Mi sto accorgendo di avere un carattere che non mi appartiene affatto.
Penso a me stessa invece di pensare a come si può sentire la persona che ho affianco. Perdono la fiducia nei miei confronti, e li allontano da me... vorrei fare qualcosa ma, vorrei non allontanare una persona che ritengo veramente importante
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30 OTT 2023
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Gentile Anna,
se ritiene di avere un carattere che non le appartiene vuol dire che purtroppo è in confusione ed ha scarsa coerenza interiore.
Peraltro, pensare al benessere dell'altro e preoccuparsene non può e non deve escludere il pensare anche a se stessi dal momento che viene prima l'Io e poi il Noi insieme, nè questo comporta di allontanare le persone care ed importanti.
Quello che lei può fare e che le suggerisco è intraprendere un percorso di psicoterapia per la sua crescita personale e per uscire dalla attuale confusione.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
7 NOV 2023
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Anna, cosa intende con il dire di "avere un carattere che non mi appartiene affatto"? Il suo allontanare l'altro rientra in questo suo non riconoscersi? Sono aspetti del Sé che andrebbero approfonditi, accolti ed accompagnati. Un caro saluto e a disposizione anche on line. Maria dr. Zaupa
2 NOV 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Anna,
dalle poche informazioni che ci racconta sembra che si stia percependo in maniera diversa rispetto a prima nelle sue relazioni e che questo le stia causando una certa preoccupazione e un senso di disorientamento. Tutto questo potrebbe essere dovuto a esperienze che stanno avendo un forte impatto su di lei o a processi di cambiamento e crescita personale. Credo che sarebbe più utile, tuttavia, ricostruire il senso di ciò che sta vivendo all' interno di un percorso psicologico ed eventualmente psicoterapeutico con un professionista. A volte questi momenti di timore e disorientamento possono rivelarsi delle importanti opportunità di crescita.
Un saluto
Dott.ssa Barbara Squitieri
1 NOV 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Anna,
La ringrazio per aver scelto di condividere le sue perplessità che sembrano porla in una situazione di rammarico e disagio.
Ognuno di noi presenta innumerevoli sfaccettature caratteriali e siamo sempre noi a decidere quali attuare davanti alle diverse situazioni di vita e anche come gestirli.
Ci sarà sicuramente un motivo che la spinge ad aver iniziato ad esprimere questi tratti caratteriali che sembrano porla in allarme e sarebbe utile intraprendere un percorso di terapia individuale che possa offrirle uno spazio personale e protetto in cui sfogare le sue emozioni e capire quale sia il motivo che si nasconde dietro questi comportamenti e il perché delle sensazioni negative che essi generano. Una volta aver chiarito il tutto sarà sicuramente più facile riuscire a gestirli ed eventualmente modificarli.
Ci tengo comunque a sottolineare che ad ognuno di noi serva quel pizzico di egoismo funzionale che ci permetta di essere di riconoscere e realizzare i nostri bisogni.
Spero di esserle stata utile e rimango disponibile per ulteriori approfondimenti, anche online.
Un saluto,
Dott.ssa Paola Cutrupi
31 OTT 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Ciao Anna, mi chiamo Giulia, piacere! :)
Pensare prima a sé stessi in realtà non è un male, anzi a volte ci dimentichiamo proprio di farlo ed il risultato è tanta fatica, sofferenza ed insoddisfazione. Sarebbe magari utile capire se questo pensare a te stessa ha un buon equilibrio con il pensare anche alla persona che hai a fianco. Ed inoltre capire cosa significa questo "perdere la fiducia" con conseguente allontanamento. Fai qualcosa che non è piacevole verso la persona che ti sta a fianco? O il tuo volerli allontanare è una forma di difesa perché il coinvolgimento è alto? Queste sono solo alcune delle domande che si potrebbe esplorare insieme per chiarire e risolvere i dubbi che hai.
Rimango a tua disposizione,
Dott.ssa Giulia Dipol
31 OTT 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Anna,
mi sembra di poter dire che il carattere che lei ha non è che non le appartiene ma, piuttosto, vorrebbe non le appartenesse!
D'altronde, ciò che è avvenuto fino ad ora non è qualcosa di alieno, è qualcosa che è accaduto a lei.
Quindi, senza allarmarsi, il primo passo, e mi sembra che lei in parte l'abbia compiuto, è di rendersi conto che NOI siamo artefici del bello e del meno bello di ciò che compiamo, così che sempre NOI possiamo essere artefici del cambiamento.
Vuole modificare, modulare il suo comportamento? Può non essere una cosa immediata ma è assolutamente fattibile e diventa anche più semplice se si fa aiutare da qualche professionista.
Scelga con serenità la persona che la ispira di più e proceda.
vedrà che potrà fare molti passi in avanti... o meglio, molti faranno passi verso di lei!
Spero di averle dato qualche spunto di riflessione
dott. Alessandro Pedrazzi
31 OTT 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Anna,
dalle pochissime informazioni da lei fornite è difficile darle una risposta puntuale. Certamente, potrebbe essere utile affrontare la questione con un professionista, con il quale interrogarsi rispetto al suo modo di essere e di stare in relazione. Sente un cambiamento della propria modalità di interagire? O questa difficoltà ad essere come lei si crede, in termini caratteriali, si presenta con una persona nello specifico o in poche persone rispetto ad altre? è in un'età "matura", in cui il suo carattere è già ben formato, oppure è molto giovane ed è possibile che crescendo stia cambiando e non si riconosca più? Oppure questa modalità data dall'allontanare gli altri è legata ad una sua paura o difficoltà? Sono tanti gli interrogativi ai quali può dar risposta.
Le auguro di occuparsene e rimango a disposizione, anche online.
D.ssa Cinzia Bono
30 OTT 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Anna, innanzitutto la ringrazio per aver condiviso con noi la sua esperienza. Mi spiace molto per la situazione che descrive e posso immaginare il disagio connesso a caratteristiche che non sente sue e che rischiano di allontanare gli affetti.
Le suggerirei di valutare un consulto psicologico al fine di rielaborare il suo vissuto e le emozioni connesse, sviluppando insieme al professionista strategie utili per far fronte alle situazioni di difficoltà che lamenta.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero
30 OTT 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Anna, è interessante leggere quanto da lei scritto: "mi sto accorgendo di avere un carattere che non mi appartiene affatto". La inviterei allora a riflettere, magari con un professionista che la possa accompagnare, che cos'è che la obbliga ad esternare appunto un carattere che non sente essere il suo. Potrebbe trattarsi di un modo di difendersi?
Auguri
Dott.ssa Giulia Meneghetti Psicologa e Psicoterapeuta