Il rettangolo prestazionale e il colore della motivazione

Motivazione e prestazione sono due aspetti che viaggiano di pari passo. Scopri il rettangolo prestazionale degli sportivi!

9 LUG 2017 · Tempo di lettura: min.
Il rettangolo prestazionale e il colore della motivazione

Che tu sia un atleta professionista, un amatore a cui piace mettersi alla prova, o un giovane che si sta avvicinando all'agonismo, questo é certo: necessiti di una base data da un programma di allenamento fisico personalizzato che renda la tua performance competitiva.

Attenzione però: l'allenamento fisico non èe tutto. È una condizione necessaria ma non sufficiente a farti raggiungere prestazioni ottimali.

Immagina un rettangolo i cui lati sono:

  1. Allenamento fisico
  2. Riposo
  3. Alimentazione
  4. Allenamento mentale.

Su quali lati collocheresti questi 4 elementi? Il mio consiglio è quello di posizionare sui lati più corti il riposo e l'alimentazione: due aspetti fondamentali (altrimenti non esisterebbe il rettangolo) che connettono i due lati più lunghi. Qui collocherei l'allenamento fisico e quello mentale. Bada bene, questi ultimi hanno le stesse dimensioni proprio perché hanno per la performance la stessa importanza. Senza il giusto atteggiamento mentale il corpo può poco, così come la mente necessita di un corpo allenato e.. curato! Sono infatti gli altri due i lati della cura di sé: il giusto e programmato riposo (fondamentale per il benessere di mente e corpo) e una corretta alimentazione, anch'essa collegata al benessere e necessaria per una performance di rilievo.

E ora se potessi colorare il tuo rettangolo prestazionale con un solo colore, quale useresti? Io userei il colore della MOTIVAZIONE!Un colore intenso, dai chiaro-scuri posizionati in modo da dar luce al mio rettangolo. Un colore che dia emozione e che trasmetta sensazioni positive anche nei momenti di grande fatica, che l'allenamento di certo non ti risparmierà!

Ma quale allenamento? Quello fisico e quello mentale. Sembra banale ma non é un caso che per entrambi si parli di training: essi vanno curati e ripetuti in ugual modo.

Prima, durante e dopo il training fisico devo esercitare la mia mente alla performance ottimale. Anche quando il corpo è stanco la tua mente ha ancora qualcosa da dare, usa il colore della motivazione per "vedere prima con la mente, poi con gli occhi e infine col corpo".

"Noi siamo ciò che costantemente facciamo. L'eccellenza, quindi, non è un atto ma un'abitudine".

Dott.ssa Sara Varone

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Scritto da

Dott.ssa Sara Varone esperta in Psicologia sportiva e del Benessere

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