Come faccio a far sì che il mio ragazzo si fidi di me?

Inviata da Martina · 7 mag 2015 Terapia di coppia

Sono una ragazza di 24 anni e da 6 mesi mi sono trasferita in una città diversa per studiare recitazione in una scuola di teatro. Qui ho conosciuto il mio collega di accademia che poi è diventato il mio ragazzo. La nostra storia è iniziata nel migliore dei modi, e nonostante lui si fosse lasciato da molto poco con un'altra ragazza della sua città ci siamo quasi subito impegnati in una storia seria. Tutto era fantastico, non ero mai stata così bene con un uomo.. e soprattutto non avevo mai provato la sensazione di amare così e di sentirmi così completamente ricambiata. Vivendo soli nella stessa città spesso dormivamo insieme, dunque passavamo sia tutte le ore di accademia insieme sia le ore notturne. Non stavamo lontani neanche un secondo, anzi farlo ci veniva difficile. Sono passati solo 4 mesi dal giorno in cui abbiamo iniziato a frequentarci più seriamente, ma adesso tutto è cambiato per un fatto accaduto quasi un mese fa. Ho risentito un mio caro amico con cui molto tempo fa sono stata insieme e con cui ora ho uno splendido rapporto di amicizia e credendo non ci fosse nulla di male glielo raccontai. Lui non era per niente felice di sapere che ero ancora in contatto con un ex ( nonostante io gli abbia cercato di fare capire che per me era solo un amico ormai) e mi ha chiesto di dirgli tutte le volte che lo sentivo facendomi intendere che era più felice se non l'avessi sentito più. Io ho continuato a sentire il mio amico che per me è una persona importante, una persona che mi ha sostenuto in un sacco di momenti d sconforto ma non raccontai niente di queste conversazioni per paura di ferirlo. Un giorno, dal nulla mi chiede se avessi più risentito questo ragazzo e io scioccamente gli mentì e gli dissi che non l'avevo per niente più sentito da quell'ultima volta. Lui però non si fidò e mi chiese se, per tranquillizzarsi, potessi fargli controllare il cellulare.. A quella richiesta andai nel panico perchè non sapevo come dirgli no senza cercare di non fargli capire che avevo qualcosa da nascondere e allora optai per la scelta secondo me più giusta: Ammisi di averlo sentito e di avergli mentito per paura di farlo stare male. Lui si arrabbiò tantissimo.... mi disse che ero una persona di cui non ci si poteva fidare... e che avevo avuto il coraggio di mentirgli guardandolo negli occhi. Abbiamo avuto una discussione pesante in cui io cercavo di farmi comprendere mentre lui mi accusava di essere una persona diversa da quella che credeva di avere conosciuto. Alla fine della discussione lui decise che voleva rimanere con me, ma che da allora in poi io avrei dovuto riconquistarmi la sua fiducia in tutti i modi possibili.. e che voleva che gli dicessi sempre e per sempre la verità. Io accettai senza indugiare.. e da allora mi comporto come non mi sono mai comportata con un uomo, cercando di farlo sentire sempre al centro delle mie attenzioni in tutto quello che faccio, dicendogli sempre quanto lo amo, cercando di soprenderlo in ogni momento. Premetto che sono tutte cose che con lui mi viene spontaneo fare perchè lo amo come non ho mai amato nessuno, ma adesso sto male. Sto male perchè lui sembra non ricambiarmi.. è diventato sempre più freddo e distaccato e io mi sento morire dentro. Ho bisogno delle stesse attenzioni che mi dava prima.. invece sento di perderlo ogni giorno di più e la paura che questo un giorno possa accadere mi uccide. Un giorno ho deciso di fargli notare che stavo male, che avevo bisogno del ragazzo con cui stavo così bene tempo fa, ma lui mi ha risposto dicendomi che era passato troppo poco tempo da quella cosa e che non riusciva più a fidarsi di me. Mi dice " Anche io ti amo, ma non mi fido.. e non lo faccio di proposito. Non scelgo io di non fidarmi. Tu mi hai dato modo di non crederti più in passato e adesso io non riesco a farlo con tanta facilità". Inoltre mi fa notare che da quando è accaduto il fatto lui non è più felice con me.. Non allo stesso modo, perchè non è sereno. Ripensa alle bugie che gli ho detto. Non capisce che la mia era una bugia a fin di bene ma che sotto non c'è niente. Io non amo che lui.. non voglio che lui. Lo desidero più di qualsiasi altra cosa al mondo ma questo martirio mi sta uccidendo. Ho costantemente addosso l'ansia di perderlo. Una morsa allo stomaco che non riesce a farmi dormire bene, nè a farmi mangiare. Vorrei solo che lui si fidasse di me. Vorrei passare il resto dei miei giorni con lui che mi dimostra di amarmi quanto lo amo io. Ma questa possibilità si allontana sempre di più e io mi sento morire dentro.

