Salve, mi presento sono un uomo di 40 anni ormai che ha va avuto sempre difficoltà nel relazionarmi con il sesso opposto, dato che fortunatamente per quanto sia una persona molto lamentosa non mi sono persa d’animo e circa 10 anni fa iniziai un percorso con un vostro collega.
Tale percorso orientato alla terapia comportamentale mi ha portato a molto benefici ( seppur ottenuti con molta fatica ) ed infine con tutte le difficoltà personali riuscii a conoscere una persona con cui passai 4 anni. Ora sono oltre due anni che sono tornato single e non riesco a trovare nessuna persona che io possa amare e viceversa.
È vero il primo anno sono caduto una depressione diagnosticata come reattiva ma alla fine ne sono uscito ma ora non riesco a vedere la luce in fondo al tunnel anche se cerco in ogni modo di cogliere occasioni per conoscere un eventuale compagna. Ho avuto solo in occasione con una ragazza che mi piace da tempo e circa due settimane fa ci siamo baciati ma da quel momento lei ha deciso che non ero per lei ( a sua detta è da parole riportatoni sono una persona trpppo seria e non le va di illudermi ) e continua a cercarsi partner pur rimanendo nel mio piccolo gruppo di amici. Ormai sono sicuro che non avrò altre occasioni mi sento perso e di nuovo al limite della sopportazione. Come faccio a ritrovare la speranza ? Come faccio a vedere positivo e di pensare che in futuro avrò altre occasioni e non rimarrò in questo stato per sempre?
Il
Mio psicoterapeuta mi considera una persona dotata di molta resilienza ma ora io mi sento senza speranze e di nuovo sull’orlo di una depressione..
Se non posso soddisfare questo bisogno almeno non ne vorrei soffrire più. Esiste un modo per “metterci una pietra sopra?”
Vi chiedo scusa più che un grifo di aiuto sembra che sia uno sfogo e comprendo che probabilmente questo sia il posto meno adatto.
Vi ringrazio dell’attenzione.
Saluti
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29 AGO 2023
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Buongiorno Marco,
grazie per la sua condivisione non si deve scusare qualsiasi sia la motivazione che la spinge a scrivere è degna di essere ascoltata e letta.
Quello che mi viene da dirle e' di continuare con il suo percorso di psicoterapia e riportare al suo terapeuta ciò che scrive qui.
Il senso di vuoto dopo una relazione è legittimo e sentirsi smarriti a volte può essere l'unico modo che utilizza la nostra mente per dirci che dobbiamo chiedere aiuto. Non so dirle quale può essere la sua modalità per metterci una pietra sopra come scrive, si può sicuramente trovare un modalità per affrontare la sofferenza.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento
29 AGO 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Caro Marco,
sopportare la solitudine può essere molto doloroso, come sembra sia per lei.
Concludere però che bisogna mettere una pietra sopra questa situazione è assurdo, visto che è ancora in giovane età. Penso che questo stato di cose sia più legato a sfiducia in se stesso piuttosto che ad una vera perdita di resilienza. Dunque coraggio. Si rimetta in moto grazie alla sua psicoterapia, dal momento che dice esserle servita.
Se lo desidera possiamo mantenere un contatto.
Per ora un caro saluto
29 AGO 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Caro Marco da quanto a scritto certo lei ha dimostrato di saper riconoscere i suoi problemi e affrontarli, anche con successo stando a quanto scrive. Dato che è già in terapia con uno psicoterapeuta io le consiglierei di rivolgere questi suoi dubbi e sfoghi maggiormente a lui, in questo modo insieme potreste un po' ricalibrare il tiro del vostro percorso, dargli un nuovo obiettivo più chiaro e riadattare la vostra terapia al problema attuale. Spero di esserle stato d'aiuto.
29 AGO 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile utente,
grazie per aver condiviso la sua situazione, che sembra essere molto complessa e fonte di notevole stress emotivo. È positivo che abbia già intrapreso un percorso terapeutico e che abbia ottenuto benefici da esso in passato. La resilienza di cui parla il suo psicoterapeuta è una qualità preziosa, ma è comprensibile che ci siano momenti in cui si sente sopraffatto e senza speranze.
Non posso fornire una diagnosi o un trattamento specifico, ma posso offrirle alcune considerazioni generali. La ricerca di una relazione significativa è un processo che può essere pieno di incertezze e delusioni, e il timore di rimanere soli può essere paralizzante. Tuttavia, è importante non perdere di vista il fatto che la felicità e il benessere personale non devono essere condizionati esclusivamente dalla presenza di un partner.
Se si sente sull'orlo di una nuova depressione, potrebbe essere utile tornare a consultare un professionista per rivedere e aggiornare il suo piano di trattamento. Potrebbe anche essere utile esplorare nuove strategie terapeutiche o tecniche di coping per affrontare i suoi sentimenti attuali.
Per quanto riguarda la possibilità di "metterci una pietra sopra", è difficile dire se sia possibile o consigliabile cercare di sopprimere un desiderio così fondamentale. Tuttavia, lavorare su se stessi e sul proprio benessere può spesso portare a una maggiore soddisfazione personale, che a sua volta può rendere più facile la formazione di relazioni significative.
29 AGO 2023
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Gentile Marco,
Mi pare che la questione qui sia il vedere la felicità come conseguenza della possibilità di avere una relazione di coppia. Tuttavia, se questo possa verificarsi o meno non dipende solo da lei, ci sono altri fattori non controllabili (le persone che ha la possibilità di incontrare, la disposizione dell'altro alla relazione, l'umore di entrambi quanto vi incontrate, le fasi di vita in cui si trova una persona che incontra ecc...).
Penso che sia importante lavorare con il suo terapeuta su come investire su di sé al di là del fatto che potrà trovarsi in coppia o meno.
Questo è importante anche perché se vede nella coppia un obiettivo così importante rischia di trasmettere questa "brama" alle persone che incontra (nella comunicazione non verbale soprattutto) che possono percepirla e viverla con ansia.
Investa su di sé, su cose che la appagano al di là della coppia.
Un caro saluto,
Luisa Fossati
29 AGO 2023
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Gentilissimo Marco, grazie per aver rivolto il tuo sfogo a noi. Capisco la situazione che descrivi, e l'aver già fatto un percorso, seppur molto faticoso, di psicoterapia ti avrà aiutato a comprendere alcuni tuoi lati e comportamenti. Le delusioni relazionali sono spesso complicate da elaborare, e possono far nascere alcuni dubbi verso noi stessi. Credo che il riprendere dei colloqui di terapia potrebbe aiutare a superare questo momento critico, nonché trovare delle strategie per fronteggiarlo.
Cordiali saluti, AV