Pannolino: devo insistere?

Inviata da Valentina · 25 ott 2017 Psicologia sociale e legale

Salve avevo già scritto tempo fa per mia figlia che ha compiuto 3anni ad agosto. Da aprile pannolino tolto ma risultati scadenti. Al mare ad agosto riusciva ad avvisare quando gli scappava ma tornati ha iniziato a non dire più nulla. Un paio di settimane fa ha fatto un giorno ad andare da sola a farla e a chiamarmi entusiasta e poi da capo a farla addosso. Premetto che ha iniziato la materna e li usa la mutandina assorbente, devono portarla loro se no non avvisa (a volte però capitano dei giorni che chiede insistentemente di andare). A casa è un dramma se si bagna non avvisa quindi non le dà proprio fastidio la cosa. Purtroppo in alcune occasioni ho perso la pazienza perché arrivava al punto di essere fradicia e di non volersi cambiare e questo ha causato nel giorno stesso un rifiuto totale nell'andare in bagno. Ora la situazione é questa: per evitare queste crisi usa la mutandina anche a casa. Lei non avvisa mai se non rare volte, io con la scusa che devo fare io pipì la porto e allora la fa pure lei ma capita purtroppo che un goccio sia stata fatta.
Mi chiedo se tenerle questa mutandina non peggiori però sono davvero esausta ormai la stagione è fredda e lasciarla bagnata mi angoscia oltretutto dicono che la mutandina peggiori perché lei non si sente bagnata ma qui il fatto è che a lei rimanere bagnata non da fastidio affatto e sono mesi che è così. L'unica cosa che la faceva ragionare era questa estate che lasciata con il vestitino se vedeva che bagnava per terra allora si lo diceva se no con i pantaloni che assorbono niente. Sono scoraggiata non credo che abbia nessun disagio a volte credo semplicemente che si sia intestardita lei a non volerlo fare. Alla materna mi hanno detto che sembra più piccola per l'età che ha e in effetti messa a confronto con altri bimbi coetanei lei sembra più piccola . A scuola ormai è la mascotte della classe tutti le vogliono bene. Non ha una proprietà di linguaggio alta ha iniziato solo da settembre a dire frasi più complete. Tutti mi dicono che semplicemente non è pronta.. ma io nel frattempo cosa devo fare? Portarla in bagno? Non portarla e vedere se me lo dice lei? Lasciare o togliere le mutandine? Vorrei solo fare la cosa migliore. Aggiungo una cosa che credo possa servire: nei momenti di capriccio lei urla sempre che le scappa la pipì. Quando vuole attirare la mia attenzione perché vuole che vado con lei a giocare ad esempio, e io le dico di aspettare, lei mi dice che deve andare in bagno. Ecco secondo me è consapevole che questo serve per attirare l'attenzione perché sa che per me e il papà é importante. Infatti se prima correvo negli ultimi due giorni quando fa così le dico SE TI SCAPPA VAI DA SOLA. Voglio farle perdere questo vizio perché a sto punto ho anche pensato che non impara per tenersi questa carta come ricerca d'attenzione. Spero possiate darmi qualche consiglio. Ringrazio in anticipo.

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Miglior risposta 27 OTT 2017

Buongiorno Valentina, ho letto con molto interesse la sua mail.
L'acquisizione del controllo sfinterico è un momento delicato, una tappa importante del percorso di crescita di ogni bambino e dei suoi genitori. Questo evento può scatenare emozioni molto forti e attivare molti significati simbolici.
Mi sembra che lei stia vivendo, questa tappa con una forte attivazione emotiva: usa parole come "esausta", "angoscia", "scoraggiata". Queste emozioni negative vengono tutte percepite e "assimilate" da sua figlia. Crescere può fare paura, perché si va verso qualcosa di ignoto. Forse sua figlia sta vivendo questo momento, come lei, con profonda angoscia.
Le consiglio per prima cosa di interrogarsi sulle sue emozioni, perché la crescita di un bambino può suscitare in un genitore preoccupazioni, dubbi e incertezze (ad esempio il dubbio che non sia pronta o l'incertezza sulla strategia migliore). Dopo aver affrontato le sue emozioni, lei sarà in grado di gestire i comportamenti di sua figlia in maniera coerente (scegliendo una strategia e portandola avanti con costanza), trasmettendo alla sua piccola la fiducia in lei, che la aiuterà a trovare la sua strada.
Se la sua preoccupazione fosse troppo elevata le consiglio di rivolgersi al pediatra o ad un esperto per escludere che ci siano difficoltà organiche (che da quello che scrive non sembrano esserci) o un eventuale ritardo di linguaggio; una volta che lei si sia tranquillizzata potrà gestire tutto con più serenità.
Sua figlia arriverà a rimanere asciutta e ad andare in bagno in autonomia, ma in questo momento "la questione" scatena emozioni troppo forti, che vanno ben oltre la funzione fisiologica, e che impediscono ad entrambe di godersi questo periodo unico.
A questo proposito sarebbe opportuno richiedere un colloquio di consulenza, nel quale approfondire il discorso e trovare una sua strategia, ma nel frattempo mi permetto di darle alcuni consigli pratici:

- stabilisca delle routine che prevedano di andare in bagno ad intervalli regolari ma non troppo frequenti
- quando la bimba usa correttamente il bagno la gratifichi dicendole che è stata brava;
- quando si bagna non la rimproveri e non le presti troppa attenzione; la cambi senza commentare e poi riprenda tranquillamente l'attività che faceva prima (non si faccia vedere arrabbiata o delusa o preoccupata perché questo spaventerebbe molto sua figlia);
- eviti di parlare della questione, di chiederle spesso se deve andare in bagno; dovrebbe dimostrare a sua figlia che "la pipì" non è il suo principale interesse, al contrario cerchi di dedicarle maggiori attenzioni e più tempo in cui giocate insieme. Non lasci che la relazione tra lei e sua figlia ruoti intorno a questo, ma dedichi molto più spazio ad altro.
- se vede sua figlia preoccupata la tranquillizzi dicendole che sta imparando e che prima o poi ci riuscirà anche con l'aiuto della mamma.

