Mamma a 19 anni?

Inviata da Jasmine · 17 dic 2014 Psicologia sociale e legale

Salve a tutti ho 19 anni ed ho scoperto da poco di essere incinta. Sono alla 6 settimana più 5gg. Ho un rapporto d'amore con il papà del mio bambino da soli 3 mesi. Siamo amici di famiglia e ci siamo messi insieme il giorno in cui siamo usciti.. Da subito! Lui sa della gravidanza e mi ha rassicurato che qualsiasi scelta prenderemo sarà insieme . Un figlio in un futuro lo vorremmo, ma non ora che io ho gli esami di maturità e lui che ha 23 anni non ha un lavoro stabile e uno stipendio sul quale fare affidamento. L'aborto è la scelta più "semplice" perché non abbiamo risorse economiche e siamo troppo giovani. Però io lo vedrei come un omicidio e i miei e i suoi se lo sapessero che abbiamo volutamente interrotto la gravidanza ci uccidono, perché se ne fossero a conoscenza c'è l'avrebbero fatto tenere! Ho paura della loro reazione, di deluderli e di quale decisione prendere. Da una parte penso che noi abbiamo fatto un errore e dobbiamo assumerci le nostre responsabilità e non privare della vita una creatura innocente, dall'altra penso che è una strada troppo più grande di me avere un bimbo ora. Per favore aiutatemi vorrei il parere di una persona "adulta" .

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Miglior risposta 22 DIC 2014

Cara Sara,
questa è la situazione più delicata in cui l'opera dello Psy viene richiesta, perchè si tratta di aiutare nella scelta dell'esistenza o meno di un altro essere.

Ricapitoliamo.
Siete insieme da poco, però lui è un adulto che dichiara la progettualità di questa relazione.
Le Vostre famiglie sarebbero contrarie alla scelta di IVG; e dunque ipotizzo che vi aiuterebbero con il piccolo, se Voi decidete di tenere il bambino (forse anche economicamente? considerato che lui è disoccupato).
Lei sta finendo la scuola superiore e dunque tra qualche mese sarà diplomata.
E' troppo giovane? mah, solo vent'anni fa i 19 anni erano ritenuti un'età "normale" per la maternità. E Lei che maturità "si sente"? Se opportunamente supportata dalle Vostre famiglie, se la sentirebbe di avere un bimbo da accudire e educare insieme al Suo compagno?

Tutte queste sono domande da porsi, dato che l'IVG è un diritto legale della donna ma anche, psicologicamente, una sofferenza e - talvolta - un rimpianto.

Coinvolga il suo compagno in questa scelta, e un abbraccio da parte mia.

Dott. C. M. Brunialti, Sessuologa clinica e Psicoterapeuta, Rovereto (TN)

Dott. Carla Maria Brunialti Psicologo a Rovereto

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24 DIC 2014

Gentile Sara,
il fatto che il suo ragazzo le sia vicino per qualunque decisione prenderete è molto positivo; inoltre sembra di capire che il vostro rapporto è molto buono e ciò è ugualmente molto importante e positivo.
Consideri che un domani, qualora voleste rinunciare al bambino, questa decisione potrebbe pesare tra voi anche in modo molto pesante. Se un bambino è certamente un impegno notevole per cui la presenza di tutti e due i genitori è senz'altro auspicabile e necessaria, esso è comunque una formidabile occasione di maturazione e crescita anche psicologica.
Inoltre un bambino non impedisce di studiare o lavorare, tanto più se si hanno nonni disposti ad aiutare. In ogni caso al massimo a 3 anni va all'asilo lasciando ai genitori molto tempo libero. Nella scelta consideri anche le ripercussioni negative psicologiche che spesso l'aborto comporta.
Auguri!

Valentina Sciubba Psicologo a Roma

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22 DIC 2014

Gentile Sara, da una parte il suo modo di esprimersi lascia intendere che lei è persona determinata e anticonformista ("Ho un rapporto d'amore con il papà del mio bambino...", "Siamo amici di famiglia e ci siamo messi insieme il giorno in cui siamo usciti"), dall'altra lascia intendere di avere più di un dubbio circa il suo sistema valoriale di riferimento e il raggiungimento della sua stessa "adultità". Lei parla dell'aborto come di un omicidio, ma considerandolo come opzione, di fatto, lo esclude di fatto da tale categoria (dubito che ucciderebbe una vita autonoma, già nata, se non altro per la sanzione in cui incorrerebbe). La genitorialità, inoltre, è attributo degli individui adulti, biologicamente e psicologicamente, e lei, cercando un consiglio da "adulti", sembra non sentirsi ancora tale, nonostante lo sia giuridicamente. Forse cerca di vedere chiaro in sè stessa, trovandosi ad un bivio cruciale: deve decidere se proseguire la sua esistenza come giovane libera da ogni vincolo lungo un percorso aperto ad ogni possibilità oppure divenire responsabile per un bambino che, pur essendo parte di lei, modificherebbe radicalmente la sua esistenza. Pensa veramente che un consiglio necessariamente sbrigativo possa aiutarla in una circostanza tanto complessa? Lei cerca una risposta su sè stessa, che lei sola può darsi, e aiutarla in questo è impresa di non poco momento che solo un setting adeguato può garantire. Non voglio eludere la sua domanda, ma non posso che suggerirle di rivolgersi ad un collega per un breve ciclo di incontri aventi come focus il suo interrogativo, in modo da poter maturare in autonomia, seppur sotto supervisione di un professionista, una decisione tanto cruciale da poter stravolgere la sua vita e non solo la sua. Si prenda il tempo necessario ed eventualmente coinvolga anche il suo ragazzo, anch'egli a buon diritto parte in causa in questa delicatissima circostanza.
Auguri sinceri.

