Bimba di 2 anni e arrivo del secondo figlio

Inviata da Martina Munerotto · 3 mag 2024 Psicologia infantile

Buonasera, sono Marta, ho una bimba di 2 anni e a settembre arriverà il fratellino.
Da qualche mese, ho grosse difficoltà con la piccola che sembra quasi “arrabbiata” con me anche se cerca perennemente il mio contatto e vuole stare sempre e solo in braccio.
Frequenta il nido da qualche mese ed è sempre stata una bimba molto dolce e socievole. Ora da un paio di mesi solo in casa ha iniziato a fare mille capricci per ogni cosa e pianti disperati e interminabili sopratutto quando siamo sole io e lei e il papà non c’è. Vorrebbe essere sempre presa in braccio ma purtroppo fatico a volte con la pancia a tenerla in braccio per ore e ai miei no detti in maniera pacata o alle mie ricerche di coinvolgerla nelle faccende o nei giochi, risponde con un pianto che viene calmato solamente una volta che cedendo, la riprendo in braccio.
Sono fisicamente e psicologicamente piuttosto stremata e non so davvero più come comportarmi per poter gestire queste “crisi” e affrontare il resto della gravidanza.
So che è in una fase importante e difficile della sua crescita e quindi a parte tanta pazienza non ci sono miracoli per cambiare la situazione ma gradirei magari un consiglio, una parola di conforto perché davvero è un periodo molto duro dove sto arrancando…
Ho un compagno molto collaborativo quando è in casa con me e la bimba, un ottimo papà che si occupa molto di lei ma che per lavoro è fuori quasi tutta la giornata e quando rientra fatichiamo a trovare il tempo anche solo per confrontarci perché la bimba chiaramente richiede mille attenzioni.
Grazie mille

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Miglior risposta 4 MAG 2024

Buonasera Marta,

Capisco quanto possa essere difficile affrontare queste sfide mentre aspetta un altro bambino. È normale che si senta stremata; la situazione che descrive mette a dura prova anche i genitori più resilienti. La sua piccola sta vivendo un periodo di grandi cambiamenti emotivi: l'arrivo di un fratellino e l'inizio del nido sono eventi significativi che possono influire molto sul suo comportamento.

Il bisogno costante di contatto fisico e la difficoltà nel gestire le emozioni sono abbastanza tipici in questa età, specialmente quando ci sono grandi novità in famiglia. Infatti in questo modo cerca sicurezza in lei, il che è un segnale di un attaccamento forte.
Ci sono alcune strategie che possono risultare utili. Alcuni esempi sono i seguenti.
Routine: Cerchi di mantenere una routine quotidiana prevedibile. I bambini trovano grande conforto nella routine perché li aiuta a sentirsi più sicuri e a capire cosa aspettarsi.
Tempo di Qualità: Dedichi dei momenti esclusivi alla bimba, anche brevi, dove può dare piena attenzione alle sue esigenze. Questo può aiutare a ridurre la sua ansia.
Gestione delle Emozioni: Insegni parole semplici per esprimere i suoi sentimenti. Aiutarla a dare un nome alle sue emozioni può ridurre i capricci perché si sente compresa.
Attività Fisica: Assicuri che abbia tempo per giocare e sfogarsi all'aperto. L'attività fisica può aiutare a ridurre la tensione e migliorare il suo umore.
Supporto Esterno: Se possibile, cerchi di coinvolgere altri membri della famiglia o amici che possono darvi un breve respiro, permettendole di ricaricare le energie.
Ricordi, è anche importante prendersi cura di sé stessa. Parli apertamente con il suo compagno delle difficoltà che sta affrontando; il supporto emotivo reciproco è fondamentale in questi periodi.
Consideri la possibilità di consultare uno psicologo. Un professionista può offrire strategie specifiche per gestire i cambiamenti comportamentali e emotivi di sua figlia, e può anche fornire supporto a lei durante questo periodo impegnativo, favorendo il supporto alla genitorialità.

Spero che questi consigli possano offrirle un po' di sollievo.

