Ansia e problematiche collegate

In questo articolo descriverò uno tra i principali problemi psicologici di cui mi occupo nel mio lavoro: i Disturbi d'Ansia.

4 GEN 2022 · Tempo di lettura: min.
Ansia e problematiche collegate

Che cos'è l'ansia?

L'ansia costituisce una condizione di sofferenza, di intensità variabile, con manifestazioni psicologiche riconducibili alla sensazione di malessere, somatiche con svariati sintomi fisici e comportamentali che inducono la persona a pensare di non essere in grado di reagire. Questi sono alcuni dei motivi per cui spesso questa condizione psicologica viene scambiata per un problema di tipo prettamente medico. Quando i livelli di ansia la rendono patologica si può verificare una forte limitazione delle capacità della persona o un notevole sforzo nel mantenerle invariate. Le difficoltà possono riguardare l'area del pensiero e del comportamento, fino a indurre un grado di malessere percepito come insopportabile.

Nel mio lavoro di Psicologo, uno degli aspetti su cui lavoro con i miei pazienti riguarda il fatto che l'ansia non è di per sé disfunzionale. Questo varia in base ai livelli di intensità con cui si manifesta: alcuni sono tollerabili e funzionali (per quanto non piacevoli) rispetto agli eventi della vita, altri risultano "patologici" in quanto eccessivi rispetto alle cause che hanno determinato questo tipo di attivazione. Quindi cercare di ridurre i livelli di attivazione ansiosa, per poi ascoltarsi e capire come anticipare e prevenire attivazioni eccessive risulta molto efficace e accresce la fiducia nella persona che inizia a sentirsi in grado di affrontare le situazioni che solitamente inducono ansia.

I sintomi dell'ansia

I sintomi che potrebbero indicare la presenza di un'attivazione ansiosa sono suddivisibili in tre gruppi:

  1. Sintomi psicologici: dal punto di vista mentale i sintomi tipici dell'ansia sono il senso di inefficienza mentale o di eccessiva quantità di pensieri tale da non riuscire a gestirla; sensazione di essere costantemente sotto una minaccia esterna per cui sembra che la propria tranquillità sia a repentaglio e possa capitare qualcosa di molto spiacevole; la presenza costante, intrusiva e spiacevole di sensazioni, emozioni e ricordi di situazioni negative che non fanno ben sperare per il futuro; la messa in atto di strategie per mettersi al sicuro, che però spesso non riducono effettivamente il pericolo ma hanno la funzione di calmare temporaneamente la persona ansiosa.
  2. Sintomi comportamentali: l'attivazione ansiosa si caratterizza per una continua ricerca di controllo volta all'individuazione di possibili scappatoie. Le strategie principalmente utilizzate per la gestione dell'ansia sono: la fuga dalla situazione temuta o la tendenza a impiegare il minor tempo possibile per svolgere l'attività che induce l'ansia, con il rischio di incorrere in complicazioni che inevitabilmente aumentano i livelli di agitazione, di affaticamento e di stress e l'attuazione di comportamenti protettivi (cercare il sostegno degli altri, assumere farmaci specifici nei momenti di difficoltà, ecc.).
  3. Sintomi somatici: l'ansia inoltre, è spesso accompagnata da manifestazioni fisiche come ad esempio: tensione muscolare (soprattutto a livello di collo, braccia e petto); tremori (non dovuto alla temperatura esterna); incremento della sudorazione (anche in questo caso non determinato dalla temperatura dell'ambiente); palpitazioni (spesso le persone ansiose non si rendono conto di tale attivazione e se lo fanno, questo ne aumenta i livelli di ansia); aumento della frequenza del battito cardiaco (soprattutto della pressione minima); vertigini e disorientamento; nausea; formicolii alle estremità ed intorno alla bocca e agli occhi; nei casi più estremi possono esserci esperienze di derealizzazione (esperienze di irrealtà) e depersonalizzazione (sensazione di osservare se stessi dall'esterno).

