parlare apertamente ai suoi genitori spiegando che non se la sente di prendere parte a questo progetto e pensare di trovare un altro lavoro che possa ugualmente permetterle di mettere dei soldi da parte.
Capisco che senta di voler sostenere sua mamma ma credo che lei debba pensare al suo equilibrio altrimenti potrebbe non riuscire, alla lunga, nel suo intento di sostegno funzionale.
Trovarsi a vivere quotidianamente delle dinamiche conflittuali può levarle molta energia che potrebbe investire su se stessa, sulla sua vita accademica e relazionale in maniera proficua.
Resto a disposizione per un colloquio qualora ne avesse la necessità.
In bocca al lupo!
Dott.ssa Ilaria Tempesta

Dott.ssa Ilaria Tempesta Psicologo a Roma

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