Un cordiale saluto,
Dott.ssa Diana Sala

Dott.ssa Diana Sala Psicologo a Milano

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6 MAG 2024

Buongiorno Marta, dalle sue parole mi sembra di cogliere come questo sia un momento particolarmente intenso e carico di emozioni per tutta la famiglia: l'arrivo di un nuovo bimbo è un evento che porta a numerosi cambiamenti e che può essere vissuto con pensieri ed emozioni contrastanti. Gioia, paura, entusiasmo, aspettative positive e negative possono alternarsi nei pensieri e nei vissuti di voi genitori. Il senso di fatica e sovraccarico fisico ed emotivo in questo periodo è legittimo ed è possibile ipotizzare che questi vostri vissuti siano in qualche modo percepiti dalla vostra bimba che però, in quanto piccola, non è ancora in grado di dare un senso e un significato ai cambiamenti che vede (il pancione che cresce) e che sente (le emozioni di mamma e papà e le sue). Potrebbe essere utile verbalizzare tutto ciò, dando un nome a ciò che sta accadendo, alle emozioni sentite da voi e da lei: nei momenti di maggiore serenità fatevi aiutare da libri che raccontano dell'arrivo di un nuovo fratellino o da storie che parlano delle varie emozioni; nei momenti di maggiore crisi e di pianto, invece, semplicemente abbracciate la vostra bimba e rivolgetele parole di conforto, così da poterle fare sentire che riuscite a "contenere" i suoi vissuti e le sue emozioni. Rimando a disposizione in caso di bisogno e le faccio i miei auguri.
Dott.ssa Federica Dondi

Dott.ssa Federica Dondi Psicologo a Castellanza

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6 MAG 2024

Buongiorno Martina, capisco la frustrazione e la fatica nel gestire la situazione che si è creata e soprattutto mi fa davvero piacere leggere che questa bimba una un papà presente per quello che ovviamente l'attività lavorativa permette. Il pianto è un modo che la bambina ha adottato per esprimere i propri bisogni, le proprie insicurezze ed avendo capito che funziona allo scopo lo adotta in ogni situazione ma potrebbe anche essere espressione di forte disagio per qualcosa che succede all'asilo (senza pensare necessariamente a qualcosa di grave) e che poi sfoga in casa. Nell'immediato potrei esserle utile dandole qualche consiglio su come gestirla durante i pianti (se poi fosse necessario approfondire le cause di questo comportamento lo valuteremo insieme) in modo che voi possiate rasserenarla dato che l'arrivo di un fratellino è di per sé un evento molto stressante per i primogeniti. Se volesse approfondire mi contatti senza problemi.
Marina

Dott.ssa Marina Brusadelli Psicologo a Cisano Bergamasco

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6 MAG 2024

Buongiorno signora senz'altro questo è un momento molto difficile sia emotivamente che fisicamente per lei. Lo è senz'altro anche per la bambina che sente ridurre la disponibilità della mamma nei suoi confronti alimentando le sue paure di non essere più amata dalla mamma. Secondo me fa bene a "cedere" come dice lei, prendendola in braccio perché è in questo momento che può entrare in empatia con lei, facendola sentire compresa nella sua fatica a vedere la mamma che cambia. La rassicuri sul fatto che quando arriva un fratellino è normale avere paura di perdere l'amore della mamma ma che questo non accadrà sicuramente. Parlate insieme dei tanti modi per farla sentire amata e le chieda di trovarne uno diverso dal farsi prendere in braccio. E gradualmente potrebbe diventare meno insistente. Se ha bisogno di un ulteriore confronto rimango a disposizione. Cordiali saluti
Serena Costa psicologa dell'infanzia e blogger di Connettiti alla psicologia dei bambini

Dott.ssa Serena Costa Psicologo a Giovo

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4 MAG 2024

Buonasera signora
E comprensibile, il comportamento di sua figlia.
Le consiglio di farvi aiutare da uno psicoterapeuta, per gestire meglio la vostra genitorialita.
Dottssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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4 MAG 2024

