È possibile costringere qualcuno a curarsi?
Ho 22 anni e un padre alcolista. Va avanti così da moltissimo tempo, ma non essendo la dipendenza eccessivamente invasiva, a casa si fa finta che non sia tale. È vero che mio padre va al lavoro, e non si ubriaca durante la settimana, e beve al massimo qualche bicchiere di vino a cena: ma i giorni liberi e la domenica non è mai sobrio. Si alza la mattina presto per bere, e poi continua per tutto il giorno, beve e dorme, si sveglia e beve per poi dormire di nuovo, e così passa il giorno in questa specie di anestesia autoindotta. Andrebbe bene (ma non va bene, perché è come vivere con un estraneo che si alliena al momento di stare con la famiglia, per non sentirla) se non fosse che ogni tanto gli va il sangue alla testa e si infervora. Allora smette di essere responsabile delle proprie azioni e inizia a cercare pretesti per litigare. Oggi ha iniziato a lanciare cose. È vero che mia madre lo ha provocato, ed è vero che in casa c'era un estraneo, il mio ragazzo, per cui lui potrebbe essersi sentito umiliato, ma la sua reazione è stata terribilmente esagerata, e, mi fa male dirlo e mi auguro l'anonimato più totale, è giunto ad alzare le mani su mia madre. Non siamo tre figlie, la più piccola delle quali ha 4 anni, ed è stato terribile lasciare che assistesse ad un gesto tale. Non le ha fatto propriamente male, ma è stato un gesto di intensa carica uniliatoria, come a dire "vedi cosa posso farti e vedi che lo possono vedere anche gli altri", per cui per me è difficile da sopportare. Ho incontrato lo sguardo di mia madre per un attimo. Io credo che più o meno si amino, hanno alle spalle 25 anni di matrimonio, ma ciò non mi basta a giustificare il fatto che questo gesto possa passare inosservato. Vorrei che si lasciassero, ma non accadrà, per cui vorrei almeno poter fare qualcosa per migliorare la situazione e la convivenza, perché mi sembra si sia giunti al colmo. Io ho un disturbo di personalità per cui sono in cura di mia iniziativa già da 3 anni. Sono seguita da uno psicologo e ho anche una terapia farmacologica che mi aiuta col sonno. Tuttavia ogni tanto ci penso ancora prima di dormire, tanto è poca la fiducia che ho in questa follia, che mio padre potrebbe ucciderci tutti nel sonno. Io so che in parte è la mia paranoia a farmelo pensare, ma il fatto che io non abbia idea di chi mio padre sia perché a casa è sempre ubriaco di sicuro non mi aiuta. Oggi ho avuto paura, e ha avuto paura mia sorella di 4 anni, scena che mi auguro di poter dimenticare. Ripeto: mio padre non è mai stato violento, e anche questa volta la violenza è stata piu che altro psicologica. Mio padre è solo assente da sempre. Vorrei costringerlo ad affrontare l'alcolismo (ne ho sofferto anche io, ho bevuto quotidianamente sino allo star male per un anno) in qualche modo. Vorrei recuperare una figura di padre, perché, pure se lo dimentica, ha tre figlie. E perché non voglio vedere mai più un gesto simile su mia madre. Come posso fare? C'è un modo? Lui beve addirittura di nascosto, a guardarlo in casa sembrerebbe astemio, se non fosse che barcolla, cade, si addormenta e vomita, anche in situazioni di incontri con amici e famigliari, rendendo tutti molto imbarazzati.
Ah, siamo stranieri, veniamo da un paese dell'est in cui l'alcolismo è abbastanza consolidato, e gli psicologi sono visti in famiglia come invenzioni degli stati occidentali per spillare soldi ai fannulloni, quindi non c'è modo di convincerlo semplicemente.