Paura della prima volta/di avere rapporti sessuali? (?)
Salve, sono una ragazza di 25 anni, due anni fa mi sono fidanzata per la prima volta in assoluto, una relazione che mi ha stravolto la vita perché dopo un po' di mesi si è rivelata tossica (lui soffriva di depressione maggiore e io ho finito per soffrire di dipendenza affettiva). Siamo stati insieme un anno e tre mesi, senza mai avere rapporti perché io mi bloccavo.
Premetto che prima di lui la sessualità non aveva alcuna importanza nella mia vita, ho vissuto le prime cotte e le prime esperienze di autoerotismo in fase adolescenziale, poi zero. Non avevo alcun interesse a fare esperienze o a fidanzarmi, al contrario delle mie coetanee. Ho vissuto in una beata ingenuità fino a 23 anni. Essere vergine non mi ha mai pesato, sentivo di valere di più, di avere qualcosa che le altre ormai non avevano.
Da quando ho avuto questa relazione ho cominciato ad interrogarmi molto su quest'aspetto nella mia vita e mi sono resa conto che ero molto influenzata dalla cultura della mia famiglia, dove l'argomento è sempre stato tabù, soprattutto da mia madre, molto religiosa, che ci ha fatto quasi terrorismo psicologico.
Infatti all'inizio è stato molto difficile lasciarmi andare, anche al semplice petting, anche perché era il primo ragazzo e non avevo mai avuto esperienze del genere.
La questione che mi porta a scrivervi è che ci sono stati dei momenti in cui ho desiderato tantissimo di fare l'amore con cui, ma davanti all'occasione puntualmente mi tiravo indietro.
Sono stata forse dei mesi con questa sensazione frustrante tra desiderio e blocco. Cominciavo a pensare che forse il blocco proveniva da qualcosa legato all'incoscio perché non capivo.
Non capivo nemmeno perché quando provava a toccarmi con le dita sentivo dolore e mi sfiorava appena. Avevo superato tutte le convinzioni nelle quali ero cresciuta, stavo imparando a lasciarmi andare, ma nonostante il forte dediserio c'era qualcosa che non andava. Mi sono detta che probabilmente sentivo per istinto che non fosse la persona giusta. Poi ho realizzato che volevo che per lui fosse importante quanto lo era per me, ma da un lato avevo il timore di essere quasi "usata" come semplice "terapia" per la depressione. Sapevo che prima o poi sarebbe finita perché lui non voleva curarsi.
Adesso vivo la verginità come un peso, perché mi immagino nel momento in cui dovrò affrontare la cosa con qualcun altro. Mi sento troppo vulnerabile in un mondo che invece non fa altro che dimostrare di avere una vita sessuale attiva. Non so se ho dei problemi seri o sono solo paranoie dovute al "trauma" di aver vissuto come prima in assoluto una relazione tossica. Mi è capitato di fare sogni spinti, imbarazzanti e strani (c'è quasi sempre il mio ex, so che è lui anche se non lo vedo) che mi facevano quasi senso, li vivo come se fossero incubi, perché mi mettono angoscia e disagio.
Spesso il disagio è legato alla scoperta di essere stata penetrata o quasi per sbaglio e quindi senza consenso.
Se potete darmi un po' di chiarezza , per quanto possibile, ve ne sono grata!