Rimuginazione ossessiva

Ciao Laila,

intanto complimenti: mi sembra che sia stata molto precisa nel capire il problema e nell'esporlo.

Perciò risponderò in maniera concisa e mirata anche io: da tempo immemore artisti di ogni genere esprimevano i loro pensieri attraverso quadri, canzoni, statue, spettacoli teatrali. Tu come li esprimi?

C'è chi disegna, chi li esprime ad alta voce e li registra come note audio, chi parla davanti ad una croce di legno. C'è poi chi va dallo psicologo (da un amico non si può fare perché finisce col dirti la sua o darti consigli non richiesti), e chi, essendo negato per qualunque forma d'arte come il sottoscritto, li scrive su un quaderno.

L'importante è che non li tieni a mente e stai lì a pensare e basta, cosa che, come hai già visto tu, è faticosissima e del tutto inutile.

Più farai questo tipo di esercizi, creando un momento in cui potrai pensare quanto ti pare e in un modo che funziona anziché cercare di non pensare, e più vedrai che i pensieri ti lasceranno in pace.


Spero che questi suggerimenti possano esserti utile. Resto a tua disposizione, lavoro online.
In bocca al lupo,

Paolo Perez

Buongiorno Laila.
Grazie per la condivisione di questi Suoi pensieri ed emozioni.
Purtroppo non si può rispondere in maniera univoca alla Sua domanda senza conoscerla e senza poter approfondire, ma Le lascio un solo spunto di riflessione: purtroppo la nostra mente è portata a dare una sempre maggiore considerazione ai "pensieri che non vogliamo pensare". Lei definisce i Suoi pensieri "inutili" e questa parola "inutili" suona come un giudizio lapidario. Ciò mi fa pensare che, quando le vengono, Lei si ingaggi in una lotta con se stessa per eliminarli, ma così facendo vi rimane intrappolata
La inviterei dunque a provare (e poi riprovare e riprovare ancora, perché è un allenamento) ad accogliere questi pensieri, notare che sono arrivati, fare un respiro profondo e poi "lasciarli andare come le foglie cadute nel fiume". È un esercizio che viene da una meditazione che si usa nei percorsi di mindfulness.
Questo esercizio non sarà la soluzione ai problemi, è solo uno strumento che, se lo trova utile per se stessa, può mettere nella sua "cassetta degli attrezzi" quando si trova in difficoltà.

Per uno sguardo più profondo anche io, come i miei colleghi, le consiglio eventualmente di rivolgersi allo psicologo scolastico oppure a qualche altro professionista del settore.

Cordiali saluti,
Silvia Testoni

Buongiorno Laila, i pensieri che lei chiama "ossessivi, inutili, futili" sono un argomento noto a tante persone. Questi pensieri sembrano comandare ed essere più forti di noi stessi, è così?
Se cerca una bacchetta magica per farli sparire questo non è il posto adatto. Nonostante vorrebbe togliere questi pensieri con una sorta di Oblivion potteriano, questi pensieri fanno parte di lei e cancellarli non è la soluzione. La soluzione c'è ma bisogna impegnarsi, lei è pronta ad impegnarsi?

Buongiorno Laila, grazie innanzitutto per aver condiviso qui un pezzetto della tua storia.
Può capitare che periodi stressanti mettano alla prova il nostro funzionamento quotidiano, portando continuamente alla mente questioni per cui preoccuparsi o di cui occuparsi come priorità ed al posto della normale routine.
In questo momento questi pensieri svolgono una funzione per te, ti segnalano qualcosa che andrebbe ascoltato e compreso.
Sarebbe interessante dedicare loro un po' di spazio per far sì che trovino un loro posto e non prendano in ostaggio 24 h su 24 la tua mente. Per fare questo si potrebbe chiedere un confronto con uno psicoterapeuta che ti aiuti a mettere ordine e significato ai tuoi pensieri.

Ti saluto cordialmente, Marta Lanfranco

Buongiorno Laila, comprendo la situazione che stai descrivendo, e me ne dispiaccio. Sicuramente potrebbe non essere facile gestire questo tipo di comportamenti, spesso incontrollati e poco comprensibili e che rischiano di esaurirti anche dal punto di vista fisico. Hai pensato ad intraprendere un percorso di terapia? parlare con uno specialista potrebbe aiutarti ad esplorare e comprendere meglio le motivazioni sottostanti a queste difficoltà e comportamenti che esponi.
Resto a disposizione!
AV

Buongiorno laila.
Comprendo quanto sia difficile per lei vivere e affrontare le giornate con questi pensieri.
E' necessario attraverso l'aiuto di una professionista esplorare la natura di questi pensieri, il contenuto e soprattutto l'origine di questi pensieri.
Spesso quando si attraversano periodi di crisi o qualcosa non va la nostra mente si ferma e scaturiscono quindi una serie di preoccupazioni. Questi pensieri ricorrenti diventano spesso ossessivi e tutto ciò a volte influisce negativamente sul nostro benessere psico - fisico. Spesso le conseguenze negative possono essere stati ansiosi di cui lei parla.
Esplorare al meglio quindi questi pensieri e dare un significato, lavorando con un esperto potrebbe aiutarla.
Resto a disposizione per un consulto, se vuole anche online. Saluti.
Dott.ssa Elisabetta Sgarra

Salve
Mi spiace prima di tutto che stia vivendo questo e capisco che possa essere faticoso per lei.
Potrebbe essere utile esplorare quale è il contenuto di questi pensieri e capirne il significato, inquadrandolo anche rispetto a cosa accade nella sua vita in questo periodo, in modo da cogliere come questi pensieri abbiano un significato per lei e stiano parlando di ciò che sta vivendo.
Dandogli significato può essere più facile per lei elaborarli.
Spero di essere stata utile.
Un saluto

Buongiorno Laila, come esseri umani tendiamo a pensare tanto perché vogliamo delle risposte e se al momento le soluzioni non sono applicabili al problema si sviluppa un’eccessiva ansia e preoccupazione che compromettono la capacità di pensare ed elaborare emozioni.
Sarebbe opportuno approfondire i pensieri ossessivi di cui parli con l’aiuto di uno psicoterapeuta cognitivo-comportamentale.
Resto a disposizione per un consulto, anche online.
Dott.ssa Emilia Lazazzara

Salve Laila, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Buongiorno Laila,
la rimuginazione è alimentata da convinzioni distorte che andrebbero individuate e ristrutturate in terapia.
Hai fatto molto bene a chiedere aiuto. Ti incoraggio a fare i passi successivi: scegli un terapeuta che ti sembri affidabile e affine alla tua persona e investi su di te. Sicuramente, ritroverai la serenità mentale che stai cercando.
Ti auguro il meglio e resto a disposizione
Dott.ssa Oriana Parisi