Buongiorno sig.ra Munerotto,
posso immaginare la difficoltà del periodo e posso dirle che è assolutamente normale.
La bambina richiede attenzioni e di conseguenza fa i capricci come forma di gelosia. Probabilmente si rende conto che a breve non sarà più da sola, lo percepisce.
Deve riuscire a limitare i capricci ed a mantenere dei no già da ora, una dinamica familiare salda e ben organizzata la aiuterà nel momento della nascita del secondo figlio. Le dinamiche in quel momento si modificheranno ulteriormente ma con meno difficoltà rispetto ad ora.
Mi sento di dirle di richiedere un supporto anche solo per affrontare il momento, il carico emotivo e ormonale non aiutano e si rischia di vivere male il momento più bello.
Resto a disposizione per qualsiasi ulteriore dubbio, non esiti a contattarmi
Augurandole buona giornata porgo cordiali saluti.

dott.ssa Chiara Patrizi

Dott.ssa Patrizi Chiara Psicologo a Badia Polesine

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4 MAG 2024

Cara Marta,
comprendo le sue difficoltà nel gestire la situazione. Alla fine genitori non si nasce! Queste dinamiche sono assolutamente normali soprattutto perchè i bambini, quando molto piccoli, non riconoscono e quindi non riescono a gestire le proprie emozioni. Spesso dei pensieri verso sè stessi, che non vengono riconosciuti, vengono espressi con pianti o comportamenti di rabbia. Essendo ancora in fase di crescita ritengo che sia molto utile aiutare la bambina nella fase dello sviluppo. In primis sarebbe ottimale che con suo marito seguiate un percorso di "Parent Training" che vi permetta di acquisire quelle competenze necessarie per gestire la piccolina. Fare un bel disegno tutti insieme rispetto a cosa si immagina che ci sia nel pancione?
Attendo un vostro riscontro nel caso vogliate intraprendere un percorso insieme (anche online).
Cordialmente.
Dott.ssa Covini Sofia

Dott.ssa Sofia Covini Psicologo a Milano

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4 MAG 2024

Gentile Marta,

sulla base delle informazioni fornite mi sento anzitutto di rassicurarla rispetto alla sua posizione con la bambina, in quanto mi sembra corretta. La madre infatti è il luogo della presenza, ma questa presenza deve saper lasciare posto anche alla mancanza, non può essere presenza assoluta. La pazienza e la possibilità di dire no, non solo sono due opportune soluzioni, ma si rendono persino necessaria. Il pianto e i capricci in questo senso sono una normale conseguenza per una bambina che si trova a dover fare i conti con un sano distacco. L'incontro con il limite è segnato dall'arrivo imminente del fratellino, che costituisce una minaccia rispetto al vostro legame. Le sue attenzioni, che fino a prima erano rivolte unicamente a sua figlia, adesso dovranno essere condivise, non possono essere tutte per lei. È chiaro che per sua figlia questo è un passaggio delicato e doloroso, ma anche importante e necessario per il suo sviluppo. Si tratta effettivamente, per sua figlia, ma anche per lei, che in fondo fa parte a pieno titolo della coppia che costituite, di un trauma a tutti gli effetti. Alcuni traumi tuttavia sono sani e necessari. Questo sembra il caso. È altrettanto chiaro che questa angoscia non deve essere troppa, dunque è bene dosare l'attenzione affinché sua figlia non si senta abbandonata. Il fatto che lei però si rivolga a questo spazio sembra dimostrare il contrario di un abbandono. In altre parole si tratta di poter non essere tutta madre, di autorizzarsi anzitutto lei ad un distacco perché prima di ogni cosa è in gioco la sua angoscia rispetto a questi vissuti che di specchio coinvolgono sua figlia. Le consiglio di poter iniziare un percorso, che possa costituire per lei uno spazio sicuro tutto suo in cui poter esprimere queste emozioni e tutto ciò che l'affatica.

