Burnout e DOC causati da stress prolungato
Salve, sono uno studente al primo anno di università e ho 19 anni. Da qualche mese (agosto/settembre) soffro di evidenti difficoltà cognitive: ho difficoltà a concentrarmi, non riesco a seguire quasi per niente le lezioni e le conversazioni degli altri, la mia memoria è deteriorata. Spesso a tavola immagino scenari che non c’entrano nulla con la realtà. Inoltre da agosto circa sono iniziati a comparire i primi pensieri ossessivi.. nella mia mente compaiono scene in cui mangio o vomito, e altri pensieri che si sono introdotti col tempo sono: io che faccio male agli altri o a me stesso con qualche arma, oppure io che compio atti sessuali. Queste ossessioni compaiono soprattutto durante le lezioni (che ho seguito online) e durante la fase di studio, ma anche durante le conversazioni. Da qualche tempo prevalgono i pensieri negativi (incapacità, ansia per il futuro) e i sensi di colpa per il poco impegno nello studio. Anzi, spesso passo giornate seduto dietro la scrivania, ma riesco a studiare davvero poche cose e spesso le dimentico persino. Penso che la causa di tutto ciò sia da ricercarsi in uno stress prolungato. Infatti, da febbraio fino a luglio ho studiato davvero tanto per prepararmi per la maturità e per un test di accesso all’università.. mi sentivo più energico e motivato, e studiavo fino a mezzanotte o più tardi. Avevo capito che la mia strada era quella, ma evidentemente sono stato troppo frettoloso nella scelta.. A metà agosto ho avuto un attacco di panico e ho smesso di studiare per una settimana, mentre nei giorni precedenti al test ho studiato al massimo per qualche ora al giorno. Da quando ho incominciato a seguire le lezioni (fine ottobre) la situazione è andata peggiorando.. le ossessioni sono aumentate e contemporaneamente sono sorti tanti dubbi sul futuro e pensieri demotivanti (“non ce la farò”, “chissà cosa farò nella mia vita”, “non ho alcuna capacità”, “avrò questi problemi per sempre”, “sono diverso dagli altri”). Ne ho parlato con qualche amico ma non mi sentivo realmente compreso, uscivano frasi quali “devi solo concentrarti”. La motivazione che avevo prima è scomparsa, lasciando il posto a poca energia, a una terribile paura per gli esami e a dubbi sulla scelta di vita che ho intrapreso. Provo un po’ di invidia e senso di inferiorità nei confronti dei miei colleghi, che sembrano più decisi e più intraprendenti. Infatti a causa di tutta questa situazione non sto riuscendo a prepararmi come vorrei e sono rimasto molto indietro.. Tutto ciò mi ha portato ad avere un umore più triste e cupo (anche se in famiglia si nota poco, perché riesco a fingere bene) e a vivere con un continuo senso di colpa.. Mi sento in colpa perché la mia famiglia, i miei conoscenti e alcuni miei amici (ai più intimi ho raccontato di questa situazione) pensano che vada tutto bene. Non riesco a parlarne con la mia famiglia perché so che non capirebbero ciò che sto passando, penserebbero che io sia pigro, irresponsabile e immaturo. Inoltre non esco quasi mai da casa, sia causa Covid sia perché dedico molto tempo a “provare” a studiare. Non so più come comportarmi. Vi chiedo un consiglio, ringraziandovi in anticipo.