Consigli su come gestire una ricaduta?

Inviata da iAlastore · 2 ago 2023 Ansia

Buonasera, mi chiamo Angelo e sono un ragazzo di 29 anni. Soffro d'ansia e attacchi di panico da quando avevo 17 anni e ho iniziato una terapia farmacologica di Paroxetina a 23 anni con affiancato uno psicoterapeuta che mi seguiva. Sono stato bene anche se comunque nel corso degli anni ho avuto qualche altra ricaduta, durata più o meno una settimana. Da qualche giorno a sta parte sto di nuovo "male", di certo non come prima ma è abbastanza debilitante perché mi sento costantemente stanco, non riesco a mangiare, mi isolo e chiudo in me stesso perché ho la paura costante di star peggio. Adesso a differenza di prima lavoro, ho cambiato città e mi sono fatto nuove amicizie, ricominciando da 0 la mia vita. Negli ultimi mesi sono uscito spesso la sera e ho esagerato con l'alcol, fino a che l'altro giorno svegliandomi la mattina, i miei sintomi ansiogeni e le mie preoccupazioni sono aumentate. Non è la prima volta che mi succede ma ogni volta è come se lo fosse, come se avessi dimenticato quello che ho già superato in passato. Ho dato un taglio netto all'alcol e alla caffeina, comunque sia la mia vita è abbastanza irregolare a causa del mio lavoro, infatti spesso dormo di giorno. Cosa mi consigliate di fare?

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Miglior risposta 9 AGO 2023

Caro iAlastore,
il malessere è un segnale che va rispettato.
Una maggiore attenzione al come ci trattiamo non guasta mai.
Alimentazione, attività fisica e igiene del sonno possono essere forme di garanzia in grado di disattivare quei Protettori che usano la depressione per impedire una vita insensata.
Comincia così, se la faccenda non migliora, potresti cercarti un nuovo psicoterapeuta.
Ti saluto cordialmente,

Dott. Ivano Ancora Psicologo a Torino

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5 AGO 2023

Buongiorno,
ha già dimostrato a se stesso di aver attivato le proprie valide risorse per gestire la situazione, dando un taglio all'alcool che è incompatibile con i farmaci. Valorizzi le strategie e le abilità di gestione del passato, e pensi che qualche volta è utile rinfrescarle. Inoltre può dedicarsi alla gestione dei suoi vissuti e delle situazioni attuali, consultando il suo terapeuta se ancora disponibile o un altro di fiducia. Non è sbagliato di per sé far tardi con gli amici alla sera, il problema è quando la frequenza e l'orario tardo delle uscite vanno a interferire con il lavoro (ad es. non è solo nel week-end ma per tutta la settimana), e allora può essere utile ritrovare una giusta misura per l'equilibrio vita-lavoro, in modo da dedicare il giusto tempo per lei all'una e all'altra e tornare a livelli di efficienza da lei desiderati.
Le faccio tanti auguri.
Cordialmente. G.I.

Dott. Giovanni Iacoviello Psicologo a Bergamo

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3 AGO 2023

Salve,
Il percorso che ha fatto in precedenza non è perso, anzi. Si tratta ovviamente di recuperarne alcune ferme convinzioni, per esempio il non toccare alcol. Sembra che lei già a questo abbia provveduto. Bravo! L’alcol fa un pessimo effetto sul controllo dei pensieri depressivi. È bene tenerlo presente. Inoltre la nuova vita fatta di lavoro e di uscite fino a notte tarda, è altrettanto destabilizzante. Bisogna cercare di non alterare il ciclo circadiano, rispettando l’ora non troppo fonda di notte del coricarsi e lo svegliarsi del mattino non troppo tardo. Forse questi due l’elementi come alcol e ritmo circadiano sfalzato potrebbero essere monitorati nuovamente. Questo unitamente a qualche tema psichico nuovo che è emerso con la presente crisi. Quindi è raccomandabile seguire un ulteriore inserto psicoterapico.
Dott. Pietro Salemme

Dott. Pietro Salemme Psicologo a Roma

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3 AGO 2023

Buongiorno
Hai fatto bene a non Prendere più alcol, e caffeina. In quanto quando si prendono farmaci , è utile non prenderli.
Ti consiglio dei colloqui con uno psicoterapeuta per avere più chiarezza di te stesso-
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa psicoterapeuta
Roma


Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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3 AGO 2023

Caro Angelo,

comprendo che stia attraversando un periodo difficile. L'ansia e gli attacchi di panico possono essere molto debilitanti, ma è importante ricordare che esistono molte strategie e risorse disponibili per aiutarla a gestirli.

Innanzitutto, è molto positivo che lei abbia deciso di ridurre l'alcol e la caffeina. Entrambe queste sostanze possono esacerbare i sintomi dell'ansia e gli attacchi di panico. L'alcol può sembrare che aiuti a ridurre l'ansia nel breve termine, ma in realtà può aumentare l'ansia e la tensione nel tempo. La caffeina, d'altra parte, può innescare l'ansia e gli attacchi di panico in alcune persone.

Inoltre, il suo stile di vita irregolare potrebbe contribuire ai suoi sintomi. Il sonno è fondamentale per la nostra salute mentale e fisica, e la mancanza di sonno può aumentare l'ansia. Se possibile, cerchi di stabilire una routine di sonno regolare, anche se lavora di notte o ha un orario di lavoro irregolare.

Infine, potrebbe essere utile parlare con il suo medico o con uno specialista della salute mentale della sua situazione. Potrebbero essere in grado di consigliarle ulteriori strategie per gestire l'ansia e gli attacchi di panico, o di aggiustare la sua terapia farmacologica se necessario.

Dr. Matteo Piccioni Psicologo a Torino

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