ANSIA DEPRESSIONE E SCARSA PROGETTUALITÀ DEL PARTNER
Buongiorno a tutti,
È la prima volta che scrivo per un caso indirettamente personale. Sto con la mia compagna da circa 6 anni, non conviviamo ma io vorrei iniziare a pensare più o meno a breve a un passo del genere e qui c'è un primo problema: lei non se la sente, dice che è un passo importante e non si sente matura abbastanza da prendere questa decisione. Io la capisco e attendo da circa 1 annetto che questa maturità maturi. Nel mentre, lei persona con un passato di ansia e lieve depressione diagnosticata da centro specialistico, e per cui ha effettuato terapia poi interrotta perché più o meno tutto sotto controllo, ha cominciato a lavorare in un contesto certamente difficile ma oggettivamente a misura di lavoratore (con tutti i diritti del caso con persone intellettualmente e socialmente sopra la media che l'hanno più o meno subito integrata). Durante questa prima fase del lavoro ha ricominciato a soffrire di attacchi di ansia e panico ma non è che prima del lavoro andasse bene: regnava apatia , scarsa voglia di affrontare le cose e anche anaffettività nei miei confronti. L'ho convinta non senza difficoltà a intraprendere un percorso psicologico che l'aiutasse ad affrontare questi demoni anche perché mi ero innamorato di una persona che era diversa rispetto a quella che vedevo ultimamente (in realtà parliamo di un periodo di 2/3 anni in cui il suo umore non era il massimo). Il fatto è che la situazione sta degenerando , gli attacchi di panico sempre peggio, l'ansia quasi sempre presente , l'umore ballerino con più bassi che normali. Dal punto di vista sessuale / fisico le cose non vanno per niente bene , per via delle sue ansie e fobie siamo riusciti a fare l'amore per la prima volta solo poco tempo fa e dopo periodi più o meno lunghi di silenzio sessuale, ma ovviamente il dolore fisico l'accompagna quasi sempre e quindi sia per questo motivo , sia per il fatto che tende a sottrarsi da quei momenti le occasioni per provare sono poche e i litigi ultimamente parecchi a causa di tutto ciò. io non so più come comportarmi: le sono stato sempre vicino questi anni e come risposta in momenti in cui era più o meno bene mi sono sentito dire che sono un partner che le da troppe certezze, ho cercato di affrontare insieme a lei questi mostri e nell'ultimo periodo sono partecipe (passivo) nel senso che l'accompagno agli specialisti, mi informo per trovarne di specializzati su questi argomenti etc ma nulla. Il suo è più o meno sempre un atteggiamento di distacco, di chiusura a tratti e a me sembra che io stia prendendo solo le briciole da questa relazione. Non sono giovanissimo quindi mi comincio a porre mille interrogativi in quanto il mio obiettivo è creare una famiglia e mi chiedo quanto ci sia di patologico nello scarso interesse quanto invece ci sia di 'normale' anche negli obiettivi non comuni (anche se a dire il vero lei non ha obiettivi). Sinceramente non so che fare, avrei pensato a una terapia di coppia ma a che pro? Io ho cercato di fare tutti i passi possibili verso di lei e come risposta ho solo promesse non mantenute anche nelle cose più stupide in quanto non riusciamo neanche a cenare insieme , non le va neanche di cenare insieme. A parole dice che mi ama, ultimamente mi dimostra molto più affetto ma non so se questo sia dovuto al fatto che le sto vomitando tutto e abbia paura di perdermi o se effettivamente sia un approccio che rientri nella normalità. Quindi non so se la terapia di coppia sia utile in questi casi in cui forse la motivazione è propria solo ad uno dei due partner o se effettivamente posso considerare la storia finita. Vorrei mi aiutaste a fare chiarezza anche con consigli pratici di rivolgermi o meno a uno dei vostri colleghi e soprattutto per quale motivo. Grazie