dr.ssa Emanuela Carosso,
psicologa - psicoterapeuta,
Torino.

Dr.ssa Emanuela Carosso Psicologo a Torino

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22 DIC 2014

Salve Chiara, capisco che non è facile prendere una decisione in questa circostanza. Credo che tu debba prendere una scelta a partire dai tuoi bisogni, indipendentemente dal giudizio degli altri "se lo sapessero". Ricorda inoltre che mettere al mondo un figlio implica la responsabilità di farlo crescere sereno.
Dr.ssa Mariacristina Rappazzo

Dott.ssa Mariacristina Rappazzo Psicologo a Avezzano

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22 DIC 2014

Ciao Sara, capisco che non è facile prendere una decisione in questa situazione. Credo che la scelta debba essere fatta a partire dai tuoi bisogni,indipendentemente dal giudizio che possano darti gli altri se lo sapessero. Non dimenticare che mettere al mondo un figlio implica la responsabilità di farlo crescere sereno.

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22 DIC 2014

Gentile Sara, ti trovi ad affrontare un problema serio e risponderti attraverso una mail su una questione così delicata è azzardato. Ti consiglio vivamente di recarti in uno dei consultori della tua zona, dove ci sono psicologi e ginecologi preparati ad affrontare questi argomenti che sicuramente ti aiuteranno a prendere la decisione più giusta per te.
In bocca al lupo
Maria Rita Milesi
Psicoterapeuta- Consulente Sessuale a Bergamo e a Milano

Dr.ssa Maria Rita Milesi Psicologo a Bergamo

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22 DIC 2014

Cara Sara,
credo che più che un consiglio lei stia cercando una rassicurazione e un sostegno, ed è proprio quello che sento di darle in questo momento. La scelta di tenere il bambino sembra già essere forte dentro di lei, nonostante non farlo potrebbe sembrare la strada "più facile", per riprendere le sue parole . Non saremo noi a dirle cosa è giusto o sbagliato (a mio avviso questi concetti sono inesistenti quando si parla di argomenti così delicati, personali e intimi, soprattutto) ma a sostenerla, per quanto con mezzi limitati, affinché possa sentirsi il più serena possibile nel cammino che sta per intraprendere. Ebbene, nonostante la sua giovane età, si avverte chiaramente come si stia già assumendo quelle che sono le responsabilità che un genitore riconosce nel momento in cui sa di esserlo. Non sarà la prima né tantomeno l'ultima a trovarsi in una condizione di precarietà e instabilità con un bambino, si faccia forza quindi! Qualunque sia la scelta che prenderà, le auguro tutto il meglio,
Un saluto
Dr.ssa Panerai

Dr.ssa Martina Panerai, Psicologa, Sessuologa Psicologo a Velletri

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22 DIC 2014

Cara ragazza,
dalle sue parole si potrebbe capire che lei è l'unica a valutare questa ipotesi. Un figlio cambia la vita e questo può spaventare, ma con la rete di relazioni che lei ha intorno è sicura sia la scelta giusta?

Dott. Adriano Raffaele Principe - Psicologo Benevento Adolescenti Psicologo a Benevento

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22 DIC 2014

Cara Sara,

avere un figlio è una responsabilità ma anche una grande gioia! Certo a 19 anni è complesso soprattutto se hai dei sogni da realizzare. Io credo che la scelta migliore sia comunque parlare anche con le vostre famiglie e trovare insieme una soluzione. Tra l'altro l'aborto non è l'unica soluzione c'è anche l'adozione! Inoltre un aborto per una donna non è mai una soluzione facile sia sul piano fisico, ma soprattutto psicologico. Fatevi sostenere dai vostri genitori per arrivare alla soluzione migliore per voi.

Dott.ssa Barbara Manzo

Dott.ssa Barbara Manzo Psicologo a Roma

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22 DIC 2014

cara Sara, il mio consiglio è quello di recarti al Consultorio della zona in cui abiti e parlarne con lo psicologo. Inizialmente individualmente e poi eventualmente anche con il tuo ragazzo. Parlarne vi aiuterà a chiarirvi le idee. Siete giovani ma maggiorenni, e quindi qualunque decisione prenderete, fate che sia la vostra (non dei genitori dell'uno o dell'altra).

