Ansia Sociale: Quando la relazione con l'altro ci fa scappare

Cosa significa soffrire di ansia sociale? Cosa può soffrire una persona che soffre di fobia sociale? Scopri come questo disturbo può influenzarti.

13 OTT 2023 · Tempo di lettura: min.
Ansia Sociale: Quando la relazione con l'altro ci fa scappare

In un'epoca in continua evoluzione e post emergenza sanitaria da Covid-19, le nuove tecnologie hanno preso il sopravvento. Se da un lato ci hanno consentito di rendere la nostra vita più agevole, dall'altro, ci hanno posto "dietro le quinte" diventando abili osservatori della vita altrui e lasciando poco spazio all'esplorazione, all'interazione e al contatto con l'altro.

In questo momento di cambiamenti a risentirne sono state le nostre relazioni, in cui ci siamo sentiti più vicini all'altro semplicemente ponendoci dietro uno schermo, perdendoci, in questo modo, la possibilità di confrontarci, di dialogare e di assaporare lo stare insieme. Questo porre tra noi e l'altro un qualcosa che prima era semplicemente un mezzo per comunicare in caso di necessità, ha portato molti, indipendentemente dal genere e dalla fascia di età, a sperimentare un'intensa paura, ansia e irrequietezza tutte le volte che si deve esprimere in situazioni di interazione sociale.

Cosa comporta l’ansia sociale?

Queste sensazioni, appena evidenziate, possono portare e al manifestare di sintomi anche fisici molto importanti quali ad esempio battito cardiaco accelerato, sudorazione eccessiva, tremori, palpitazioni, tensione muscolare, malessere gastrointestinale etc e al porci quesiti importanti sul perché oggi tale fenomeno risulta maggiormente evidente.

Sarà che forse ci sentiamo più a nostro agio quando il parlare con l'altro sembra passare attraverso la scelta accurata di emoticon; o quando l'utilizzo di un filtro rispetto ad un altro possa essere in grado di nascondere qualcosa di cui non andiamo fieri o ancora quando, a causa del nostro essere più introversi, troviamo nella messagistica online l'unico mezzo di espressione.

Indipendentemente da quali sintomi possano manifestarsi con minore o maggiore intensità, appare evidente come il denominatore comune sia la paura di essere giudicati negativamente, incapaci, inadeguati o imbarazzanti.

Di fronte alla paura eccessiva, irragionevole e spropositata dell'altro e dello stare con l'altro, rispetto alla situazione che deve realmente affrontare, l'individuo, introduce una serie di meccanismi di difesa utilizzati come tentate soluzioni al fine di sentirsi più al sicuro perché pensa che evitando quelle situazioni relazionali che destano maggiore preoccupazione, possa controllare e ridurre quella serie di sintomi che provocano un intenso malessere.

Tra i meccanismi di difesa, messi in campo dall'individuo, troviamo le condotte di evitamento o di fuga e nello specifico quelle di rinuncia, rinvio, evitamento e di ritiro. Nello specifico, l'individuo tenderà, ad esempio, a rinunciare a presenziare ad un evento in cui potrebbe essere maggiormente esposto, a rinviare un appuntamento o una visita, ad evitare di entrare in un luogo affollato o di parlare in pubblico, o, nei casi più gravi, a ritirarsi socialmente.

L'individuo, oltre ai comportamenti evidenziati, manifesta una serie di pensieri negativi e automatici di diversa natura che appaiono generalizzanti, catastrofici e molto giudicanti verso sé stesso, ma ancora evidenzia vergogna, imbarazzo e sensi di colpa che portano ad una limitazione e della propria libertà e dell'autostima e dell'autoefficacia avvertita.

Cosa comporta l’ansia sociale?

Qual è il disagio vissuto da una persona con ansia sociale?

Ciononostante, è necessario sottolineare che il disagio avvertito da un individuo che soffre di ansia o fobia sociale, non è circoscritto ad una specifica situazione ma perdura nel tempo.

Di fatti, a tal proposito, possiamo evidenziare le tre fasi che delineano l'insorgere di tale disagio:

  • Ansia anticipatoria in cui la persona inizia a pensare alla situazione sociale che muta in modo molto negativo prima ancora che questa si verifichi immaginando tutti gli scenari catastrofici e provando molto disagio;
  • Ansia situazionale, vissuta durante all'evento temuto in cui la persona auto monitora le reazioni del proprio corpo e i propri pensieri nel tentativo di prevenire situazioni imbarazzanti;
  • Valutazione post-evento in cui la persona ripensa all'evento focalizzandosi sugli aspetti negativi senza considerare quelli positivi anzi sminuendo gli stessi.

Dalle ricerche scientifiche è emerso che un individuo che soffre di ansia o fobia sociale non solo può avere determinate caratteristiche come:

  • Mostrarsi eccessivamente remissivo e in alcuni casi aggressivo attraverso una serie di azioni che vengono percepite come tali dagli altri interlocutori ( es. interrompere un confronto/discussione prendendo di continuo la parola)
  • Presentare una postura rigida
  • Un contatto visivo inadeguato e un tono di voce basso
  • Essere estremamente timido durante uno scambio comunicativo
  • Cercare lavori dove non è richiesto un contatto sociale
  • Rimanere più a lungo nella casa di origine
  • Abbonare percorsi di studio o lavorativi rimanendo per un lungo periodo disoccupato
  • Ricorrere all'automedicazione con sostanze per risultare più disinibito

Ma anche di come l'insorgere di questo disagio possa essere causato da figure di riferimento iper-protettive o iper- criticanti, dall'isolamento in età precoce o dalla presenza di uno o più eventi traumatici.

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Scritto da

Dott.ssa Nicoletta Del Monaco

Bibliografia

  • Biondi M. (2014) DSM-5. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Raffaele Cortina
  • Dayhoff S.A. (2008) Come vincere l'ansia sociale. Superare le difficoltà di relazione con gli altri e il senso di insicurezza. Erickson
  • Grimaldi P. (2008) Quale timidezza appartieni? Comprendere e prevenire le varie forme di ansia. FrancoAngeli
  • Trombetta S. (2022) Comportamenti efficaci nelle relazioni interpersonali.Managment Tools

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