Buongiorno a tutti. Mi piacerebbe ricevere dei consigli o pareri sulla situazione in cui mi trovo. Ho 22 anni e sono in crisi con l'università e un po' con tutta la mia vita. Sono al quarto anno di una laurea magistrale a ciclo unico, ma ho dato solo qualche materia, meno di 8 esami, praticamente sono indietro di anni. Non riesco a forzarmi a studiare. Appena mi siedo inizio a guardare i social, controllare la vita degli altri e non la smetto più, sto tutto il giorno, tutte le ore del giorno così.
Credo ci sia un problema di insoddisfazione e solitudine alla base. Non ho molti amici e quelli che ho hanno la loro vita, e l'avere poche persone attorno è colpa mia, e forse un po' dei miei genitori in passato, ho sempre avuto un'aria di superiorità e un ego grande che mi portavano a credermi migliore degli altri, a essere litigiosa. Ma è come se fossi sempre andata contro i miei desideri. La verità è che voglio solo una grande e allegra comitiva di amici. Vorrei divertirmi tantissimo e provare delle emozioni, provare la sensazione dell'innamoramento. Invece sto ogni giorno con la mia famiglia o da sola, al fine di studiare in teoria, ma ciò non succede. Ho lavorato per alcuni mesi e ci mettevo impegno, però i miei genitori insistevano perché continuassi l'università, perciò ho lasciato il lavoro. Ma ripeto non sta andando bene questo ulteriore tentativo con l'università, non sto studiando, sto solo ossessivamente al cellulare sognando tutt'altro. Non sto facendo niente della mia vita.
Questa vita così povera non è causata dall'università, me ne rendo conto, ne ho gettato io i semi già da piccola, almeno dalle medie. Vorrei invidiare meno gli altri, avere la grande comitiva di amici che sogno, innamorarmi e anche realizzarmi lavorativamente. Infatti non voglio campare come una parassita sulle spalle dei miei, voglio essere indipendente, ma ho paura di cambiare il mio attuale corso di laurea e poi pentirmene. È una laurea lunga e in cui si studia tanto. Un'altra verità è che non ho grande interesse verso queste materie o passione, e questo è l'altro grosso problema in gioco. Non escludo che con l'abitudine allo studio (una volta instaurata,cosa che per anni non ho fatto) le materie possano anche piacermi. Non lo so, ho l'impressione di essere troppo viziata, capricciosa, infantile e immatura per la mia età.
Per favore, potete darmi qualche consiglio? Trovare un lavoro per il momento non è un'opzione, i miei genitori vorrebbero che studiassi e basta. Però potrei fare qualcosa per migliorare la mia vita sociale, conoscere altre persone? Magari ciò migliorerebbe anche il rapporto con lo studio?
O dovrei solo obbligarmi a studiare e basta? Penso che la maggior parte della gente non abbia il tempo nè la facoltà economica di risolvere il proprio malessere e poi di pensare allo studio o al lavoro, la gente ha bisogno di lavorare e lavora nonostante quel malessere, per questo penso che forse sono viziata, che credo che tutto mi sia dovuto. Se non ci fosse nessuno a pagare le tasse per me non potrei permettermi di rimuginare sulla mia vita, perdere tempo, non fare niente tutto il giorno, indugiare nell'insoddisfazione. Non so veramente cosa fare. Chiaramente i miei poveri genitori sono delusi e incazzati.
Vi ringrazio molto per aver ascoltato questo sfogo...
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30 MAR 2023
· Questa risposta è stata utile per 6 persone
Ciao cara, grazie per esserti confidata con noi.
Mi dispiace molto per quello che hai vissuto e per come ti senti oggi, dal tuo racconto arriva molto forte il dolore e l'insoddisfazione che stai provando in questo momento.
Mi sembra che tu senta molto le pressioni provenienti dalla tua famiglia, forse dal mondo esterno in generale, e che tu stia cercando in tutti i modi di rimanere a galla in un oceano buio e sconosciuto. Non è facile doversi confrontare con il giudizio e con le aspettative che gli altri ripongono in noi e, spesso, per proteggerci tendiamo a chiuderci sempre di più in noi stessi e a colpevolizzarci.
