Perchè lopsicoterapeuta interrompe le sedute?

Gentile Iara,
sembra che il suo lavoro terapeutico sia rimasto fermo al precedente terapeuta. Ad oggi, anziché lavorare su di sé, sta lavorando sul perché il terapeuta l'ha inviata dal collega. Ovviamente, senza risultati apprezzabili. Che cosa le manca del terapeuta precedente? Se lo chieda e lo porti in terapia. Si riprenda quel qualcosa che le manca della terapia di prima, e lo chieda al nuovo terapeuta.
Buon lavoro
Dott.sa Federica Calandra

Cara Lara
appare un pò strano che il collega abbia chiuso un contratto terapeutico senza un'adeguata restituzione.
I pazienti non possono essere delegati ad un collega senza che approvino o siano adeguatamente informati sul progetto di lavoro che stanno svolgendo.
Non so se questo vale solo per gli psicologi e gli psicoterapeuti mentre gli psichiatri abbiano un codice etico più strettamente medico e in tal senso, un medico può tranquillamente inviare ad un collega, ma in genere da una spiegazione comunque.

D.ssa Michelini

Gentile Lara, l'innamoramento in psicoterapia di una paziente o di un paziente richiedo enorme sensibilità nella sua gestione da parte dello psicologo che ne deve comprendere le cause e il fine.La relazione terapeutica subisce una trasformazione e se non viene rielaborato all'interno della coppia terapeuta-paziente cosa sta realmente accadendo, il terapeuta viene svalorizzato nella funzione dall'innamoramento.Il sentimento può sostituire rabbia,delusione,colpa e precedere a vergogna e a paranoia.Probabilmente il suo psicoterapeuta ha tentato nei 5 mesi successivi ad aiutarla ad impossessarsi delle emozioni negate alla coscienza dall'innamoramento ,il quale implica sempre una certa misura di idealizzazione della persona.L'idealizzazione implica inoltre un distacco dalla realtà che invece è la base su qui si fonda e a qui tende ogni psicoterapia.
Ritengo che il suo psicoterapeuta possa aver agito con professionalità in modo etico e a salvaguardia della salute mentale della sua paziente.
Se non le risponde più ritengo possa farlo in modo da permetterle di affrontare sofferenze che in questo momento le stanno volgendo lo sguardo verso orizzonti a lei non utili e irrealizzabili.
Rimango comunque a sua disposizione per chiarimenti

Lara,
come spesso abbiamo ripetuto innamorarsi del terapeuta è abbastanza frequente e fa parte del transfert. La sua gestione, più difficile, è demandata al terapeuta stesso che può elaborarlo all'interno del setting nel modo più opportuno e funzionale al processo terapeutico. Se il suo terapeuta ha deciso di affidarla al collega è probabile che abbia avuto delle difficoltà nella gestione di questo sentimento e abbia preferito interrompere la terapia. Quasi sempre in questi casi il terapeuta motiva il proprio comportamento in modo che il paziente non abbia la sensazione di essere scaricato o punito per la sua lealtà.
Credo sia importante affrontare l'argomento con chi attualmente la sta seguendo, evitando di insistere con il primo , per evitare a sè stessa ulteriori mortificazioni.
Saluti

Gent. ma Lara, quel che le è accaduto è, potremmo dire, quasi una condizione classica. Sovente accade che si possano provare sentimenti come il suo verso un terapeuta.
Le dirò di più, la scoperta di alcune dinamiche ritenute fondamentali nella psicoanalisi classica e che hanno permesso un balzo in avanti notevole nella conoscenza della relazione terapeuta-paziente è legata proprio ad un caso come il suo accaduto agli albori della nascita della psicoanalisi. In quel caso il terapeuta non seppe riconoscere ed elaborare questo 'amore' e restituire alla paziente il giusto senso di ciò che stava accadendo perché non se ne conoscevano ancora le dinamiche. Oggi si è preparati a questa evenienza e pertanto si può affrontarla conoscendone le implicazioni.
Dovendole una risposta le dirò che il suo precedente terapeuta, da professionista, ha ritenuto di non poter affrontare quel che stava accadendo e, in ottemperanza all'etica professionale, ha preferito inviarla ad un suo collega. In conclusione, il mio pensiero è che il suo sentimento di  'amore' vada altresí affrontato nei modi opportuni e nei tempi giusti nel nuovo rapporto che ha instaurato con il collega in modo tale da poter comprenderne la natura. Per ovvi motivi dobbiamo fermarci qui con il discorso non potendo entrare oltre nel merito rischiando di oltrepassare alcuni limiti che, ogni professionista, anzi in primis ogni essere umano, deve saper riconoscere. Buon proseguimento, Lara, e ... Forza!

Gentile Lara,
sarebbe importante capire lei che spiegazione si è data di questo comportamento. Potrebbe essere ipotizzabile che il suo terapeuta abbia deciso di non proseguire la terapia perché riteneva di non poter aiutarla se tale sentimento d'amore permaneva.
Si tratta di una dinamica psicologica frequenta tra paziente e psicologo.

Restiamo in ascolto

Buongiorno Lara,
non avendo altre informazioni possiamo soltanto avanzare qualche ipotesi rispetto alla decisione presa dal suo terapeuta. Il terapeuta opera esclusivamente per promuovere il benessere del paziente e che è tenuto, qualora la terapia si stia rivelando inefficace e non in grado di produrre gli effetti desiderati ad informare adeguatamente il cliente e valutare se proporre un nuovo contratto di consulenza psicologica oppure di proporre l’interruzione della stessa.
Ciò premesso, possiamo immaginare che il suo terapeuta abbia deciso di interrompere il vostro rapporto e di proporre una terapia con un collega perché riteneva non vi fossero più le condizioni per la buona prosecuzione della terapia. In altri termini, suppongo abbia preso tale decisione per tutelare lei, Lara, quindi immagino che il terapeuta abbia fatto una scelta responsabile. Cordiali Saluti.
Alessio Cammisa