Buonasera a voi, sono una giovane donna che a breve dovrà intraprendere un percorso di psicoterapia dopo svariati anni di disturbi del comportamento alimentare e ansia, a questo proposito vorrei chiedervi un consiglio.
Sono stata la figlia ben poco amata di un padre narcisista (del tipo assente/disinteressato), e mi rendo conto di quanto questo abbia influito sulla formazione del mio carattere portandomi ad essere una adulta estremamente insicura e convinta (purtroppo) di non essere meritevole di amore e di affetto.
Volevo chiedervi se nel mio caso potrebbe giovarmi scegliere una psicoterapeuta donna oppure se il genere sia indifferente.. Fino a pochi giorni fa non mi ponevo il problema, ma poi ascoltando qualche video in cui venivano spiegate le dinamiche di transfert nella psicoterapia analitica, mi è sorto questo dubbio.
Spero che qualcuno abbia voglia di aiutarmi a chiarire questo dubbio.. Vi ringrazio tanto
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16 MAG 2023
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Salve ragazzanuvola,
è interessante la domanda che ci pone. A mia volta le chiedo, perché pensa che possa esserci una differenza tra l'avere uno psicoterapeuta uomo e una psicoterapeuta donna? Credo che la risposta migliore non vada cercata qui su ma dentro di lei. Provi a chiederlo a se stessa, vedrà che la risposta arriverà.
Tenga a mente che qualora lei non si dovesse trovare bene, che sia esso uomo o donna, può parlarne con lui/lei in totale tranquillità o addirittura, se le cose proprio non dovessero andare, cambiare terapeuta. E' lì per lei e deve sentirsi a suo agio per poter lavorare su se stessa.
31 LUG 2023
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Buonasera Ragazzanuvola,
indifferente, ognuno sceglie chi vuole. Tante volte fa la persona e non il genere.
Si affidi all'intuito, all'istinto a chi l'attrae e le dice qualcosa.
Cordiali saluti e complimenti per il coraggio di buttarsi
Alice Noseda
17 MAG 2023
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Cara,
si fidi del suo intuito e della sua esperienza per prendere questa decisione; a prescindere dal genere di appartenenza mi auguro che possa rispecchiare le qualita' umane e professionali che sta cercando.
16 MAG 2023
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Buonasera,
lei, con chi immagina che al momento riuscirebbe ad aprirsi, affidandovisi?
Sicuramente le caratteristiche da ricercare in un terapeuta vanno al di là del genere, ma è anche vero che quella sensazione a pelle che lei potrebbe sentire nell'instaurare una relazione potrebbe essere condizionata dal suo rapporto di oggi con madre e padre.
La invito a valutare l'ipotesi di condividere questi pensieri con il collega che contatterà e in una prima seduta potrà darsi l'occasione di ascoltarsi e poi decidere.
In bocca al lupo,
Roberta Del Monte
16 MAG 2023
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Gentile ragazzanuvola, prendersi cura di sé è importante così come scegliere la persona che può accompagnarla nel suo percorso (...) sono molti e diversi i fattori che 'spingono' ciascun paziente a scegliere un professionista rispetto ad un altro e a volte anche la decisione di proseguire può mutare nel tempo perché fondamentale risulta essere l'alleanza, il legame terapeutico che si instaura tra paziente e terapeuta. Il transfert accade, indipendentemente dal genere e può essere un momento terapeutico incisivo. Cosa ci porta a scegliere? Può essere il passaparola, un centro medico al quale normalmente ci si affida, l'espressione del volto, il sorriso, la voce, l'età ma anche il genere...e tutto diventa terapia! Buon viaggio, un caro saluto, Maria dr. Zaupa
16 MAG 2023
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Buongiorno,
Comprendo la sua preoccupazione e la ringrazio per averla condivisa.
Sicuramente la scelta di un terapeuta necessita di numerose analisi, in primis rispetto all'orientamento specifico del professionista; tuttavia mi sento di risponderle che le sue riflessioni, più che ad una questione di genere del terapeuta, sembrano maggiormente legate ad aspetti caratteriali di accoglienza, ascolto ed empatia.
Qualsiasi sia la scelta che farà, ciò che conta è che le sue fragilità vengano accolte, e che si senta ascoltata in uno spazio dove poter riportare liberamente le sue difficoltà.
Auguri per questo importante percorso!
16 MAG 2023
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Buongiorno
Non vi è differenza tra un collega donna o uomo. l'importante è la relazione che si crea con uno Psicoterapeuta. La fiducia e l'impegna della paziente per superare le sue problematiche.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
16 MAG 2023
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Buongiorno,
La cosa importante, a mio avviso, è trovare qualcuno che le ispiri fiducia, le permetta di amarsi, tenersi insieme, darsi sicurezza. A pelle.
Non c’è una regola tra maschio e femmina, in terapia c’è lei e ha diritto di scegliere per se chi preferisce
Buona giornata
16 MAG 2023
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Gentile Ragazzanuvola,
A prescindere dai modelli e dalle teorie il mio suggerimento è quello di scegliere il terapeuta in maniera conforme alle sue percezioni e ai suoi bisogni. Parte del lavoro che farete insieme si baserà sulla relazione che andrete ad instaurare, pertanto lei, a prescindere dal sesso del terapeuta, dovrà sentirsi in accordo con lui/lei, dovrà sentirsi accolta e compresa. Pertanto le consiglio di comprendere dal primo contatto (preferibilmente telefonico) e dalla prima seduta se quella persona può essere giusta per accompagnarla in questo profondo percorso di cambiamento.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca
16 MAG 2023
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Cara ragazza nuvola, sia una terapeuta donna che uomo possono essere altamente adatti nella scelta di un percorso terapeutico, nell'esplorare i rapporti con le proprie figure genitoriali e come gli stessi si siano costruiti ed evoluti nel tempo. Per cui, per rispondere alla tua domanda, non c'è una scelta più giusta ma c'è sicuramente una tua maggiore predisposizione verso un terapeuta piuttosto che verso un altro sulla base delle componenti caratteriali che, inevitabilmente, distinguono un professionista da un altro. Ciò che ti consiglio è di seguire il tuo istinto; se ti sentirai a tuo agio, accolta e ascoltata nelle tue fragilità, avrai fatto la scelta più idonea per te.
A presto!
Un caro saluto, dott.ssa Alessia Di Pancrazio