Questi consigli non possono sostituire una consulenza di persona, che torno a suggerirle, ma nel frattempo può provare a metterli in pratica almeno per un mese ed osservare i cambiamenti.
Non si scoraggi perché lei e sua figlia insieme potete riuscire a superare l'ostacolo.
Un caro saluto
Dott.ssa Cecilia Stella

Dott.ssa Cecilia Stella Psicologo a Corciano

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27 OTT 2017

Carissima, così senza aver visto la bimba, penso che probabilmente, questo comportamento della bimba possa essere dovuto ad una sua paura. Forse è un atteggiamento regressivo, volto a rifiutarsi di diventare autonoma fa questo punto di vista. Penso che non dovrebbe insistere. Se la bimba si bagna anche con mutandine normali senza assorbente, pptrebbe voler dire che ancora non ha controllo di sé o che c'è qualche paura legata al water. Come va con la popò, invece?
Mi faccia sapere.
Cari saluti.
Dott.ssa Barbara De Luca

Dott.ssa Barbara De Luca Psicologo a Catanzaro

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26 OTT 2017

Buongiorno Valentina,
Sembra davvero che questi atteggiamenti abbiano portato una difficoltà anche comunicativa tra lei e sua figlia. Sia per i maschi che per le femminucce tutto parte dall'imitazione, dunque il portarla con sé in bagno è un buon metodo, deve rendere sua figlia curiosa del water e del vasino. I bambini sono molto abitudinari, per cui una possibilità è che si possa far prendere l'abitudine di far sedere la bambina sul vasino la mattina dopo il risveglio, dopo pranzo e prima della nanna, magari facendole compagnia con un bel libro colorato da leggere insieme. Far trovare dei giochi e dei libri che si possono utilizzare solo quando si è sul vasino può essere un ulteriore stimolo. Lasci il vasino in bagno, a terra in bella vista e a portata di mano. Se la bambina si rifiuta di usare il vasino è bene capire le cause di questo atteggiamento, un'ipotesi da lei già esposta è la richiesta di attenzione (ci sono stati cambiamenti/avvenimenti importanti da aprile ad oggi?); inoltre può esserci la possibilità che l'inizio della materna abbia attivato alcune paure e preoccupazioni; anche l'osservazione fatta dalle maestre è da tenere in considerazione: questo ritardo nello sviluppo del linguaggio e l'essere più immatura può rientrare nella norma o avere un altro significato, un consulto pediatrico potrebbe togliere ogni dubbio. Bisogna far vivere questo cambiamento in modo sereno ed entusiasta e per renderlo tale è necessario che anche lei trasmetta tranquillità e fiducia. non è in dubbio che ci voglia anche molta pazienza.
Se il problema dovesse persistere un consulto psicologico potrebbe essere necessario.
Resto a disposizione,

Dr.ssa Muzio

Anonimo-168276 Psicologo a Milano

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26 OTT 2017

Valentina buonasera, capisco perfettamente il suo disagio da terapeuta ma anche da mamma (ho avuto il suo stesso identico iter con la mia bambina pur essendo una psicologa). Per prima cosa è importante che lei si tranquillizzi, fin quando continuerà a vivere il tutto con questa ansia, difficilmente le cose cambieranno in tempi brevi. Tenga presente che ogni bambino ha i suoi tempi. Può essere che la sua bimba sia "più indietro" rispetto ai suoi coetanei nell'autonomia e nel linguaggio, ma a questa età vuol dire tutto e niente. Non esiste una strategia di elezione che va bene per tutti i bambini...ogni bambino è a sè e l'intervento va calzato. La cosa veramente importante, però, è scegliere una strategia e mantenerla nel tempo. Il genitore, spesso, quando una cosa non funziona comincia a provare altro e non dà mai a nessuna ipotetica soluzione il tempo di funzionare. Io le consiglio questo: mantenga la mutandina assorbente all'asilo e quella normale a casa, lasciando il pannolino la notte. Quando è a casa le ricordi di andare in bagno ogni ora (anche se fa solo un goccino di pipì va bene lo stesso). Se si bagna eviti di rimproverarla, ma continui a spiegarle che quando le scappa la pipì lo deve dire. Nel momento in cui utilizza la pipì come strumento di attenzione, dato che dovrà portarla in bagno ogni ora, le dica semplicemente: "ci andremo quando è ora" e la ignori (se si bagna la cambi rimanendo indifferente). Dovrà armarsi di pazienza e costanza, ma vedrà che se mantiene una linea i risultati arriveranno.

Dott.ssa Serena Carrai Psicologo a Rimini

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