Attacchi di panico e lockdown

Gli attacchi di panico oggi: analisi del lockdown come alibi dell' adagiarsi in una comfort-zone che diventa una invisibile prigione.

19 OTT 2020 · Tempo di lettura: min.
Attacchi di panico e lockdown

Le crisi di panico sono il sintomo dell'epoca. Perché, ci possiamo chiedere, nell'800 le donne svenivano, gli uomini giocavano e fumavano e oggi invece tutti hanno attacchi di panico?

Sembra che l'attacco di panico sia diventato il modo per dire "sto male", sembra sia diventato l' S.O.S. della psiche per dire che ha un disagio, e contemporaneamente non svelare questo disagio. Gli attacchi di panico sono molto simili per tutti come "sintomo"; sono del tutto personali come contenuto, cioè sono del tutto personali riguardo alle cause e ai processi che li sottendono.

Si sono particolarmente intensificati dopo il lockdown. Quello che posso dire di rilevare dalle persone che si sono rivolte a me dopo la riapertura di maggio 2020 è che l'essere costretti a rimanere a casa ha "costretto in una comfort-zone" dalla quale qualcuno fatica ad uscire, nonostante magari lo desideri. Sottolineo il contrasto fra costrizione e comfort il cui senso mi accingo a spiegare.

Dalle mie osservazioni cliniche, è come se i DPCM avessero fornito ad alcuni l'alibi perfetto per fare esattamente quello che desideravano (restarsene tranquilli a casa), senza sentirsene responsabili. Sembra essere successo quello che Freud ha descritto per primo in numerosi scritti: la lotta interiore fra, da un parte, le spinte ad abbracciare pienamente la vita con tutte le sue passioni e, dall'altra, le spinte a proteggersi da ogni rischio e da ogni giudizio, specie giudizi morali su questioni sessuali. Queste ultime sono quelle che hanno fatto accogliere l'obbligo a stare a casa come un "cessate il fuoco" fra le parti psichiche in lotta fra loro.

Essendo questa lotta completamente inconscia, il modo per esprimerla di solito viene delegato al corpo: il corpo che sviene o si paralizza di cento anni fa; il corpo che viene assalito da un attacco di panico di oggi. Il sintomo cambia (sempre e comunque bloccando il corpo), la lotta interna rimane identica. Cercare il significato, il significato simbolico, di quella che sembra una reazione fisica - in assenza di giustificazioni fisiologiche - diventa cruciale per risolvere il problema. Per farlo esiste il metodo psicoanalitico delle libere associazioni che consiste in un primo tempo nel dire quel che viene in mente, così come viene senza badare alla coerenza o alla pertinenza e poi, con l'aiuto del terapeuta trovare il filo logico di quanto si è detto.

In questo aiuta l'analisi dei sogni (vedi il mio articolo "Interpretare i sogni" su questa piattaforma) che consente di superare le difese inconsce e accedere ai veri significati. Per un'analisi ci vuole tempo e pazienza. Come del resto hanno impiegato tempo e pazienza i sintomi a diventare invalidanti.Il premio per il lavoro svolto sarà la conoscenza di sé e, con essa, la libertà di azione.

 

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Scritto da

Dott.ssa Giuliana Gibellini

Bibliografia

  • Freud, S., (1895), Studi sull'isteria, Opere vol.1, Torino, Bollati Boringhieri.
  • Freud, S., (1925), Inibizione, sintomo e angoscia, Opere vol 10, Torino Bollati Boringhieri.
  • Gibellini, G., (2020), Interpretare i sogni, articolo pubblicato su questa piattaforma.

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