Ho 23 anni e non so più che fare #2

Gentilissima ventitreenne,
Grazie per aver condiviso il tuo vissuto emotivo.
Nella prima parte del tuo scritto leggo un profondo disagio esistenziale e relazionale, ma nella seconda esprimi con quel "vorrei" un forte desiderio di cambiamento e di apertura verso il mondo.
E' proprio questa tua motivazione, il "carburante" affinché i tuoi passi si possano spingere, là dove ti senti maggiormente in sintonia. Ascolta con attenzione i tuoi bisogni più profondi e gli stati emotivi che emergono: sono le tue guide interiori che potranno indicarti la strada, la tua, quella che stai cercando. Ci saranno momenti in cui troverai ostacoli da superare, potresti aver bisogno di tornare indietro e rivedere le tue scelte, ma non fermarti.
La strada per te più idonea, in relazione alle tue aspirazioni e desideri, diventerà più facile da individuare.
A volte ci si può sentire inadeguati e con scarse risorse, per intraprendere un viaggio: un confronto con un@ professionista psicolog@ potrebbe esserti utile.
Buon cammino!
Dr.ssa Ornella Peloso - Psicologa (Pedavena) Provincia di Belluno

Buonasera Nothingelse,
ho letto la tua mail dove esprimi chiaramente la tua confusione ed il tuo sentire concentrato tutto verso l’esterno, sugli impegni e le variabili giornaliere. Senti la mancanza del vissuto delle emozioni e dei legami che portano al loro seguito. Questo tua chiusura verso chi ti circonda che da una parte ricerchi ma che dall’altra distanzi, ti crea confusione e pesantezza. La volontà e la possibilità di sentire non ti manca, e sono espresse proprio da quella “voglia” che ti si presenta di tanto in tanto. Ti consiglierei di iniziare un percorso con una professionista che ti permetta di focalizzare le cause di questo tuo apparente distacco, che rende la tua vita difficile e con sensi di colpa. Un lavoro centrato su te stessa. Spero che le mie parole ti siano state utili. Per eventuali chiarimenti o contatti sono a Tua disposizione, anche per eventuali terapie online.
Cordiali saluti
Dr.ssa Maria S.I. Meledandri

Buonasera,
La situazione che descrivi ed in cui riferisci del disagio che provi è probabilmente legata a una serie di vissuti che possono essere gradualmente compresi e rielaborati in un percorso di terapia individuale. E' un bel segnale che in questa 'tempesta' di problemi ci sia questa 'luce' caratterizzata dal voler rinascere e sentirsi più leggeri: per ritrovare questa serenità è necessario mettere ordine ai propri pensieri ed emozioni in modo da capire quali sono le scelte che ci guidano verso il benessere.
Secondo l'approccio sistemico-relazionale, diventa utile esplorare come questo malessere che descrivi può risalire ad alcune dinamiche in ambito familiare e alle modalità con cui emerge questa idea di te stessa come un'automa.
Resto a disposizione, con l'augurio più sincero di trovare la tua strada.

Dott. Lorenzo Atti

Carissima Nothingelse,
ho letto con molto interesse le sue parole ed ho sentito la fatica, la confusione, il disorientamento, il sentirsi come "diversi" dagli altri a causa di questo sentire.
Ma, allo stesso tempo, ho sentito che in questa frase "Ogni tanto però in me nasce la voglia di rinascere, sento l'esigenza di sentirmi leggera, di voler sentire quei sentimenti che ora mi sembrano lontani, vorrei amare con leggerezza, vorrei poter sentire l'amore che mi circonda e non stare sempre a pensare, vorrei avere la capacità di poter scegliere cosa voglio o cosa non voglio veramente", c'è la possibilità, la via di uscita.
Una parte pensa e si giudica, l'altra vuole vivere! E se anche per la maggior parte del tempo se ne sta nascosta, comunque c'è, è lì, pronta per essere ascoltata.
Il mio invito è quello di trovare un modo, un tempo e uno spazio per darle voce e ascoltarla....e vedere dove, passo dopo passo, la potrà portare.

Un caro saluto
Dott.ssa Rivalta Melania