Buongiorno, sono una ragazza di 19 anni e sono in crisi!

Inviata da Veronica · 4 dic 2017 Terapia di coppia

Sono in crisi.Sono una ragazza di 19 anni, quasi 20
Buonasera, sono una ragazza di 19 anni, studio Filosofia fuori sede e vivo in appartamento da sola.Ho due grossi problemi:ansia e umore. L'ansia é una mia compagna di viaggio da tempo, la situazione é migliorata ma non riesco ancora a vivere dignitosamente(prima non riuscivo neanche ad entrare in un supermercato se era pieno di gente).Quest'ansia aumenta di notte, quando sono sola o dopo aver studiato filosofia e posso stare anche 3/4/5 ore non riuscendo a non pensare(come stasera, sono le 2.30 di notte, succede questo anche durante tutta la settimana). Molto spesso sono estremamente triste e mi sento veramente sola/depressa/abbandonata anche se esco di frequente. In estate mi sono sottoposta ad un intervento di mastopessi additiva che mi é costato 7000 euro ma non sono soddisfatta del risultato e questo mi tormenta giorno e notte, provocandomi pianti e disagi(la cosa é molto più grave di quanto sembra, mi limita la vita). In passato ho avuto altri disagi con il mio corpo, sono stata anoressica arrivando a pesare 37 kg, ora peso 54 kg ma sto molto meglio. Mia madre mi ha sempre fatto notare qualunque difetto(da piccolina diceva che dovevo andare nel reparto premaman, non in quello delle ragazze) e molto altro, anche se onestamente riguardandomi ero una bimba normopeso. In terza Liceo me ne sono andata di casa in accordo con i miei genitori quando ho scoperto che volevano informarsi per l'affidamento, quando ho scoperto che mio padre(che stimavo alla follia)tradiva mia madre(che odiavo) con altre donne e che guardava dei filmati porno dove le ragazzine avevano la mia età. Da quel momento in estate non sono più riuscita a farmi vedere in costume da mio padre, mi fa schifo, quando ho canotta metto i capelli davanti e cerco di non mettere vestiti corti.... vivo male.Così ho cambiato regione(sono andata dove viveva il mio ex ragazzo) e ho finito il liceo scientifico giù. Ció che mi consola é che a breve(entro Febbraio) farò una rinoplastica (i soldi e i beni materiali non me li hanno mai fatto mancare anche se non sono mai stati presenti) e che l'università sta andando molto bene e mi trovo benissimo con i compagni di filosofia. Dal punto di vista sentimentale ho vari blocchi ultimamente. Dopo essermi lasciata con il ragazzo che citavo qui sopra mi sono messa a frequentare uomini estremamente interessanti ma troppo "maturi"(40/50/55 anni). Ora mi sono "normalizzata" e in media frequento uomini di 25/35 anni. Attualmente sto frequentando un uomo di 32 anni che fa ricerca nella mia stessa università, ci vediamo di frequente e mi trovo molto bene solo che mi ha fatto un lungo discorso dove nella conclusione diceva che mi trova molto interessante anche se abbiamo qualche anno di differenza, che mi trova attraente e gli piacerebbe continuare a frequenatarmi più seriamente e provare ad avere una relazione con me. Queste parole mi hanno mandata in crisi e mi hanno provocato notti d'ansia perché sono abituata a stare quasi sempre sola e anche se mi piace tantissimo come persona non so se mi sento pronta, inoltre devo ammettere che sto uscendo con altri(più per capire che tipo di persona cerco) e che mi sono trovata bene anche con loro anche se ho rifiutato le avances perché mi piace lui.Inoltre ho un altro piccolo problema: da due mesi fatico tantissimo a baciare (letteralmente) in situazioni "normali", mi viene spontaneo soltanto nei momenti intimi/sessuali ma non capisco come possa esser successo.Inoltre questo uomo 32enne che sto frequentando toccandomi il seno si é accorto delle protesi e ha commentato dicendo che si sentono molto e che al tatto e che il mio seno é un pò duro, questo mi deprime ancora di piú.Secondo voi é meglio se mi rivolgo ad uno psicologo o potrei aver bisogno di uno psichiatra anche per la prescrizione delle medicine in caso? Grazie mille

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Miglior risposta 5 DIC 2017

Gentile Veronica,
non ti occorrono medicine bensì una buona psicoterapia di ristrutturazione che riduca la tua notevole rigidità, acquisita anche a causa delle influenze materne.
Probabilmente è questa stessa rigidità responsabile del distacco emotivo da tuo padre che, a mio avviso, hai svalutato in modo eccessivo.
Per fortuna hai buone doti di recupero dal momento che sei riuscita a venir fuori (sembra autonomamente) dall'anoressia ed hai anche capito che non è tanto normale che una ragazza di 20 anni frequenti un uomo di 50 anni o più.
Come tutte le strutture rigide, ti rimane però una discreta fragilità che si evidenzia dalla ricerca di una sicurezza basata sull'aspetto fisico e sulla esteriorità (interventi di chirurgia plastica) e dalla paura di vivere una esperienza emotivo-affettiva impegnativa.
La difficoltà del bacio nelle situazioni non sessuali sta proprio a testimoniare la tua diffidenza e la paura di un legame affettivo forte che disgiungi dalla sessualità.
In conclusione, il suggerimento è per un percorso di psicoterapia di tipo psicoanalitico o anche cognitivo-comportamentale ma che non sia di durata inferiore ad un anno.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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7 GEN 2018

Ricorrere al chirurgo plastico al quale affidano tutte le speranze di un miglioramento fisico legato ad una percezione del proprio sè,sta a significare una nconseguenziale insicurezza psicologica che si va a sviluppare in un processo elaborativo che esprime le proprie certezze in un equilibrato sincronismo:
Più la fisicità risponde a linee morbide ed equilibrate e più la persona appare coerente nei suoi processi mentali in un sincronismo corrispondente alle esigenze ponderatedi una unità di intensificazione reale del presente.Il bisturi del chirurgo va a correggere le linee del corpo,e con esse,riordina le aree del cervello e i processi logici che da essi conseguono.Ecco il motivo per cui le rinoplastiche rendono il soggetto soddisfatto della propria immagine,a compimento di un ciclo che rivisita la persona e la rende plasmabile oltre ogni limite.
Dr:Luciano Di Rienzo

Luciano Di Rienzo Psicologo a Avellino

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5 DIC 2017

Salve Veronica, ció che potrebbe esserle utile é di effettuare un percorso di consapevolezza e accettazione di sé, lavorando sulla propria autostima dato che le critiche di sua madre hanno influito negativamente su come si percepisce tanto da ricorrere alla chirurgia estetica della quale non é rimasta soddisfatta, inoltre in questo percorso potrebbe essere utile elaborare il senso di abbandono che ha sperimentato in quanto all’età di 16/17 anni é andata via di casa.
Quindi oltre ad un percorso psicologico, potrebbe essere utile un colloquio con psichiatra per capire realmente un eventuale bisogno di un farmaco.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Luciani Ilaria, psicologa

Anonimo-169344 Psicologo a Martinsicuro

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