Sto con un uomo che ha sempre tradito. Senza farla troppo lunga, lui adesso ha "deciso", o piuttosto, gli è capitato, di intraprendere un percorso con me, che si è rivelato molto più serio ed appassionato del previsto. Ci siamo innamorati, e tutto è risultato nuovo e bello ai nostri occhi. Lui mi ripete spesso che non ha mai vissuto una storia così, che non ha mai investito così tanto in un rapporto.
Eppure, anche con le ex il rapporto era simile... Le portava a casa, le faceva entrare nella sua cerchia di amici, ci passava le vacanze insieme (ma sempre, rigorosamente, in compagnia, perché "troppo tempo in due potrei annoiarmi!").
Con me, idem, vacanze "in gruppo" comprese.
E allora mi chiedo, come fare a credergli del tutto? Perché c'è una parte di me che riconosce davvero la diversità e la specialità del nostro rapporto e un'altra parte che, invece, si sente minacciata e messa in pericolo?
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23 APR 2014
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Gentile Olivia,
forse è il caso che intraprenda una riflessione supportata da uno psicologo su quanto le sta succedendo. Dal momento che molti comportamenti del suo partner, se non tutti, sono uguali a quelli avuti in precedenza con altre donne, non sembrerebbero esserci molti motivi per avere aspettative di tranquillità e stabilità. Probabilmente sarebbe il caso che lei si interrogasse anche sui suoi propri sentimenti, aspettative, desideri ecc..
Cordiali saluti
23 APR 2014
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Cara Olivia la fiducia si conquista giorno per giorno non è un dato di fatto, il passato può pesare nella vostra relazione ma non può essere il punto di partenza. Cosa fare? Solo lei può decidere, il consiglio che mi sento di darle è di capire cosa la faccia stare meglio. Cordialità
23 APR 2014
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Cara Olivia il conflitto che lei presenta è di natura molto antica, rimanda alla divisione mente corpo e ha radici nella scissione mente cuore ... è qualcosa che non appartiene solo ma ha dell'archetipico. In realtà nessuno può dirle cosa fare, la fiducia è qualcosa che si conquista giorno per giorno è un percorso non un dato di fatto. Segua ciò che la fa sentire meglio
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22 APR 2014
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Gentile Olivia,
il consiglio che le do è di vivere il presente e godersi il più possibile le emozioni che le sta dando questa storia. Anche perché se si rifà al passato, la risposta la conosce già e quindi che senso avrebbe continuare? Un ulteriore indicazione che mi sento di suggerirle è di valutare i fatti, senza appunto farsi condizionare dalla gelosia per il passato. Spero di esserle stato utile.
Cordiali saluti.
Dott. Petrozzi.
22 APR 2014
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Gentile Olivia,
nella sua lettera lei descrive un conflitto tra una parte di sé che vorrebbe lasciarsi andare alla magia dell’innamoramento e dell’amore e un’altra parte di sé che si sente minacciata e in pericolo, e che la mette in guardia contro i pericoli dell’amore, che per definizione – se non per destino - ci rende vulnerabili e ci espone al rischio del dolore (compresi il dolore del tradimento, dell’abbandono e della perdita in genere).
Ora lei si chiede, riguardo al suo uomo: “come fare a credergli del tutto?”.
In effetti, già formulando così la domanda, lei stessa sposta il focus della questione da ciò che potrà accadere (o non accadere) nella realtà – se lui insomma la tradirà o meno, prima o poi – al fatto che lei oggi vorrebbe tanto avere fiducia in lui (e “ credergli”), perché probabilmente si accorge che, a non farlo, avvelena con la sua preoccupazione un momento buono del vostro rapporto, in cui va tutto talmente bene, che quasi quasi non sembra vero.
A parte la considerazione che un sentire del genere può non giovare al buon andamento di una relazione (c’è una discreta letteratura, tanto per dire, sul rischio che certi nostri atteggiamenti, dovuti al timore che accada qualcosa che temiamo, finiscano col favorire proprio il verificarsi dell’evento temuto, come in una sorta di profezia che si auto-avvera), la cosa su cui le suggerisco di riflettere – anche intraprendendo eventualmente un percorso con uno psicologo – è cosa realmente la spaventa della possibilità di essere tradita (che peraltro, mi scusi, come mera possibilità esiste sempre, anche se continua a stupirci quando l’autore gode della nomea di uomo più santo e/o più brutto del mondo).
