Dubbi su inizio percorso terapia
Buongiorno, sono una ragazza di 25 anni che da tempo pensa di riprovare a intraprendere un percorso di terapia.
Ho già seguito 5 mesi di terapia di tipo cognitivo comportamentale qualche anno fa e nonostante di certo mi ha aiutata non ho sentito di averne tratto i vantaggi che speravo.
Più o meno dall'inizio della pandemia ho iniziato ad interessarmi molto al benessere mentale, ascoltando podcast e leggendo libri, cercando di fare passi avanti anche da sola. In parte forse ho troppa fretta e non riesco a godere bene degli obbiettivi raggiunti ma spesso sento il bisigno di un confronto con qualcuno che possa avere una visione più ampia, non inluenzata dalla mia soggettività.
Il problema è che una delle cose su cui vorrei lavorare è la mia libertà di essere me stessa senza temere il giudizio altrui. Solo che anche se razionalemnte so che non ha senso, o che posso spingermi oltre, è ormai un meccanismo così cementato nella mia mente che temo di non riuscire ad esprimermi onestamente con un terapeuta se provassi a iniziare un percorso. Inoltre ho ormai un bagaglio di conoscenze che hanno plasmato la mia visione delle cose ma non so se sia corretto condividerli. Non vorrei che parlando di podcast o libri lo psicologo senta che sto sminuendo le sue conoscenze e le ignoro per altre. Vi capita di parlare con clienti di fonti esterne? Sarei curiosa di sapere se è capitato di parlare di alcuni di questi esempi.
Il canale Youtube HealthyGamerGG, the huberman podcast, libri di Gabor Mate o altro
Capisco già che questa ricerca di certezze è collegata ancora alla mia insicurezza e al voler essere sicura di voler piacere come persona. Ma non riesco a vederlo neanche come troppo negativo e non so se ho una spinta forte abbastanza da fare un serio cambiamento.
E poi mi sembra poco importante se penso che comunque non è che viva male, solo sento sempre più il tempo che passa e non so se lo sto passando come vorrei.
Grazie mille per l'attenzione,
Paola