Un caro saluto,
Dott. Giacomo Bagnato

Dott. Giacomo Bagnato Psicologo a Pavia

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4 MAG 2024

Buongiorno Marta, sicuramente l'arrivo di un nuovo membro nella famiglia è un momento meraviglioso e delicato, specie per una bambina di 2 anni, che non ha ben chiaro cosa succederà in futuro e cosa comporti l'arrivo di un fratello più piccolo. Leggo qua che il suo compagno è molto collaborativo e la vostra intesa è una risorsa molto importante e per niente banale.
Dedicatevi a vostra figlia in maniera consona per la sua salute (magari seduti sul divano insieme) e coinvolgetela in questo nuovo evento.
Può farle toccare la pancia per sentire il fratellino, può chiedere alla bambina di parlare con questa nuova creatura. In questo momento è importante farle sentire che il fratello non andrà a sostituirla, ma diventerà un compagno di giochi e di vita.
A questa età è normale che sua figlia provi gelosia, rispetto a questo nuovo evento, quindi la vostra collaborazione nel farla sentire apprezzata e rassicurata è fondamentale.
Rimango a disposizione per eventuali dubbi o chiarimenti.
Un saluto
Dottoressa Bianchi Eugenia

Eugenia Bianchi Psicologo a Pordenone

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4 MAG 2024

Gentile Marta,
da quello che racconta posso capire perfettamente la situazione in cui si trova: una gravidanza in corso con tutte le sue gioie, difficoltà e preoccupazioni annesse e connesse, una figlia di 2 anni da gestire rispetto questi comportamenti, probabilmente correlati sia al suo periodo evolutivo, ma anche alla novità familiare che sta rivoluzionando il vostro nucleo, ed, infine, un compagno con il quale condividere tutto ciò, quando possibile.
Tutta questa situazione dev'essere davvero pesante da sostenere e, pertanto, il mio suggerimento è quello di richiedere il supporto di un professionista per iniziare a fare ordine in queste dinamiche, trovando delle strategie per gestirle senza lasciarsi sopraffare. Questo sarebbe utile non solo per questa fase, ma, anche e soprattutto, nel periodo post-gravidanza, in cui avrà anche il piccolo arrivato da gestire.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Dott.ssa Deborah De Luca Psicologo a Monterotondo

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4 MAG 2024

Gentile Marta,
ho letto la sua storia e inizio con il dirle che il cambiamento dell'arrivo di un fratellino o di una sorellina è un evento di grande cambiamento per tutta la famiglia. I sentimenti e le dinamiche che ha descritto sono del tutto naturali e spontanei. Il pensiero dei bambini dai 2 anni ai 6 circa è un pensiero molto concreto, per questo l'idea di un evento non tangibile nel "qui e ora" risulta molto difficile da comprendere. Potrebbe essere d'aiuto cercare di concretizzare la gravidanza, cercando di coinvolgere la bambina sugli aspetti legati a un bambino che cresce nella pancia. Come? Ad esempio coinvolgendola sulla storia della gravidanza vissuta quando è nata lei. Guardando foto del pancione, raccontando tutti gli inizi, le emozioni con racconti specifici di aneddoti accaduti. Concretizzare le fasi della gravidanza attuale con la condivisione delle ecografie o permetterle di sentire i primi movimenti del pancione e partire da lì per parlare delle emozioni di entrambe. Accogliere le paure e mettersi in ascolto. Una buona possibilità può essere anche quella di concretizzare quello che succederà nel futuro prossimo, il diventare la primogenita e tutti i "vantaggi" che questo comporterà. Eleggerla "aiutante" della mamma, una spalla su cui contare quando arriverà il piccolo o la piccola. Ogni bambino ha il proprio modo di esprimersi ed è la sua unicità a portare con sé gli effetti di ogni cambiamento. Spero di esserle di aiuto e resto a disposizione per eventuali approfondimenti.