Con fiducia
dott. Alessandro Bertocchi

Dott. Alessandro Bertocchi Psicologo a Bentivoglio

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22 DIC 2014

Cara Sara,
la tua è una decisione molto importante e nessuno può consigliarti cosa fare o non fare, la cosa fondamentale è che tu decida quello che senti e non prendi una decisione forzata. Parlane ancora con il tuo compagno e valutate insieme. La scelta di avere un figlio a quest'età non è facile, ma forse confrontarsi con i propri genitori in questo momento potrebbe esservi d'aiuto.Probabilmente si sentiranno delusi e arrabbiati, ma forse queste saranno solo le emozioni iniziali poi chissà, capiranno e vi aiuteranno. Se pensi che saranno comprensivi potresti aprirti a loro. Tu chiedi un parere di un adulto, ma chissà, forse gli adulti migliori sono proprio loro.
In bocca al lupo per tutto.
Un caro saluto
Dott.ssa Daniela Ciccarelli

Dott.ssa Daniela Ciccarelli Psicologo a Pozzuoli

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22 DIC 2014

Cra Sara
trovo molta consapevolezza e molta luce nelle semplici parole della lettera con cui descrivi la tua situazione.
In qualche modo si sente che sei serena nonostante la situazione richieda di dover prendere una decisione molto importante.
Io sono una di quelle che non avvalora le relazioni in base al tempo in cui si è stati insieme.
Una relazione lunga non è detto che sia solida e una relazione di tre mesi non è detto che sia fragile.
Vorrei scriverti tantissime cose ma mi sforzo di limitarmi all'essenziale per non volerti troppo condizionare.
Però voglio anche dirti il mio parere in termini chiari: questo bimbo è nato dall'Amore e non mi sembrate poi così giovani; conosco coppie molto più giovani e che sono state felici di avere un bimbo.
Io spero davvero che vorrete accogliere con gioia questo piccolo.
Tutto il resto, lavoro, scuola e quanto altro può essere posticipato.
Se la vostra decisione sarà positiva fammelo sapere.
In ogni caso, qualsiasi sia la vostra decisione, io ci sono per sostenerti e aiutarvi come posso.
Un caro caro saluto di cuore.
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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22 DIC 2014

Carissima,
per riuscire a risponderti in coscienza, in questo momento, non posso prescindere dal mettere in ordine una alternanza di sentimenti contrastanti per recuperare 'l'adultità' necessaria alla formulazione di una risposta che corrisponda al tuo reale desiderio. Sintonizzandomi con la profondità del tuo essere e lasciandomi assorbire da dinamiche trascendenti le prospettive correnti di ordine pratico, sfuma ogni preoccupazione, con l'avanzare di immagini incantevoli di due giovani vite già responsabilmente orientate verso il futuro. Certo, l'aumento delle responsabilità, nel caso di lasciare spazio alla ' vita' che si sta affacciando al mondo, richiede dei sacrifici ma le energie di due giovani genitori,che si sentono un tutt'uno, non potrebbero trovare canale migliore attraverso il quale esprimersi in fusione con l'armonia del Creato. Lasciando spazio alla poesia della Vita, non mi autorizzo a dare nessuna risposta , bensì a suscitare in te lo stato d'animo che di primo acchito ti faccia intravvedere la decisione da prendere (ribadisco di 'primo acchito',come illuminazione), l'unica in accordo con la legge dell'Universo.Un caro saluto a te ed un inchino al 'bocciolino' che custodisci in grembo.
Dottssa Carla Panno
psicologa-psicoterapeuta

Dott.ssa Carla Panno Psicologo a Milano

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22 DIC 2014

Gentile Sara,
sembra di capire che il rapporto con questo ragazzo sia buono e istintivamente fondato. Questo dato è molto positivo per l'ovvia necessità di un sostegno; d'altra parte dovete anche considerare l'eventualità che un aborto in un futuro potrebbe rappresentare un elemento che potrebbe influire negativamente sul vostro rapporto di coppia.
Un bambino vincola ma non toglie la possibilità di studiare o lavorare e nel tuo caso inoltre sembra di capire che potresti contare sull'aiuto delle rispettive famiglie di origine. Esso rappresenta inoltre in genere un'incredibile occasione di crescita e maturazione psicologica.
Nella decisione è bene a mio avviso considerare anche gli aspetti negativi dell'eventuale aborto.
Spero ti sia stata di conforto.

Valentina Sciubba Psicologo a Roma

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22 DIC 2014

Buongiorno Sara,

comprendo la sua situazione e in primo luogo vorrei consigliarle di rivolgersi, se non l'avesse già fatto, ad un consultorio familiare per ricevere tutte le informazioni utili e il supporto necessari a prendere questa difficile decisione. E' importante che il suo ragazzo affronti questo momento con lei ma le serve anche l'aiuto di operatori e professionisti esperti che potranno orientarla e consigliarla nel vagliare tutte le possibilità. Ci sono più scelte possibili ma ognuna richiederà di rinunciare a qualcosa. Credo sia molto importante, per poter scegliere, capire a cosa rinunciare....

Un abbraccio

Dssa Daniela Sirtori - Monza

D.ssa Daniela Sirtori Psicologo a Villasanta

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