Piano piano nasce in noi la sensazione che ciò che desideriamo o vorremo per noi è sbagliato, non è all'altezza del mondo esterno e dell'immagine che gli altri hanno di noi - e che forse è diventata anche quella con cui ci rappresentiamo - e, soprattutto, i nostri desideri cominciano a sembrarci una richiesta eccessiva, ci sentiamo non riconoscenti nei confronti di ciò che ci viene dato dagli altri.
Credo che tu ti stia focalizzando molto su ciò che gli altri pensano e si aspettano da te: ci dici che il lavoro non è un'opzione non per tue ragioni personali, ma perchè i tuoi genitori non vogliono e preferiscono che tu studi. Sei giovanissima, è vero, ma non più una bambina, i tuoi genitori dovrebbero provare a sostenerti in quello che ti serve e lasciarti più libera di sperimentarti al di fuori, magari scegliendo un lavoro che ti piace o addirittura un'altra facoltà.
Ci vuole molto coraggio e molta forza per mettersi in gioco in questo modo, per uscire dal guscio e per allontanarsi dal nostro posto sicuro, in cui ci sentiamo protetti e coccolati. Tuttavia, rimanere all'interno di questo guscio non ci permette di guardare fuori e di sperimentarci e, dalle tue parole, mi sembra che sia questo in realtà ciò che desideri.
Senza dubbio un percorso di supporto psicologico potrebbe aiutarti a riflettere sui tuoi bisogni e sul perchè è così difficile per te portarli all'esterno e perchè senti le tue richieste come i capricci di una bimba viziata. Sarebbe importante comprendere quanto di vero e oggettivo c'è in queste parole, e quanto invece è collegato al timore di esprimersi e di sperimentarsi.
Spero di averti offerto degli spunti interessanti e rimango a disposizione per qualsiasi cosa,
un abbraccio.
Dott.ssa Annalisa Magnaneschi
31 MAR 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Erin.rick,
ma certo che può fare qualcosa per migliorare la sua vita sociale e per aumentare il suo senso di soddisfazione personale e di autorealizzazione.
Anzi, è proprio questa la strada giusta per vivere serenamente il suo rapporto con lo studio, oltre che con se stessa.
Nessuno è condannato ad obbligarsi a fare ciò che ci fa stare male.
Lei ha dichiarato in maniera molto esplicita quali sono le sue attuali mancanze e che cosa la farebbe stare bene e che cosa porterebbe benefici nella sua vita.
Il supporto di uno psicologo in questo momento le sarebbe davvero molto utile per riappropriarsi la sua vita e per essere finalmente soddisfatta sia di chi è che di quello che fa, non dovendosi ridurre ad invidiare gli altri, ma diventando artefice del suo destino.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca
30 MAR 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Erin,
Ho letto con attenzione il suo messaggio e credo sarebbe molto interessante poter capire da dove nasce la sua idea di essere viziata e pigra, che origini ha. Comprendo che i risultati di oggi la portino a farsi questa idea, ma per cambiare realmente le cose, credo che potrebbe aiutarla il lavoro con un/a buon/a terapeuta, per risolvere il problema alla radice.
Spero che trovi presto la sua strada e possa vivere una vita piena.
30 MAR 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno,
grazie di aver condiviso con noi le tue difficoltà e la tua sofferenza.
Capisco la difficoltà di studiare un percorso per il quale provi poco interesse e nel quale non ti rispecchi. Purtroppo cercare di chiudersi in casa per studiare ed obbligarsi a farlo spesso costruiscono il loop contrario: più ci sforziamo, più la nostra testa vaga, si rifiuta, fino anche a detestare e perdere tutto ciò che di piacevole forse potrebbe esserci nello studio.
Anche trovare amici ed inserirsi in una comitiva non sono cose facili, sopratutto se di temperamento o abitudine abbiamo sempre imparato a schivare ed isolarci.
