Fobia bambino 6 anni

Salve Bart,
le paure nei bambini non sono una cosa infrequente. A volte si associano ad oggetti, musiche, voci, situazioni che per noi, o per altri bambini, sono assolutamente neutri se non addirittura divertenti.
Non è tanto l'oggetto delle paure ad essere importante, quanto piuttosto il significato che riveste tale oggetto (in questo caso il bambino del video) per suo figlio.
L'ingresso nel mondo scolastico è fonte di stress per l'individuo. Infatti per la prima volta si viene messi alla prova, valutati, e viene richiesto un grosso sforzo di attenzione e concentrazione.
Non dare peso ai segnali di disagio di suo figlio non risolve la situazione, nel senso che minimizzare nell'ottica che "tanto poi passa" non è un processo fruttuoso.
Spesso le paure, le fobie, le angosce i bambini non le esprimono a parole, ma utilizzano mezzi non verbali, come il gioco o il disegno libero. Un occhio attento e allenato di un professionista dell'età evolutiva potrebbe cogliere i segnali del disagio e aiutare suo figlio a superare l'ostacolo in modo da ritrovare la serenità e la gioia ora perduta.
Cordialmente
Dott.sa Elena Rolfo

Buon giorno Bart.
Le scrivo da terapeuta ad orientamento psicoanalitico.
La fobia del bimbo è il risultato di meccanismi inconsci, inconsapevoli per il bambino.
Per il bambino , in questo caso nella fase edipica, spostare angosce interne nel mondo esterno dà a lui un vantaggio: quello di poterle evitare.
Occorre un analisi per comprendere ed intervenire alla radice del sintomo. Il sintomo fobico del bimbo è il suo modo di adattarsi, con gli strumenti che ha la sua struttura intrapsichica , di fronte a desideri , pulsioni non accettabili che comportano angoscia.
Resto a sua disposizione per un confronto in merito.
Nel frattempo le mando un caloroso saluto.

Buongiorno Bart.
A volte non sono i personaggi in sé, ma ciò che rappresentano a spaventare. Possono essere anche piccoli traumi passati, che per noi sono insignificanti, ma per i bambini sono qualcosa da cui scappare. Può trattarsi di forme, espressioni, colori, movimenti, che associano inconsciamente a qualcosa che hanno vissuto e che li ha colpiti negativamente. Prova a pensare alle esperienze vissute da lui, anche alla nascita del fratellino, che, di sicuro, ha rappresentato un grosso cambiamento per lui. Prova anche a "distruggere" quel video, a farlo sparire. Coinvolgilo in questo, in modo da farlo sentire più forte ed in grado di mandarlo via. Nel caso il video dovesse riapparire, infatti, lui saprà come farlo sparire.
Spero di esserti stata utile. Un abbraccio.

Capisco la preoccupazione che sta vivendo per la paura di suo figlio. Le paure nei bambini sono comuni e possono manifestarsi in vari modi. Prima di tutto, è importante validare i sentimenti di suo figlio. Anche se la paura può sembrare irrazionale a noi adulti, per lui è molto reale. Quindi, riconoscere i suoi sentimenti e dirgli che capisci che è spaventato può essere molto utile.

Cercare di parlare con lui della sua paura quando è calmo e rilassato può essere un altro passo importante. Chiedergli di descrivere cosa lo spaventa di quel video e perché può aiutare a capire meglio la sua paura e a trovare modi per affrontarla.

Se è disposto, potreste provare a esporlo gradualmente al video che lo spaventa. Potreste iniziare solo parlando del video, poi guardare una piccola parte insieme, sempre rispettando i suoi tempi e senza forzarlo.

Insegnare a suo figlio delle tecniche di rilassamento che può usare quando si sente spaventato, come respirazioni profonde o immaginare un luogo sicuro e tranquillo, può essere un altro modo per aiutarlo a gestire la sua paura.

Infine, se la paura di suo figlio persiste e inizia a interferire con la sua vita quotidiana, potrebbe essere utile consultare un professionista della salute mentale specializzato in bambini. Ricorda, è normale che i bambini abbiano paura di certe cose e con il tempo e il supporto, la maggior parte dei bambini supera queste paure.

Gentile Bart, il primo passo utile è ricostruire come è nata questa fobia, cercare di risalire alla prima volta che il bambino è entrato in contatto con quel video e cosa stava facendo quando è accaduto. Parallelamente è importante ricostruire il mondo affettivo del bambino a ridosso di quell’evento. Eventi traumatici spesso si combinano a condizioni di grande sensibilità e si trasformano in fobie. È un modo per spostare il problema lontano da se in modo da potersene allontanare. In realtà più facilmente una fobia sta a indicare una insicurezza nella stabilità dei propri affetti e del proprio ambiente di riferimento.
Se in difficoltà, si faccia aiutare da un collega della sua città.
Un cordiale saluto.
Dr. Patrizia Mattioli