Salve,
il mio dilemma, perché fortunatamente non è un problema in quanto non mi provoca sentimenti negativi, è il perché a volte, alle persone che vogliono conoscermi meglio non riesco ad aprirmi se non completamente più di quanto un estraneo possa fare con un altro, a volte trovo ridicolo che qualcuno mi accarezzi in modo amichevole o che mi abbracci, e in termini di conforto sento di respingere le persone che magari mi vogliono sostenere psicologicamente, non perché non voglia bene a coloro che mi offrono un sostegno ma perché sento di potercela fare con le mie forze e nella maggior parte finisco per offenderli o addirittura allontanare alcuni di loro.
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21 SET 2016
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Gentile Cristina,
forse lei è una persona che sente di farcela da sola e che ha paura di aprirsi completamente a qualcun'altro per paura di mostrare le sue debolezze o di essere ferita se si apre troppo agli altri. Queste sono solo ipotesi. Se così fosse, consideri che a volte nella vita occorre correre dei rischi e per sperimentare le gioie più belle di una relazione, bisogna quindi anche rischiare, parlando e raccontando di sè, accettando le carezze, gli abbracci e i commenti altrui. Cerchi di fidarsi degli altri e di affidarsi a loro, provi ad ascoltarli, a mettersi in gioco, mostrandosi curiosa verso di loro, accogliente e iniziando magari facendo piccoli commenti a quello che raccontano, condividendo anche le sue esperienze. Non respinga chi prova a toccarla e si concentri sulle sensazioni positive dell'incontro: il calore, la vicinanza, l'affetto che sta in quel tocco delle persone a lei care.
Se ne sente la necessità, può approfondire questi aspetti parlando con uno/a psicologo/a della sua zona.
Le auguro tutto il meglio.
3 OTT 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Cristina,
per quanto le sembri lieve, tuttavia appare che questo suo comportamento le porta un po' di disagio e sofferenza.
Le consiglio di consultare uno psicologo psicoterapeuta perchè credo che questa sua tendenza potrebbe portare effetti contrari a ciò che desidera e ovviamente in occasioni importanti tali effetti potrebbero essere notevolmente controproducenti.
Se volesse approfondire è necessario un rapporto professionale attraverso una consulenza o una terapia, anche on line.
cordiali saluti
25 SET 2016
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Gentile Cristina,
anche se senti di potercela fare con le tue sole forze e non sei tu a chiedere sostegno emotivo ad altri, non vedo perchè arrivare ad offendere o allontanare chi vuole darti spontaneamente calore e conforto pensando tu ne abbia bisogno.
Potresti limitarti ad un semplice "GRAZIE" magari aggiungendo "...è tutto a posto!"
Il sospetto è che tu possa avere qualche lieve tratto disfunzionale sul versante paranoico o narcisistico o relativo alla sfera dell'affettività oltre al fatto che si rileva qualche piccola contraddizione nel tuo scritto.
Penso valga la pena di approfondire in psicoterapia il tuo dilemma/problema.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
23 SET 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Cristina,
mentre leggevo la tua mail mi è arrivata l' immagine di una persona che vuole trasmettere all'altro l'idea di essere forte, di bastare a se stessa, che può risolvere tutto da sé. Son sicura che lo sei, che ti rimbocchi le maniche appena c'è un problema, senza stare a guardare e non trovi la necessità di aprirti agli altri. Ci sono però dei momenti in cui vorremmo deporre la nostra armatura e la nostra spada e farci difendere dagli altri oppure combattere assieme a qualcun altro. Ricevere il sostegno degli altri, il loro aiuto o semplicemente poter condividere gioie e dolori credo sia una bella opportunità di questa vita, che ci può dar tanto. Tu forse non senti questa esigenza o l'hai messa da parte, forse perché le persone care attorno a te ti hanno fatto credere che se si chiede aiuto, se ci si abbandona agli altri e ci si affida ad essi, è simbolo di debolezza. Ma non è così. Si rimane forti e coraggiosi anche facendo entrare l'altro nel proprio mondo. Spero di esserti stata un po' d'aiuto.
Sinceri saluti
Dott.ssa Xaxa Alessandra- Psicologa Augusta (SR)
21 SET 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Cristina, il dilemma che lei riporta merita la giusta attenzione, in quanto condiziona le sue interazioni e i rapporti con le persone a lei vicine. La vicinanza fisica, il contatto e gli abbracci sono generalmente manifestazioni di emozioni solitamente condivise; per trovare una risposta adeguata le consiglio un percorso psicologico o psicoterapeutico che le permetta di conoscere meglio la sua sfera emozionale. Cordialmente dott.ssa Anna Rita Marchi