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Miglior risposta 19 OTT 2015

Gentile Martina,
credo che il primo errore è stato il suo quando ha accolto la richiesta di non sentire più il suo amico. E' lì che avrebbe dovuto spiegare al suo fidanzato che ora il rapporto con l'altro è solo di pura amicizia a cui non intende rinunciare senza valido motivo e far notare che esisteva una mancanza di fiducia già dall'inizio.. Invece, accettando la sua imposizione, si è messa dalla parte del torto quando ha mentito per non farlo ingelosire.
La gelosia è un sentimento che ognuno dovrebbe gestire dentro di sè o, meglio ancora, cercare di analizzare e correggere magari con l'aiuto di uno psicoterapeuta.
D'altra parte, anche lei, accettando inizialmente la richiesta coercitiva del suo fidanzato ha mostrato di non avere sufficiente autostima ed ha confuso l'amore per lui con la paura di perderlo.
Le suggerisco di riflettere su tutto questo e chiarirsi le idee all'interno di un percorso di psicoterapia individuale o di coppia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Camagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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12 MAG 2015

Martina,
quello che ci descrivi in questa tua lettera è un caso interessantissimo di autosabotaggio che il tuo lui ha perpetrato a danno ovviamente di entrambi. Siete una coppia unita, forte, empatica e tutto il resto e poi per l'ipotesi di un potenziale tradimento, lui perde quello che poco prima immagino abbia detto essere la cosa più importante. Ripeto: ipotesi e potenziale. Nulla di reale dunque. Poteva discuterne con te, poteva trovare dei compromessi, poteva evitare di creare una situazione che preannunciava una disfatta emotiva. La cosa simpatica è che ora dice che NON è lui a decidere ma le circostanze. Ovviamente non è così.
Tuttavia, Martina, le cose che viviamo si misurano non soltanto sull'attimo ma anche sulla distanza ed evidentemente, come ha fatto notare il collega, avete bisogno di fare una piccola pausa per comprendere: LUI se ha voglia di perderti per delle ipotesi e per le bugie che tu hai detto (e non dovevi) al fine di preservarlo dal terrore che le sue stesse ipotesi gli suscitavano. TU per capire se il partner che vuoi è quello al quale devi mentire quando vuoi uscire a fare due chiacchiere con un amico.
Fai questo semplice esercizio di recitazione: mettiti nei panni di una tua amica e fai sedere Martina su una sedia; martina ti racconta l'accaduto e tu, come amica, che consiglio le dai?

cari saluti
Dott. Alessandro Pedrazzi

dott. Alessandro Pedrazzi Psicologo a Settimo Milanese

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11 MAG 2015

Buonasera Martina,
in questo momento sembra che la sua relazione, si stia trasformando in un rapporto di malessere, ansia e pesantezza, allontanandosi da quanto di più bello possa esserci in un rapporto di amore. Quando si è così immersi in un'esperienza è difficile analizzarla con obiettività e trovare una soluzione a quanto sta vivendo. In questo caso un colloquio con uno/a psicoterapeuta potrebbe aiutarla a comprendere ciò che sente e sta avvenendo e sopratutto in che direzione vorrà proseguire.
Cordiali Saluti.