La cosa importante da dire è che nella vita niente è stabile e immodificabile, siamo capaci di cambiare continuamente e se ci diamo la possibilità di fare anche dei piccoli passi verso ciò che vorremmo pian piano quei primi incerti passetti si trasformano in una corsa liberatoria.
Per quanto riguarda lo studio il mio consiglio è innanzitutto chiedersi se c'è qualcosa del percorso che ha scelto che le potrebbe piacere, cioè, le difficoltà che ora prova sono dovute alla difficoltà nello studio e ai pensieri e tristezze legate a questo momento di vita o al percorso nel quale non vede uno sbocco professionale che possa piacerle?.
Se la risposta alla domanda è la prima, allora il mio consiglio è quello di cercare di spezzare il loop "più ci provo meno ci riesco", e nel momento in cui si mette davanti ad un libro e non riesce ad aprirlo, dopo 5 minuti che ci prova inutilmente si prenda 5 minuti di libertà totale, per tornare successivamente a ritentare. Oltretutto un modo nel quale potrebbe fare un piccolo passo sia per aiutarsi nello studio che nella conoscenza di persone della stessa età è quello di frequentare lezioni, biblioteche, mense.. Le prime volte non è facile, se si è da soli forse ci si sente fuori posto, ma anche quello come tutto è un allenamento che ci dà la possibilità di incontrare persone e provare a porci con loro diversamente.
Se avesse bisogno di esplorare insieme quali sono i suoi obiettivi, le emozioni e i piccoli passi che si sente pronta a fare, rimango disponibile.
Si ricordi che tutti meritano di essere felici, e come lei ci sono tante persone che spesso si sentono sole e magari aspettano che qualcun altro faccia i primi passi.
Con i miei migliori auguri,
Dott.ssa Aisha Battelini
30 MAR 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Cara
A che serve invidiare Gli altri? ognuno di noi è diverso , ed un capolavoro. Tutti abbiamo dei lati positivi e negativi.
Abbiamo la nostra storia, i nostri traumi che ci fanno ammalare. Chi ha scelto la facoltà che stai frequentando? Tu o la tua famiglia?
Hai qualche difficoltà nello studio? problemi di comprensione, problemi di attenzione, come andavi prima a scuola'
che cosa ti è successo prima della tua apatia ?Io penso che dovresti fare chiarezza in te stessa per decidere della tua vita.
Andrei a fare dei colloqui con uno psicoterapeuta per scegliere che cosa fare
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
30 MAR 2023
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno cara,
grazie per questa condivisione dalla quale emerge tutta la tua sofferenza e insoddisfazione nei confronti di una vita che non senti di vivere secondo i tuoi veri desideri e bisogni.
Il tuo soffermarti sui tuoi vissuti e sentimenti e voler trovare un senso al tuo malessere per risolverlo non fa di te una ragazza viziata, ma una ragazza sensibile alla cura del proprio sè. Ed è proprio su questo aspetto di cura che risulta importante valutare la possibilità di intraprendere un percorso di psicoterapia, orientato alla conoscenza di sè e dei propri modi di funzionare, quali in passato avevano un senso e quali oggi invece ti limitano e ti bloccano nella spinta alla tua autorealizzazione.
E' importante fare chiarezza su quali siano i tuoi bisogni e desideri e quali siano quelli dei tuoi genitori, per poterti orientare verso delle scelte più libere e protettive per te e rispettose del tuo vero essere senza sentimenti di colpa nei confronti dei tuoi genitori, ai quali sei fortemente grata.
30 MAR 2023
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Cara Erin, se vuoi che le cose accadono devi poterle fare accadere. Se vuoi realizzarti lavorativamente devi lavorare, se vuoi degli amici devi uscire di casa. Spenderti e metterti in gioco. Sembri volere tante cose ma non essere disposta a fare niente, a rischiare. Se lasci che gli altri scelgano per te ti ritrovi a fare cose che non ti piacciono o su cui poi non sei veramente convinta. Ci sono persone pratiche che riescono a studiare o a fare una cosa anche se non piace, ma solo perchè serve. Ci sono persone più passionali che devono sentire qualcosa mentre studiano o mentre lavorano per sentirsi coinvolti e/o agganciati. Tu ti conosci? I tuoi poveri genitori saranno anche delusi e incazzati ma sembrano non farsi troppo i cazzi loro. Magari sono invadenti o magari tu sei talmente "seduta" che si sentono in dovere di spingerti. Per scegliere ci vuole coraggio, è più semplice lasciarsi trasportare dalla corrente e lamentarsi. Devi iniziare a fare qualcosa. Chiama uno psicologo. Decidi se continuare a studiare, possibilmente cambiando facoltà, o se iniziare a lavorare.