D' Antuono Mariangela Psicologo a San Lazzaro di Savena

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4 MAG 2024

Gentile Martina,
È molto comprensibile ciò che lei dice, soprattutto i suoi sforzi di tenere in braccio la bambina e in grembo il nascituro. Bisognerebbe riuscire a vedere queste bizze come l’espressione di un mondo emotivo che pre-sente il cambiamento in arrivo. In questo cambiamento sono previsti anche la curiosità e il desiderio di conoscere il nuovo neonato. Quindi su questo può rilassarsi considerando che la bambina sta esprimendo non solo una richiesta di maggior accudimento per paura di perdere ciò che ha al momento come le cure parentali, ma che sta sperimentando anche nuove dimensioni dell’essere insieme alla fantasia del bambino che arriverà. Dunque per condividere con lei questo mondo psicologico del’attesa del nuovo arrivo in famiglia, è consigliabile fare delle azioni di gioco come disegnare o raccontare delle storie o sentire canzoni che creino uno spazio tra voi e la bambina di inclusione rilassante e in cui la bambina possa esprimere qualcosa che voi genitori osservate, facendola sentire importante. Le attenzioni cioè potrebbero riguardare la bambina ma anche qualcosa che si fa insieme per il nuovo nascituro. Non è necessario continuamente prendere in braccio la bambina ma, tollerando il suo pianto, creare spazi alternativi di condivisione anche con l’inserimento di altri bambini in vostra presenza accudente.
Dott. Pietro Salemme

Dott. Pietro Salemme Psicologo a Roma

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4 MAG 2024

Buongiorno cara Marta,
innanzitutto comprendo la difficoltà del gestire una bimba di due anni e gli ultimi mesi di gravidanza. Le dico che ciò che prova la sua bimba è del tutto normale, sana gelosia. Questa gelosia è dovuta alla paura di perdere la figura di attaccamento, ossia lei, a “causa” dell’arrivo del nuovo fratellino. Ciò che è è importante è non mentire alla bimba, non dirle per esempio, non “non cambierà nulla con l’arrivo del fratellino/sorellina”, perché la bimba sa che le cose cambieranno. È importante parlargliene, accogliere la sua gelosia così che possa esprimerla e rassicurarla, dicendo che si, le cose cambieranno, ma l’amore di mamma e papà rimarrà sempre lo stesso. A due anni forse non comprenderà tutto, ma comunque si sentirà accolta nelle sue emozioni. È importante anche continuare a ritagliarsi degli spazi dedicati alla bimba e in caso provare a darle qualche compito per l’arrivo del fratellino/sorellina, cosicché si senta parte di tutto. Per esempio, le si può chiedere di fare dei disegni per abbellire il luogo dove starà il nascituro. Potrebbe essere importante per la vostra bimba anche avere un’organizzazione della giornata chiara, nella quale siamo inseriti anche degli spazi per lei.

Le faccio tanti tanti auguri e se ha bisogno di un sostegno sono a sua disposizione, anche online.
Auguro una buona giornata a lei e alla sua famiglia.
Cari saluti.
Dott.ssa Martina Belotti

Dott.ssa Martina Belotti Psicologo a Bergamo

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4 MAG 2024

Buongiorno Marta,
non credo che queste reazioni siano legate all'imminente arrivo di un altro figlio perché a 2 anni è difficile proiettarsi nel futuro. Credo piuttosto sua figlia stia sperimentando nuove reazioni emotive a nuove situazioni. Potrebbe provare a creare dei momenti di routine per le coccole in modo da non dover rispondere ad ogni richiesta di sua figlia in qualunque momento ed essere ferma e calma nel dirle di no quando non è il momento ( naturalmente salvo situazioni particolari in cui accade qualcosa di diverso). Questo favorisce un processo di distacco da lei anche in previsione della futura nascita. Qualunque intervento del papà in questo momento è estremamente importante.
Cari saluti.
Luisa Festini