Centro di Psicologia e Psicoterapia "Il Trapezio"

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11 MAG 2015

carissima Martina, comprendo la paura che "tutto non sia più come prima"
ma le persone subiscono spesso cambiamenti o si trovano in situazioni sempre nuove e questo si riflette sul rapporto
Può decidere di ricostruire partendo da ora, i cui non la situazione è altro da prima ricostruendo e scegliendo insieme i principi cardine verso i quali condurre la vostra relazione
a sua disposizione
dott.ssa Elisa Camerini

Dottoressa Camerini Elisa Psicologo a Melzo

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8 MAG 2015

Cara Martina, in una storia possono capitare dissapori e se la storia è seria si superano. In ogni caso occorre sempre affrontare la realtà con franchezza, anche se a dire il vero, controllare un cellulare mi sembra eccessivo, ed è proprio per questo che noto responsabilità da ambo le parti. Penso che essere eccessivamente disponibili non sia la soluzione migliore e che in questo caso sarebbe più indicata una pausa di riflessione. Un caro saluto, Giuseppe.

Dr. Giuseppe Di Maria Psicologo a Roma

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8 MAG 2015

Buonasera Martina,
leggendo le sue righe mi chiedo: "cosa l'ha portata a dover mentire quando le chiese se aveva o no sentito quella persona?" mi spiego meglio... una relazione è fatta si di fiducia nell'altro ma soprattutto in se stessi. Lei ha dovuto mentire perchè il suo compagno le aveva chiesto esplicitamente di rinunciare al suo amico. Questo come la fa sentire ? Rispetto ad una relazione che impatto ha questa richeista del suo compagno ?
Ora si trova a dover riconquistare la sua fiducia, a vivere nel "difetto" ciò come la fa sentire ?
a Sua disposizione
dott. Fabio Glielmi

Dott. Fabio Glielmi Psicologo a Roma

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8 MAG 2015

Gentile Martina, che cos’è la fiducia per lei? E per il suo ragazzo?
Quando qualcuno si fida di un altro cerca le prove delle sue risposte? Fino al mese scorso, da quel che capisco, lui non aveva mai cercato di verificare la sua sincerità. Poi le ha dato una direttiva e successivamente ha monitorato la sua ubbidienza, cercando le prove della sua sincerità. Già non si fidava, ma non in tutti i contesti, unicamente in quello della sua frequentazione con un amico. Sembrerebbe quindi che la questione della fiducia riguardi l’ambito delle relazioni amicali e non ogni frangente della vostra relazione. Che tipo di relazione volete costruire insieme? Una relazione esclusiva o frequentando solo conoscenze comuni? oppure ognuno di voi può frequentare amicizie dello stesso sesso? O ancora frequentando solo persone valutate idonee dall’altro? Forse sarebbe utile chiarire questi punti e trovare degli accordi. La relazione che state creando si basa sulla ubbidienza reciproca oppure a senso unico?
Dott.ssa Giulia Portugheis

Lieve Mente Psicologia Psicologo a Padova

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8 MAG 2015

Gentile Martina,
mi sembra che stiate facendo diventare un topolino una montagna. Se fosse accaduto l'inverso come si comporterebbe? Se fosse stato lui a farle un torto, come si comporterebbe? forse rispondere a questa domanda la può illuminare.
Ad ogni modo spero che non roviniate il vostro rapporto per un tale episodio e, se proprio non ne venite a capo non esiti a consultare uno psicologo che,valutando bene la situazione sicuramente le darà degli strumenti per risolverla.Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologo a Roma

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