In cura da anni da uno psicologo della Asl dopo tentati suicidi e una depressione cronica, il terapeuta mi comunica in modo evasivo che forse lascera quel incarico e alla mia domanda diretta mi risponde che rimarrà x 3 mesi . Sono la prima a dire che se a trovato un lavoro migliore fa benissimo a cambiare ma perche comunicarmelo al inizio del preavviso? Sarebbe stato più delicato verso la fine dei 3 mesi? Non ho mai capito il suo atteggiamento. Sono convinta che abbia voluto FARMI FUORI SUBITO.
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26 NOV 2017
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Gentile Maria
che pensiero faticoso che si porta dietro ovvero l'idea che il suo terapeuta la voglia far fuori ! Ha provato a comunicare al suo terapeuta questa sua fantasia ?
Personalmente credo che il suo terapeuta abbia agito correttamente dandole il più ampio preavviso possibile in modo che abbiate il tempo a disposizione per elaborare questa nuova situazione, l'eventuale distacco nonché un'eventuale prosecuzione del vostro lavoro terapeutico in un nuovo contesto nel caso quest'ultima ipotesi potesse interessarle. Un saluto cordiale. Dr.ssa Loredana Muraca - Milano
28 NOV 2017
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Gentile Maria, dal punto di vista professionale, ritengo che il collega abbia agito al meglio, consentendole e consentendovi un periodo abbastanza lungo per poter chiudere il percorso portato avanti fin qui e prepararla al passaggio con chi verrà dopo.
Dal punto di vista emotivo (suo) credo sarebbe importante condividere con il terapeuta questa sua "fantasia", ossia il timore che lui voglia farla fuori. Sarà senza dubbio spunto di interessanti riflessioni e feedback.
Un gentile saluto,
Dott.ssa Beatrice Lazzeri - Psicologa Psicoterapeuta a Firenze ed Empoli
27 NOV 2017
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Gentile Maria,
non vi è motivo di pensare che il suo terapeuta dell'ASL lascerà quell'incarico con l'intenzione e col piacere di interrompere la relazione terapeutica con lei.
D'altra parte, informandola all'inizio e non alla fine dei 3 mesi si è comportato correttamente e con premura nei suoi confronti.
Piuttosto non si capisce se lei finora si è sentita aiutata oppure no da questa relazione terapeutica e quindi ha apprezzato oppure no questo terapeuta.
Gli esprima le sue paure e le sue perplessità e, se vuole, ci comunichi il feedback (le risposte) che da lui riceverà per ulteriori commenti e osservazioni.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
24 NOV 2017
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Buongiorno, Maria.
Credo che il collega che la stia seguendo ora abbia preferito avvisarla con un certo preavviso in maniera tale che abbiate questo tempo a disposizione per rielaborare il lavoro fatto insieme e valutare un eventuale passaggio col professionista che subentrerà. Pertanto credo sia una scelta rispettosa sia del lavoro svolto insieme, che di quello che Lei potrà ancora fare e dei vissuti che tale evento smuove in Lei (comprendo un certo disappunto). Credo che sarebbe stato peggio comunicare tale decisione con tempi stretti.
Cordialmente
Dott.ssa Ilaria Gisondi
24 NOV 2017
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Buongiorno gentile Maria, come già detto i servizi pubblici non sempre garantiscono continuità con lo stesso terapeuta, solitamente i tre mesi di preavviso sono tempi tecnici per poter fare il passaggio di consegne ad un altro collega. Se il suo percorso di cura non è ancora concluso probabilmente le assegneranno un altro terapeuta. Se ha dei dubbi è un suo diritto chiedere come evolveranno le cose. Il suo disagio è comprensibile, ma se nutriva delle perplessità sul rapporto con il suo psicologo questo cambiamento potrebbe aprirle nuove possibilità, magari migliori. Le consiglio di confrontarsi con chi di dovere per avere le risposte di cui giustamente ha diritto. Le auguro le migliori cose.
24 NOV 2017
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Gentile Maria,
Purtroppo il servizio pubblico presenta delle carenze, non garantisce sempre continuità.
Lei è stata comunque seguita per diversi anni da questo specialista, mi sembra di capire.
La fiducia è scemata, lei si sente abbandonata, non riesce a comprendere l'atteggiamento dello psicologo. Probabilmente anticipando la possibilità di separazione egli ha voluto in qualche modo prepararla all'evento doloroso.
Per lei sarebbe opportuno forse iniziare a voltare pagina, pensando ad altre possibilità.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Donatella Costa
24 NOV 2017
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Buongiorno
Dalle sue parole "non ho mai capito il suo atteggiamento" e da come ha impostato la domanda, non mi sembra emergere da parte sua un senso di fiducia completo verso questo specialista.
Forse si apre per lei la possibilitá di sperimentare un terapeuta diverso, capace di rispondere in modo più adeguato alle sue richieste.
Non crede?
Buona giornata...
24 NOV 2017
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Buongiorno
Una fase importante del percorso terapeutico è costituita proprio dalla separazione in vista della chiusura del rapporto. Questa fase richiede un determinato tempo di elaborazione che dipende dalle risorse che sono disponibili e dalla particolare alleanza terapeutica tra le parti. Probabilmente il collega desiderava assicurarsi che in tale fase lei trovasse tutto il tempo di cui avrebbe necessitato per metabolizzarla.
Un caro saluto
Dott.ssa Fabiana Nicolini