Salve mi chiamo Pietro e ho 29 anni.
Vorrei solo chiedere se allo psicologo si possono comunicare l'uso occasionale di cannabis e la frequentazione di prostitute senza che ciò venga comunicato alle autoritá.
Viene mantenuto il segreto professionale dico bene?
Saluti e buona giornata
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
31 MAG 2023
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Gentile Pietro,
la risposta è affermativa ma si presuppone che una tale comunicazione allo psicologo venga fatta in quanto egodistonica e quindi occasione di un lavoro psicoterapeutico.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
19 GIU 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Egr. Pietro,
alla sua domanda sintetica e franca si può rispondere con facilità.
Sì, ciò che viene detto nel colloquio psicologico o psicoterapeutico è protetto da segreto professionale e questo vincola il sanitario a non riferire NULLA di ciò che viene riferito, anche ben altri reati rispetto a quelli che lei cita e che, peraltro, non sono praticamente neanche reati. In linea di principio, è nel caso della vittima di reati che si cerca di sollecitare l'informazione delle dichiarazioni fatte in colloquio; nel caso del reo NON si può mai dire nulla (a meno che non sia il caso di gravi pericoli imminenti per qualcuno, ma anche il quel caso noi professionisti facciamo bene a comunicare prima con l'albo di appartenenza la situazione critica).
Io, ad esempio, da tempo assisto terapeuticamente i/le sex workers, ovvero tutti soggetti che esercitano una professione che non potrebbe avere nessuna relazione con a psicologia se venisse violata la privacy del paziente. Ma tenga conto che anche nel caso di pazienti che si dichiarino pedofili, come mi è accaduto, nulla può essere comunicato. Per darle la misura.
Quindi, si rassereni.
In bocca al lupo per tutto
dott. Alessandro Pedrazzi
16 GIU 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Assolutamente, il segreto professionale può essere violato solo in rari casi in cui ci sia un pericolo imminente per se o per gli altri prettamente. All'interno della terapia è fondamentale onestà per poter ottenere risultati terapeutici.
13 GIU 2023
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Salve Pietro,
La risposta alla sua domanda e' semplice e chiara. Il segreto professionale e' uno dei capisaldi della professione, tutto quello che viene detto in terapia rimane assolutamente confidenziale. Questo principio e' stabilito dall'art. 11 del Codice Deontologico, che e' un documento pubblico che puo' consultare facilmente online. Le eccezioni al segreto professionale sono poche, vi si fa riferimento negli art. 12 e 13, e coinvolgono il rischio per la vita o la salute psicofisica dell'individuo o di terzi.
Se e' gia' in terapia, si confidi pure tranquillamente con il/la suo/a terapeuta, se sta valutando se iniziare un percorso, puo' certamente sentirsi libero almeno da questa preoccupazione.
Spero questa breve nota possa esserle d'aiuto.
Un caro saluto,
dott.ssa Francesca Calvano
1 GIU 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile utente,
gli psicologi sono tenuti al segreto professionale, inoltre curano non denunciano. Comunichi pure al collega quanto qui riportato, potrà aiutarla ancora meglio rispetto alle difficoltà da cui è accompagnato.
Cordiali Saluti
Studio Associato Dott. Ferrara Dott.ssa Simeoli
30 MAG 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Pietro, assolutamente sia lo psicologo che lo psicoterapeuta sono tenuti al segreto professionale se non in situazioni specifiche quali rischio di incolumità altrui ecc. (che non sembrano essere i contenuti da lei descritti, per cui non si preoccupi)
30 MAG 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gent.ssimo Pietro,
dice proprio bene. Il segreto professionale è qualcosa di estremamente importante nel nostro lavoro. Viene messo in discussione solo ed esclusivamente nei caso in cui la persona ci comunica di avere intenzioni di mettere a rischio la propria vita o quella degli altri o nei casi in cui ammette di averlo già praticato; in entrambi i casi, ci si ferma a discutere insieme alla persona rispetto alle varie opzioni, prima di riferire ciò che sappiamo ad altri.
L'obiettivo resta la protezione della persona in primis e quella degli altri.
Pertanto, rispetto agli esempi che ha fatto, non vedrei la necessità di comunicare a terzi ciò che ha riferito, in quanto rientra in una sua libera scelta responsabile e consapevole rispetto alla propria vita.
30 MAG 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Pietro,
come altri colleghi gli hanno già detto, lo psicologo è tenuto al segreto professionale. I casi in cui ci si rivolge alle autorità sono (senza entrare nei particolari) sostanzialmente due: reati perseguibili d'ufficio, e situazioni eccezionali in cui vi è ragione di credere che ci sia un effettivo pericolo per il paziente.
25 MAG 2023
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno,
Assolutamente si, lo psicologo è tenuto al segreto professionale fatta eccezione per situazioni particolari indicate dalla legge.
Nella relazione terapeutica è fondamentale la possibilità di esprimersi liberamente nella consapevolezza che il ruolo del professionista è quello di aiutare a raggiungere i propri obiettivi, mantenendo un atteggiamento non giudicante.
Spero di esserle stata utile.
Un saluto,
Dott.ssa Paola Cutrupi
24 MAG 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Pietro, lo psicologo e lo psicoterapeuta, sono tenuti al segreto professionale. Tutto quello che dirà durante la seduta rimarrà segreta, salvo specifiche situazioni indicate dalla Legge.
Nel suo caso può stare tranquillo. Sperando di esserle stata utile,
Cordiali saluti.
24 MAG 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno
Si può comunicare tutto allo psicologo abbiamo il segreto professionale.
L importante è superare i propri problemi, per sé stessi. NOI non giudichiamo nessuno.
Dottssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
24 MAG 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno, certamente glielo si puó comunicare, lo psicologo ha il segreto professionale e deve tutelare lei, altrimenti, se lei non si sentisse libero di raccontarsi, la terapia perderebbe senso.
Esistono dei casi in cui lo psicologo puó decidere se derogare al segreto ma si tratta di casi limite in cui è in gioco la vita o l'incolumitá di qualcuno.
Se per esempio lei commettesse un furto lo psicologo non direbbe assolutamente niente, invece probabilmente la denuncerebbe se lei dimostrasse di abusare di un bambino. Ma sono sempre cose delicate e da valutare attentamente.
24 MAG 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Pietro,
Si in questo caso assolutamente sì.
Il segreto professionale viene meno in situazioni di abuso sessuale e fisico, rischio suicidario, processi giudiziari in atto, pericolo di vita per il paziente o per altre persone, ma anche in questi casi ci sono tutte una serie di specifiche. Ad ogni modo, le sue casistiche non rientrano in tutto ciò.
24 MAG 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Si Pietro, lo spazio di terapia personale è tutelato dalla riservatezza e dal segreto professionale; in rete trova il nostro codice deontologico. Un caro saluto, Maria dr. Zaupa.