Buonasera, mio figlio, 6 anni, è un bambino molto sensibile con cui ho sempre avuto un legame molto stretto. Da alcuni giorni, così all’improvviso, mi ha confessato di avere pensieri ricorrenti di tipo ossessivo, relativi a suoi sentimenti o sensazioni. Per esempio, mi ha detto che a volte pensa che non sa se mi vuole bene o se vuole bene al papà (con cui ha pure un bel rapporto) o che pensa di odiare se stesso o tutta un’altra serie di pensieri analoghi…tra cui anche pensare che sia bello fare tutti questi brutti. Lui è consapevole del fatto che questi pensieri siano delle distorsioni della realtà, ma ne soffre molto perché non riesce a non pensarci, anzi più cerca di scacciarli peggio è, e ci sta male, teme di soffrire e di farci soffrire. Mio marito mi dice che non dovrei dare peso, ma io sono preoccupata. Per il resto è un bambino sereno, allegro ed estroverso, che si integra bene in ogni ambiente e ha molti amici. Sicuramente però è tanto sensibile e un po’ insicuro. Ovviamente sono assalita dai sensi di colpa, temo possa aver sbagliato qualcosa (forse in alcune circostanze sono stata un po’ serverà?) e non so cosa dirgli quando mi parla di questi pensieri...vorrei tanto aiutarlo ma temo di peggiorare la situazione. So che ci sono dei percorsi appositi per risolvere queste problematiche, ma vorrei capire come gestire questa situazione in questa fase iniziale, sperando sia davvero solo una fase transitoria. Dovrei approfondire con lui la questione visto che me ne parla? O far finta di niente per non peggiorare? Grazie mille per l’aiuto
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28 DIC 2022
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Meglio approfondire con lui, visto che gliene parla e si fida di lei. Magari chieda anche la consulenza di una psicopedagogista che la affianchi o che si rapporti col bambino.
3 GEN 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Suo figlio ha fatto un passo importante, non lo deluda. Molto spesso i bambini per paura di addolorare i propri genitori si tengono dentro angosce e paure. Ora sta a lei aiutarlo ad esternare ulteriormente il suo sentire. Nel caso non si sentisse adeguata o dovesse vedere che il suo aiuto non è sufficiente può rivolgersi ad un esperto del settore.
Auguri
Dott.ssa M.A. Consalvi
30 DIC 2022
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Alice,
Comprendo la sua preoccupazione. Mi sembra di aver capito che suo figlio ha questo comportamento solo da alcuni giorni, quindi un periodo piuttosto breve che potrebbe far pensare ad una fase transitoria. Crescendo i bambini iniziano a sperimentare pensieri ed emozioni ambivalenti, del tipo amore e odio, che sono del tutto fisiologici, con una consapevolezza più o meno presente a seconda dei casi. Un aspetto importante è non farsi vedere allarmati e non far sentire mai in colpa il bambino per ciò che prova o pensa, permettendogli di far uscire anche i pensieri più brutti, rassicurandolo del fatto che, al di là di ogni cosa, il suo papà e la sua mamma non lo abbandoneranno mai e gli vorranno sempre bene. Un buon canale di espressione è sicuramente il gioco e il disegno. Attraverso il gioco, per esempio lasciandolo libero di inventare storie con dei personaggi, anche animali, risulterà più facile persino l'espressione delle emozioni più forti. Tuttavia, se questa dinamica dovesse durare nel tempo e diventare troppo disturbante per il bambino, consiglierei di consultare un terapeuta infantile per avere un quadro più chiaro della situazione.
Spero di esserle stata d'aiuto in qualche modo.
Una caro saluto
Dott.ssa Stefania Netti
29 DIC 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Alice,
il disagio espresso dal bambino potrebbe essere conseguente ad un clima familiare che lui percepisce come non rassicurante o intransigente e di cui voi genitori potreste non avere molta consapevolezza ma non si possono escludere altre cause tra cui una predisposizione genetica o cause di altra natura.
Pertanto è consigliabile una consulenza psicologica a voi genitori come coppia e, se necessario, l'intervento successivo di un terapeuta dell'età evolutiva.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
29 DIC 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Alice, la situazione va senz'altro approfondita. Il fatto che suo figlio viva serenamente altri contesti di vita è buono...gli aspetti legati alla sensibilità e alla ricorrenza di pensieri 'brutti" va parimenti dettagliata. Vi suggerisco un colloquio con un/a collega al fine e di comprendere meglio la complessità della situazione
Un caro saluto, rimango a disposizione. Dr.maria Zaupa
28 DIC 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buonasera Alice, intanto grazie per aver condiviso l'esperienza del suo bambino. E' chiaro che lui stia vivendo delle angosce e che questi pensieri intrusivi portino via molte delle sue energie mentali e fisiche, a spese della sua serenità e di quella familiare. Può essere importante intervenire subito con un consulto specialistico, sia per trattare i sintomi, sia per capirne le origini.
Non esiti a contattarmi per ulteriori informazioni.
Dott.ssa Maria Giovanna Ginni
28 DIC 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Salve Alice,
è assolutamente comprensibile la sua preoccupazione, perchè quando si diventa genitori tutto ciò che ci risulta strano nei nostri figli ci preoccupa, ma prima di tirar conclusioni affrettate le consiglio di poter il bimbo da uno specialista per meglio comprendere se si tratti di un disagio del bimbo o di qualcosa di "imitativo" da altri contesti. Se alche lei parla col bimbo per comprender meglio di sicuro non peggiora la situazione, ma lo aiuta a chiarire quale sia il pensiero che lo porta a queste riflessioni.
Rimanendo a disposizione per altri approfondimenti, auguro buon anno.
Dott. Valgimigli
28 DIC 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Alice, non dobbiamo mai sottovalutare il disagio dei propri figli, anzi è importante che loro si sentano ascoltati e accolti.
E' altrettanto importante non cercare ad ogni costo di trovare delle risposte in base a delle ipotesi che non sono altro che il risultato delle nostre convinzioni e delle nostre congetture. Talvolta i bambini risentono di un clima familiare, solo apparentemente sereno, dove magari ci sono delle tensioni, soprattutto tra i genitori, che possono rendere il bambino preoccupato e ansioso. Quasi sempre il disagio del bambino deve essere ricercato all'interno delle dinamiche familiari, del clima che si respira all'interno del nucleo familiare.
Faccio presente che non importa che ci siano contrasti accesi e grosse liti, a volta è sufficiente che ci sia una situazione che il bambino non riesce a comprendere e che magari gli procura un sensazione di imprevedibilità che lo rende pensieroso....forse ha solo bisogno di essere rassicurato. Provi a riflettere su questi aspetti che le ho citato. Le faccio tantissimi auguri e rimango a disposizione per eventuali ulteriori consigli e approfondimenti. Dott.ssa Daniela Noccioli.
28 DIC 2022
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Buongiorno sig.ra, credo che le sue preoccupazioni siano comprensibili, a volte succede in fase di crescita di avere pensieri angoscianti, che vanno ascoltati e accolti, senza enfatizzarli. Le suggerisco, dato che il suo bambino lo esterna, di attivare un dialogo con lui quando è lui stesso a introdurli, senza cercare di capirne il motivo, ma assumendo un atteggiamento empatico. Si dia un pò di tempo, se vede che continuano, sarebbe indicato un consulto con un esperto per individuare insieme una risposta a questa situazione
28 DIC 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno signora
Suo figlio sta esprimendo un disagio psicologico.
Le consiglio di andare da uno psicoterapeuta prima voi due come genitori.
E poi di portarci suo figlio
Dott.ssz Patrizi Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Eoma