Probabilmente facendo luce sulla natura di questo suo timore e imparando a gestirlo meglio, lei potrà trovare per sé e per il suo uomo anche un miglior equilibrio tra gli aspetti romantici dell’amore (che ci fanno desiderare di fonderci con l’altro, sentirci un tutt’uno con lui, ed esaurire nel “noi” ogni nostro bisogno) e una sana tensione all’ autonomia, che ognuno dei partner deve poter sviluppare, per non perdere se stesso nella relazione e non venirne schiacciato o soffocato, pur restando fedele al legame e pur rispettando l’altro con la sua individualità, le sue caratteristiche e i suoi bisogni.
16 APR 2014
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Gentile signora Olivia,
magari fosse semplice così come sembra: con qualche consiglio a distanza lei risolve un problema di fiducia capendo se fidarsi e quanto di una persona!
Un incontro personale con uno psicologo reale potrà aiutarla personalmente molto più di tantissimo consigli a distanza riferendo allo specialista tutte le informazioni possibili su specifica richiesta in modo che si possa capire che cosa e come fare con tale persona
paolo zucconi sessuologo clinico e psicoterapeuta comportamentale in friuli venezia giulia
15 APR 2014
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Gentile Olivia
ho letto attentamente la sua lettera e capisco il suo dubbio perché la relazione col suo fidanzato le appare interiormente diversa ed esteriormente uguale a quella che lui ha avuto con precedenti ragazze.
La cosa è spiazzante e le crea confusione.
In realtà a creare confusione non è tanto questa sua osservazione delle cose quanto il suo dubbio di fondo circa la fiducia da dare a questo ragazzo, sapendo che lui in precedenza non è stato uno "stico di Santo" e sapendo che non era fedele all'interno dei rapporti.
Quindi che fare?
Dal momento che lei "sente" che però il suo fidanzato è innamorato e che dunque i sentimenti sono reciproci, credo che lei debba dare ascolto a questa sua interiore verità, per così dire, e credo debba rimanere rilassata nel vivere la relazione...Tuttavia sia anche Attenta e non faccia "sconti per quieto vivere" a Lui ma verifichi sempre attentamente nei fatti e nel quotidiano che l'amore e l'affetto abbiano un corrispettivo nei negli atteggiamenti che lui tiene nei suoi confronti.
Quindi le stò dicendo di stare attenta ma anche di accettare il "rischio" che la situazione comporta finchè il suo "sentire" le dice che lui è sincero.
Cordiali Saluti Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologa e Psicoterapeuta in Ravenna.
15 APR 2014
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Risposta Cara Olivia, comprendo il tuo conflitto, ma ti chiedo se veramente la tua parte dubbiosa abbia una funzione in linea con un sano movimento della vita che è quello di gustare fino in fondo qualsiasi esperienza momentaneamente positiva. Partendo dal principio che nulla rimane per sempre lo stesso, non vedo perché tu non ti possa abbandonarea quanto di più bello possa accadere a due persone che si sentono innamorate. Tutt'al più potresti iniziare a gestire il vostro rapporto con un 'pizzico' di creatività, come incentivo a vivere più frequentemente .dei momenti voi due da soli. Questo è quanto mi viene da suggerirti, per ora. Rimango comunque a tua disposizione. Un caro saluto.
14 APR 2014
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Buongiorno gentile Olivia,
per dirimere i dubbi che riguardano il suo rapporto può in prima istanza iniziare a proporre al suo compagno delle esperienze "diverse" dal copione che Lei riconosce tipico del suo compagno e vedere se qualcosa di diverso è ben accetto (vacanze da soli, per es.) dopodichè si interroghi profondamente se non sia il caso di lavorare sulla sua difficoltà a fidarsi di un uomo... Ma questo si può fare solo se la sua messa in discussione passi attraverso una psicoterapia ad impostazione psicodinamica.
Cordialmente