Salve, io ho 30 anni sono sposata e ho un figlio. Sono dei mesi che mi sento sola ho l'ansia e faccio fatica a relazionarmi con le persone. Ma ho trovato un amica che mi sta aiutando molto usciamo almeno 2 volte alla settimana e mi fa tornare il sorriso e l'allegria. Con lei mi trovo bene posso parlarne dei miei problemi liberamente e mi fido molto di questa persona al punto che mi sono affezionata molto ed è diventata un' ossessione. Le ho parlato di questa cosa e lei mi ha detto che dobbiamo staccarci che cosi non va bene, sono 2 settimane che ci vediamo solo 1 volta alla settimana ma sto male che posso fare? È giusto che lei si voglia staccare cosi tanto? È uno sbaglio affezionarsi troppo?
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10 GIU 2013
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Buongiorno Martina
mi sembra che la sua amica sia diventata tanto iportante perchè in un periodo di necessità le è stata vicino e l'ha ascoltata. e forse ha ancora bisogno di essere ascoltata e capita.
le consiglio di consultare una psicoterapeuta per costruire uno spazio suo dove portare le sue ansie. vedrà che anche la sua amicizia assumerà dei significati differenti.
2 GIU 2014
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non è uno sbaglio affezionarsi ad una amica,un amica ci vuole è il sale della vita altrimenti la nostra vita sarebbe vuota! tutte noi abbiamo un amica...e se poi veniamo tradite..pazienza fà parte della vita
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11 GIU 2013
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Gentile Martina, non è uno sbaglio affezionarsi troppo; lo è il fatto di convogliare su un'unica persona i propri bisogni e le proprie mancanze, con le molteplici conseguenze che ciò comporta. Non lasciare scappare questa bella persona facendola sentire imprigionata e carica di una enorme responsabilità. Cerca di aprirti anche al resto del mondo. Forse potrà risultarti difficile, per ragioni che non conosciamo, e forse intraprendere un percorso psicologico potrà aiutarti ad aprirti all'Altro in modo meno esclusivo. Un saluto. Dott.ssa S. Orlandini
10 GIU 2013
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cara martina, a volte un affetto "troppo" intenso può soffocare l'altro, può farlo sentire stretto, limitato nei propri spazi di autonomia... è questo quello che pensa sia successo? Evidentemente lei ha davvero un grande bisogno di relazionarsi a questa persona, che in qualche modo è riuscita a rivitalizzarla dopo tanto tempo. Sappia che anche la psicoterapia è una relazione che cura, potrebbe provare un percorso che la aiuti a comprendere cosa le è mancato e come mai pur essendo madre e moglie non sente che ci sia nessun altro capace di farla stare così bene.
10 GIU 2013
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Gentile Martina,
spesso trovare la "giusta distanza" nei rapporti con gli altri non è facile, perché emergono in noi dei bisogni di cui non siamo del tutto consapevoli. Considerando la sofferenza che sta provando, forse potrebbe esserle di aiuto aprire, con l'aiuto di uno psicologo, uno spazio di riflessione e di ascolto dei bisogni e desideri che ha in questa fase della sua vita, per capire di che cosa sente la mancanza e come poter ritrovare la serenità che merita. Se lo desidera rimango a sua disposizione. Un cordiale saluto, dott.ssa Lucia Mantovani, Milano
10 GIU 2013
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Gentile martina,
una cosa è la condivisione...un'altra stabilire un rapporto di dipendenza. Sembra che la sua sia una difficoltà di separazione o un bisogno di relazione che origina in epoche più remote nel rapporto tra lei e la figura materna o paterna.
10 GIU 2013
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Cara Martina,
penso che non sia uno sbaglio volere bene a qualcuno, però forse, la Sua amica si è sentita “intimorita” dalla Sua confidenza, da ciò che potrebbe voler dire, avrà sentito il peso della responsabilità di prendersi “cura” di un'altra persona, tutte ipotesi ovviamente. Ma chi come me fa un lavoro in cui è la relazione d'aiuto a farla da padrone insieme alla presa in carico di persone che necessitano di supporto e sostegno, posso garantirti che non è facile e nella quotidianità delle relazioni non tutti sono in grado di portare questo fardello!.
D'altro canto però queste sensazioni che da qualche tempo la affliggono (ansia, solitudine, ecc.) non vanno trascurate ed in tal senso la invito a contattare un collega per un percorso di supporto psicologico.
10 GIU 2013
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gentile Martina,
affezionarsi è una cosa positiva ma "troppo" può generare situazioni difficili. Probabilmente in questo periodo ha vissuto un momento di forte solitudine e l'apertura della sua amica l'ha spronata a stringere "troppo" il legame. Sarebbe opportuno una consulenza psicologica che le faciliti la consapevolezza dei bisogni che sottendono questo suo comportamento e le fornisca strumenti con cui gestire autonomamente i momenti di solitudine.
un saluto
dott.ssa Cristina Mencacci