Dr.ssa Luisa Festini Psicologo a Verona

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4 MAG 2024

Cara Marta,
la situazione che riferisce è comprensibile e direi fisiologica per l'età di sua figlia e per l'arrivo di un fratellino.
Per darle però delle indicazioni su come gestire al meglio "i capricci" della bimba avrei bisogno di più informazioni, sia su come vi comportate quando richiede attenzioni, sia quando manifesta emozioni più intense. Questo perchè i bambini imparano gradualmente a regolare le proprie emozioni proprio dai comportamenti del genitore.
Data la fase che sta vivendo ritengo molto utile per voi genitori ricevere un supporto all'interno di un percorso psicologico che vi aiuti ad irrobustire le vostre competenze genitoriali.
Vi aspetto anche online qualora decideste.
Un caro saluto
Dott.ssa Vita

Dott.ssa Antonella Vita Psicologo a Padova

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4 MAG 2024

Gentile Marta,
gestire una bambina di due anni non è facile, ancor di più nella sua condizione.
Sentirsi stremata, dunque, è più che comprensibile.
Il comportamento regressivo della bambina e i suoi capricci sono indici del fatto che sta iniziando a fare i conti con l'arrivo di un fratellino con il quale 'dividersi' le attenzioni, le cure e l'affetto della sua mamma.
Dato che mi descrive il suo compagno come molto
collaborativo, provi a prendersi dei momenti per se stessa quando lui può occuparsi della bambina o quando la bambina è al nido.
I nove mesi della gravidanza, ma anche il post parto, sono fasi delicate della vita della donna che ha bisogno di supporto e di aiuto da chi vuole starle vicino.
Si lasci dunque supportare senza per questo sentirsi una cattiva mamma.
Se ne sente il bisogno, resto a disposizione anch'io.
Cordialmente, Dott.ssa Arianna Romagnano.

Dott.ssa Arianna Romagnano Psicologo a Vicenza

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4 MAG 2024

Buongiorno Marta,
Potresti pensare di creare delle attività con la tua bambina senza affaticarti.
Ci sono dei lavoretti che sollecitano la relazione con i propri figli: leggere una storia, in questa fascia d’età si possono stimolare anche attività praticare come: infilare la pasta creando collane-bracciali; travasare in volumi diversi acqua, farina; colorare con acquarelli.
Ora si sta “allargando” la stagione, potresti pensare a delle passeggiate all’aria aperta.
Il tuo compagno è una risorsa, cerca di renderlo complice nelle richieste che propone vostra figlia.
Potresti pensare di fare dei corsi (in acqua) stimolano gli ormoni del benessere, ascoltare la musica, ritagliarsi del tempo per te, è importante

Dott.ssa Bertozzi Federica

Dott.ssa Federica Bertozzi Psicologo a Rovato

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4 MAG 2024

Cara Martina,è perfettamente normale che la tua piccolina ricerchi le tue attenzioni,cerca di tenerla accanto possibilmente senza fare sforzi fisici,può beneficiare ugualmente del tuo contatto fisico stando vicino senza essere sollevata,magari mettendovi insieme a leggere una fiaba o a fare un giochino da seduti anche sul divano di casa.Coinvolgila fin d' ora nel momento prezioso di preparazione alla nascita del fratellino,a questa tenerissima età la bimba recepisce che sta accadendo qualcosa di importante.Una volta nato il fratellino dai ad ognuno momenti di esclusività perché è facile che si instauri gelosia da parte sua.Coinvolgi il più possibile il papà, se sono presenti anche i nonni.Falla sentire al centro comunque dei tuoi pensieri.È un momento impegnativo,in cui spesso l' ansia di non riuscire a fare come si vorrebbe può presentarsi, ma tu non esitare a chiedere il sostegno della tua famiglia.Ricordati che le stai facendo un grande regalo, un fratellino, che sarà parte integrante dei suoi affetti, dei suoi giochi e della sua vita.Leggo dalle tue parole tutto il desiderio di vivere questo periodo con più serenità, se hai la possibilità uscite per fare delle passeggiate,stare all ' aria aperta le permetterà di scaricare eventuali tensioni e di non ricorrere sempre in braccio.Puoi approfittare anche del tempo di condivisione con eventuale amica se avete entrambe dei bimbi piccoli. Tanti auguri!

Malaspina Monia Psicologo a Cisterna

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