Buongiorno,
sono la mamma di un bimbo di quasi 6 anni che è stato abituato ad andare a scuola (nido/scuola d'infanzia) sin dalla tenera età di 11 mesi. La sua prima crisi di pianto dovuta al distacco dalla mamma l'ha avuta proprio a 11 mesi ma si è subito ambientato superando il problema. Oggi che il bambino è passato in prima elementare il problema si ripete. Le sue motivazioni sono quelle che io e il papà gli manchiamo quando lui è a scuola. Cerco di rassicurarlo in ogni modo raccontando anche di me quando ero alla sua età e delle difficoltà che ho incontrato, lui sembra rassicurato da questa cosa ma appena si avvicina il momento di andare a scuola scoppia in un pianto inconsolabile. Premetto che il bambino alla scuola elementare ha la stessa maestra che aveva l'anno scorso all'asilo. Mi sento frustrata perché naturalmente vederlo piangere non mi giova, vi chiedo per favore qualche consiglio per approcciarmi al bambino nella maniera giusta.
Grazie
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26 SET 2016
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Arianna,
il problema si ripete perchè ovviamente vi sono adesso dei cambiamenti anche se è positivo che la maestra sia rimasta la stessa di quella dell'asilo e questo dovrebbe essere un fattore rassicurante che lei può sottolineare al bambino per tranquillizzarlo.
Le suggerisco inoltre di informarsi presso questa stessa maestra se, una volta in classe, il bambino si calma rapidamente oppure se continua a lamentarsi e piangere per parecchio tempo.
Nel primo caso anche lei può tranquillizzarsi perchè le iniziali proteste del bambino per ansia da separazione sono pressocchè fisiologiche e in tempi brevi egli si abituerà a questa nuova esperienza e ai nuovi ritmi.
Magari all'inizio, per i primi giorni lei potrebbe agevolare l'adattamento del bambino aumentando progressivamente il lasso di tempo in cui andrà a riprenderlo a scuola.
Qualora, nell'arco di qualche settimana non dovesse tornare tutto nella norma, potrebbero esserci altri fattori a giustificare la persistenza di una forte ansia da separazione ed in tal caso sarà opportuno consultare dal vivo uno psicoterapeuta dell'età evolutiva.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
27 SET 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Arianna,
posso comprendere la sua fatica nel vedere suo figlio piangere. Lei ha colto bene la similitudine che c'è tra la separazione avvenuta agli 11 mesi di suo figlio e il momento che vive attualmente. Tuttavia il bambino ora è più consapevole del distacco da voi genitori di quanto non lo fosse all'epoca del nido. Per questo motivo il pianto può avere durata più lunga e la situazione potrebbe avere bisogno di una gestione più prolungata per risolversi.
Ci sono diversi fattori che potrebbero incidere nella riluttanza di vostro figlio ad andare a scuola: la diversa strutturazione della giornata e l'attività più sedentaria rispetto alla scuola materna, la presenza o meno di bambini che già conosceva, il nuovo ambiente, le nuove figure di riferimento. Insomma, è un cambiamento non da poco passare alle elementari. Si mostri comprensiva di tutta questa fatica che suo figlio sta vivendo e cerchi di trovare con lui dei modi per sentirvi vicini anche quando siete lontani in luoghi diversi. Potrebbe portare con se delle foto, o degli altri oggetti che vi ricordino. Inoltre le consiglio di sottolineare al bambino il più possibile gli aspetti belli dell'andare alla scuola elementare e di tralasciare quelli più pesanti e faticosi, pur essendone ben consapevole.
Rimango a disposizione