Chiarimenti Relazione Complicata
Buonasera.
Sono una ragazza di 33 anni, con una relazione di oltre dieci anni con alti e bassi, che credevo, solida. Quest'anno ho avuto modo di riprendere una passione sportiva adolescenziale che ha dato una svolta da diversi punti di vista: caratteriale, fisico, emotivo. La passione è stata condivisa col mio partner. Ma, già da maggio 2023, ero rimasta colpita dal punto di vista estetico da una persona. La cosa era finita lì, in maniera molto sottile e superficiale tanto da nemmeno pensarci più. Da settembre 204, però, è avvenuto il punto focale della questione: incontro la medesima persona una volta a settimana. Questa, all'interno dell'attività, fa da responsabile, tutor, insomma, una figura a cui riferirsi. Io, persona con problemi di autostima, aspettative alte per sé stessa con tendenza al perfezionismo, stranamente, non mi sono sentita giudicata da lui. Anzi, non si esponeva più di molto, mi dava consigli, io l'ho sempre considerato un punto di riferimento per migliorare. Lui, da parte sua, considerando impegno, dedizione e perseveranza (cose che impiego in tutto ciò che ritengo importante e in tutte le sfere della mia vita) mi ha proposto di far parte del suo team. Inutile dirvi che ero al settimo cielo nel vedere la realizzazione di un piccolo sogno e, ovviamente, ho accettato. Durante gli allenamenti, nonostante le difficoltà, chiedevo riscontro a lui, e, al contempo, iniziavamo a confrontarci e sentirci in maniera sporadica via messaggi. Lui ha sempre avuto la tendenza a "stuzzicarmi" in tasti dolenti per stimolarmi (per sua stessa ammissione) come permalosità, curiosità o timidezza. E, il gioco, è continuato fino a diventare quasi frequente. In seguito, per un momento no in ambito sportivo, io non mi sono sentita di abbandonarlo, in quanto gli sono riconoscente e grata per la concretizzazione di un mio obiettivo, e da lì la frequenza è diventata quasi quotidiana, ma il tutto, sempre attinente all'ambito hobbistico che ci accomuna, ma, alimentato da modalità di "richiesta di attenzione" da parte sua che io ho assecondato inconsciamente. Da sempre ho avuto la sensazione che ci fosse qualcosa che non andasse nella sua situazione familiare, ma non gli ho mai chiesto chiaramente, ora, gradualmente e mediante risposte enigmatiche (che dà sempre, soprattutto per suscitare la curiosità che è la mia croce e delizia in tutto) si sta aprendo con delle rivelazioni. Io, da parte mia, ho sempre domandato come si sentisse quando lo vedevo provato, inoltre, essendo un finto estroverso, credeva di saper mascherare le proprie emozioni o, comunque, forse non aveva incontrato persone empatiche che osservano dettagli comportamentali. Nel momento in cui inizia ad aprirsi, oltre all'atteggiamento in cui si diverte a "prevedere" i miei comportamenti e sfottermi, ha dei momenti in cui quasi si preoccupa per me, valorizza ciò che faccio in ambito sportivo, o, comunque, parteggia per me. È anche capitato che lui, per una conoscenza comune, si sia presentato presso il luogo in cui lavoro. Cosa del tutto inaspettata. Oltretutto per il giorno del suo onomastico. Recentemente, per un mio infortunio, lui è sempre stato presente sempre via messaggi per premurarsi sul mio stato di salute, se, quando ci vedevamo, riteneva che esagerassi mi riprendeva, inoltre, ha formulato dei messaggi in cui chiaramente chiedeva un parere netto sul mio interesse sulla sua presenza in un determinato evento. In quella circostanza non ho capito il perché volesse far parte di un contesto sportivo di cui lui non faceva parte ma appartiene solo a me. Quando vuole una risposta mi mette alle strette. Non dà modo di sviare il discorso (qui io sono davvero inetta in quanto amo la certezza) e, in quei momenti, io non capisco cosa voglia realmente da me. Quando fa cose personali come tatuaggi mi informa, come se volesse pareri, pure quando fa delle cose con dei riferimenti impliciti mi sfida a non incuriosirmi. Ora, ci saranno cose che mi sfuggiranno, ma l'apice del mio caos è arrivato nel momento in cui mi ha definito come "persona finta tranquilla che nasconde le reali intenzioni". A me questa cosa mi ha scatenato una serie di domande a cui lui non ha risposto se non "Me lo dice l'istinto" e, ovviamente, continuando a non rispondere. Non perde occasione di farsi sentire, per stuzzicarmi, sfottermi. Non so più cosa pensare. Io credo che da parte mia ci sia una cotta bella e buona, ma, non so se lui sta giocando o se stia provando qualcosa. La cosa mi spaventa. Abbiamo entrambi due relazioni pluridecennali. Non possiamo permetterci nessun lusso e leggerezza. Ma la chiarezza può aiutarmi a non impazzire. Per favore, non giudicatemi. Io cerco sempre di comportarmi in maniera corretta giusta e sempre orientata alla cura di tutti, ma, ora mi sento oppressa dalle mie stesse emozioni, e, quasi dipendente da questa persona. Il mio compagno non ama la presenza di questo tizio, anzi, quando mi ha chiesto se ci sentissimo gli ho detto di sì e facendogli leggere i messaggi (erano ancora attinenti al solo ambito sportivo) si è ingelosito parecchio. Ma davvero, non so cosa mi sia accaduto. Scusate il papello, spero riusciate a fornirmi una prospettiva che chiarisca le mie idee e supposizioni.