30 MAR 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Erin, capisco la sua insoddisfazione e difficoltà nel proseguire gli studi se non è ciò che sente completamente una sua scelta. Capisco anche quanto possa desiderare un contatto sociale soddisfacente, che è sicuramente arricchente nella vita. Penso potrebbe aiutarla qualche incontro di psicoterapia per capire cosa desidera realmente per sé e come realizzarlo, cogliendo quali risorse ha in questo momento e come rendersi più autonoma e soddisfatta della sua vita. Anche la socialità può essere ampliata aumentando le sue risorse sociali, capendo che tipo di persone le piacerebbe conoscere e come aprirsi, se e quando vuole.
Spero di averla aiutata. Un saluto :)
Dott.ssa Viola Verri
30 MAR 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Erin grazie per la condivisione.
Colgo insieme alla insoddisfazione delle ambivalenze tra ciò che vorrebbe, immagina e fantastica e quanto è invece attuale/ reale, concreto e...poco interessante. Accanto alla generale insoddisfazione ci sono degli aspetti di motivazione ed efficacia del sé che andrebbero energizzati. Un percorso di terapia personale, uno spazio prendersi cura di sé le potrebbe essere d'aiuto non solo per comprendere ma soprattutto per attingere a quelle risorse che sembrano essersi sopite in un stand by dove lei si descrive come spettatrice piuttosto che come protagonista. Un caro saluto, Maria dr. Zaupa
30 MAR 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara erin.rick,
Grazie per aver condiviso le tue emozioni.
Sembra che in questo momento tu sia confusa e incerta sulla strada da percorrere, tuttavia alcuni tuoi desideri ed obiettivi ti sembrano chiari.
Ad esempio, nonostante le difficoltà del momento sembri intenzionata a continuare gli studi sebbene tu ritenga di non aver "grande interesse e passione" per le materie del tuo attuale corso. Ma guardando con una prospettiva più ampia, globale e futuribile cosa riesci a vedere? E soprattutto come ti vedi con le competenze che stai assumendo in questo momento? Ti sembrano in sintonia con i tuoi desideri, aspettative e con il tuo "fare", anche in prospettiva di uno sbocco lavorativo?
A volte un blocco, una crisi motivazionale momentanea, come quella che stai vivendo, può diventare l'occasione per per "osservarsi" nel divenire di vita e scoprire emozioni e desideri, che ancora non conosci.
Un abbraccio
Dr.ssa Ornella Peloso - Psicologa - Pedavena (Belluno)
30 MAR 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Ciao, capisco che ti trovi in una situazione difficile e che hai molte preoccupazioni riguardo alla tua vita e al tuo futuro. Mi sembra che tu abbia già una buona consapevolezza delle tue difficoltà, dei tuoi desideri e dei tuoi limiti, il che è un buon punto di partenza per iniziare un percorso di cambiamento. Innanzitutto, penso che potresti considerare l'idea di cercare supporto professionale da uno psicologo. Potrebbe essere un luogo sicuro per esplorare le tue emozioni, le tue paure e le tue insicurezze e lavorare su come superare queste difficoltà.
In generale, ti consiglio di essere gentile con te stessa e di evitare di giudicare troppo duramente. Tutti abbiamo momenti di difficoltà e ciò che conta è come reagiamo e come ci impegniamo per superarli. Con il supporto giusto e l'impegno personale, sono convinta che tu possa trovare un modo per superare le tue difficoltà e raggiungere i tuoi obiettivi.
Se hai altre domande non esitare di contattarmi online.