I disturbi d'ansia

I Disturbi d'Ansia sono quindi un gruppo di problematiche psicologiche diagnosticabili che hanno in comune una forte attivazione psico-corporea. Secondo il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, quinta edizione (DSM-5) in questa categoria abbiamo:

  • fobia specifica: questa si definisce come la paura marcata per situazioni specifiche, ad esempio: prendere l'aereo (aerofobia), dei ragni (aracnofobia), dell'altezza (acrofobia), etc.;
  • disturbo d'ansia sociale (fobia sociale): paura o ansia marcate che emergono in situazioni sociali in cui si è (o si ritiene di essere) esposti al giudizio sociale;
  • disturbo di panico: ricorrenti attacchi di panico, caratterizzati da sintomi quali: palpitazioni, sudorazione, tremori, sensazione di soffocamento, dolore o fastidio al petto, etc.
  • agorafobia: paura o ansia marcata in situazioni specifiche quali l'utilizzo di mezzi pubblici, trovarsi in spazi aperti o chiusi, stare in fila o tra la folla o essere fuori dalla propria abitazione da soli. La tendenza della persona sarà quindi quella di evitare o temere fortemente di potersi trovare in difficoltà in queste situazioni;
  • disturbo d'ansia generalizzata: ansia e preoccupazione presenti per la maggior parte del tempo per 6 mesi o più, che si manifesta nello svolgimento di molteplici attività. La persona non riesce a controllare questa preoccupazione sentendosi irrequieta, si affatica facilmente, ha difficoltà a concentrarsi o ha vuoti di memoria, sente i suoi muscoli tesi o manifesta alterazioni del sonno (insonnia o ipersonnia).

Secondo il DSM-5 ci sono altri due disturbi che vengono associati all'ansia ma che non rientrano nella categoria dei disturbi d'ansia, ovvero il disturbo ossessivo-compulsivo e i disturbi correlati.

  • Disturbo ossessivo-compulsivo: presenza di ossessioni (pensieri o immagini ricorrenti e persistenti), compulsioni (comportamenti che la persona si sente obbligata a compiere) o entrambi, che la persona non riesce a limitare; disturbo di dismorfismo corporeo: preoccupazione per uno o più difetti fisici che non sono osservabili o appaiono lievi; disturbo da accumulo: persistente difficoltà a gettar via o separarsi da oggetti propri, a prescindere dal reale valore (affettivo ed economico); tricotillomania: tendenza irrefrenabile a strapparsi i peli corporei; disturbo da escoriazione: ricorrente stuzicamento che causa lesioni cutanee;
  • Disturbi correlati ad eventi traumatici e stressanti, come il disturbo da stress post-traumatico caratterizzato da marcate attivazioni emotive, pensieri disturbanti e tentativi di evitamento nel caso in cui la persona si trovi in situazioni riconducibili ad un evento traumatico che causano un disagio ed una compromissione del funzionamento dell'individuo.

I problemi indotti dall'ansia

Purtroppo l'ansia (nelle sue varie declinazioni) può indurre altri tipi di problemi che non rientrano nei disturbi d'ansia in senso stretto. Ad esempio la paura di volare, le difficoltà nel sostenere un esame o un incarico lavorativo, la paura di guidare e il disturbo d'ansia da separazione, che spesso si associa a crisi di panico, sono solo alcuni dei possibili esempi con cui l'ansia può declinarsi nelle persone. In altri casi l'ansia potrebbe sfociare in un disturbo ossessivo-compulsivo o essere indotta da un disturbo correlato ad eventi traumatico e stressanti. In quest'ultimo caso la causa scatenante è facilmente individuabile, ma non per questo i livelli di preoccupazione e messa in atto di comportamenti di evitamento da parte della persona sono di immediata risoluzione. Infine un'altra forma di attivazione causata dall'ansia potrebbe essere la cosiddetta ansia da prestazione, molto presente nei disturbi sessuali, ma anche nella fobia sociale, nei disturbi dell'umore e in alcuni disturbi di personalità. In questo caso è necessario che la persona riesca a spostare il proprio focus attentivo su quegli elementi che aiutano ad attenuare i livelli di tensione e di allarme piuttosto che incrementarli.

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Scritto da

Dott. Damiano Pucci

Bibliografia

  • American Psychiatric Association (2014). DSM 5. Manuale Diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Milano: Raffaello Cortina Editore.
  • Napoli, L. & Gori, B. (2012). Dare corpo all'anima. Un percorso di consapevolezza, benessere e crescita psico-corporea in Psicoterapia Umanistica e Bioenergetica. Roma: Edizioni Alpes Italia.
  • Yalom, I. D. (2002). Il dono della terapia. Neri Pozza: Vicenza.

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