Relazioni lunghe ma senza progetti di nessun tipo: come mai succede

Sono stata sei anni con un ragazzo coetaneo, per me è stato un amore travolgente e molto importante. Ho sempre percepito che lui fosse genuinamente preso da me ma, al contempo, ho sempre avuto forti dubbi che lui avesse delle prospettive future sul nostro rapporto. Per molto tempo non ci ho fatto caso perché eravamo molto giovani, ognuno stava facendo il suo percorso, e pensavo potesse essere anche una questione di immaturità. Dopo sei anni e una volta arrivati ai 28 anni io e ai 27 anni lui, entrambi laureati e lavoratori, mi è sembrato un momento congruo per quantomeno iniziare a parlare di quali progetti potessimo avere in prospettiva come coppia. Ne ho iniziato a parlare sia perché vedevo in lui la persona giusta per me, sia per motivi pragmatici, in quanto, avendo una relazione a distanza in quel periodo, iniziavo ad avere difficoltà a coordinarla con le esigenze lavorative e volevo pensare ad un modo per avvicinarci. Purtroppo i miei dubbi si sono trasformati in realtà avendo scoperto che lui non solo non voleva fare progetti in quel momento, ma neanche se li prefigurava astrattamente da qui a qualche anno. Semplicemente, anche tra anni, lui avrebbe voluto continuare il nostro rapporto così come è sempre stato, senza convivenze, figli, responsabilità o progetti comuni di nessun tipo, ognuno a casa sua vedendoci ogni tanto, pensando solo al presente e condividendo solo ed esclusivamente momenti estemporanei e niente di più solido. Dopo aver cercato un dialogo tante volte, trovandomi davanti un muro sia sul presente che sul futuro, non ho voluto scommettere su un futuro cambiamento e l'ho lasciato senza pentimenti. Mi è rimasta tuttavia una forte amarazza, una grande delusione. Anche lui era concorde sul fatto che stessimo benissimo insieme, c'era un forte sentimento da parte di entrambi, avevamo un'ottima compatibilità caratteriale e fisica, non litigavamo mai, avevamo un rapporto molto equilibrato e sereno. Ho iniziato a mettere in dubbio i suoi reali sentimenti per me, ho iniziato a pensare che mi abbia sempre mentito sul suo amore. E quindi è questa la domanda che vi rivolgo: non mi spiego come è possibile stare con una persona per così tanto tempo e non sviluppare neanche la voglia, un desiderio astratto di costruire una vita con quella persona, di condividerla con lei. Faccio questa riflessione anche alla luce di esperienze di altre persone; da quello che ho visto e sentito si tratta di un fenomeno principalmente al maschile, che coinvolge uomini che vanno avanti per tantissimi anni in relazioni serie in età adulta pur non elaborando mai un pensiero, un'idea di futuro con quella persona portando così il rapporto ad una chiusura inevitabile da parte della partner. Per poi, qualche volta, sviluppare dei progetti con partner successive che evidentemente erano la persona giusta. Dal mio punto di vista è un'assurdità, se non si vede un futuro con qualcuno si dovrebbe chiudere, dovrebbe essere proprio chi non lo vede a chiudere senza andare avanti per anni e anni e farsi lasciare dall'altro. Mi chiedo quale sia lo scopo pratico di un tale atteggiamento, il motivo che possa giustificare una tale perdita di tempo per entrambi. Mancanza di amore reale? Comodità? Non voler stare da soli?