Ti amo o ti desidero?

Amare o desiderare? Restare nel vecchio o lasciarsi ammaliare dal nuovo? Durare o bruciare? L'amore si è fatto complicato.

15 GEN 2020 · Tempo di lettura: min.
Ti amo o ti desidero?
"Ti amo o ti desidero?". Riflettevo su amore e desiderio, da sempre due sostantivi che, confondendo, turbano.

L'amore si fonda indubbiamente sul desiderio, ma quando pronunciamo "ti amo" cosa intendiamo di preciso? "Ti amo" ed implicitamente desidero essere desiderato/a, perché provo un desiderio amoroso che chiede vicinanza emotiva e desidera essere ricambiato.

Il desiderio, o desiderio sessuale, sembra nascondere, invece, una certa inquietudine, una maggiore inconsistenza, una voluta intercambiabilità, perché ciò che desideriamo davvero è l'Altro o un nuovo corpo, un nuovo pezzo di corpo che si rinnova di volta in volta?

Se l'amore fonde, il desiderio confonde ed il nostro tempo è indubbiamente confuso. Sembriamo equilibristi in bilico tra il bisogno di un amore che rinfranchi il cuore ed il desiderio di continua eccitazione che si riattizza attraverso nuovi corpi.

Vogliamo durare eppure fiammeggiare, rimanere insieme purché avvolti in un fuoco di passione. Da una parte la forte aspirazione ad abbandonarsi a quell'esperienza intima del "Due", dove c'è tregua, rifugio, riparo, dall'altra la ricerca incessante di fibrillazione, quell'estasi amorosa appesa ad un filo di dopamina, che chiede di cambiare l'oggetto del desiderio per rimanere vivida.

Amare o desiderare, dunque? Ciò che viene sacrificato sembra, più spesso, la possibilità di durare nel tempo per inseguire nuove sensazioni all'insegna della trepidazione amorosa schiava della novità, che promette godimento. Ed allora l'ingordigia di corpi, nuovi corpi, nuovi "pezzi" di corpo, diventa l'imperativo di fronte a cui ci inginocchiamo, spesso senza troppi rimorsi, sedotti dalla idea che la salvezza sia in quell'elettrizzante, conturbante, novità erotica.

Complici i siti di incontro online, che garantiscono l'euforia dell'appuntamento, promettono la frenesia del cambiamento, millantano la malia di un sesso disincantato, alludono ad un amore ridotto al poliamore, generano una sessualità trasformata in attività sportiva. Eppure anche qui serpeggia la richiesta di un amore che duri. Che questo bailamme non sia altro se non un illusorio artificio per contenere la solitudine?

Il problema sta, forse, nella percezione che l'amore duri finché dura il desiderio, l'adorazione, l'ossessione, la smania per l'Altro. Eppure mi chiedo se il segreto non stia nell'amare ciò che si ha, amarlo significativamente come se fosse nuovo, ogni giorno nuovo, custodendo il significato di quell'incontro portentoso avvenuto tempo addietro, anche dopo l'affievolimento dell'eccitazione.

Le ragioni del cuore hanno un peso nella vita. E la vita amorosa necessita sforzo, quello che i siti di incontro on line sembrano negare. Se scarti una foto, altre 100 successive rappresentano un'opportunità. Ma è così davvero? Siamo tutti così facilmente intercambiabili?

L'incontro amoroso avviene per caso, forse anche, perché no, attraverso un sito adibito a mettere in contatto forzatamente esseri umani. La questione sta poi nel trasformare il caso in un destino, la contingenza in un patto. Perché senza amore la vita non appare forse monca?

Solo l'amore rende discontinua la linea temporale, generando la magia di un mondo che nasce una seconda volta, un mondo che rinasce trasformato all'insegna del 'due', vero dono dell'incontro. Ma l'amore che ha senso e dona un senso è quello che sa andare molto oltre il tempo di una notte.

Come ci riesce? Penso sia quell'amore che sa accogliere le imperfezioni, i sintomi, i difetti, il difforme, l'alterità radicale che l'Altro rappresenta, ed al tempo stesso dove qualcosa resti sempre un po' straniero, dove gli amanti rimangano sempre un po' indecifrabili.

"Solo se si impara l'esistenza dell'inaccessibile si può imparare davvero la lingua singolare dell'amore", scrive M. Recalcati, psicanalista di grande pienezza. Che sia proprio questo il segreto di un amore che dura?

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Scritto da

Dott.ssa Luisa Ghianda

Laureata in Lingue e in Psicologia, ha approfondito prima la psicologia del lavoro poi la psicologia clinica. È counsellor professionista, Direttore di Psicodramma e conduttore di gruppo con Metodi Attivi, ipnologa. Si occupa di sviluppo personale, organizzativo, educativo, convinta che in ogni essere umano ci sia una grande possibilità di trasformazione.

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Commenti 3
  • Anna Zanolla Mancini

    Ancora ancora ancora! Voglio leggerLa ancora!

  • Pozzi Rinaldo

    Mi capita proprio oggi di leggere questo articolo, praticamente quello che sto vivendo Purtroppo è molto difficile uscirne dopo un tradimento

  • Giulia Salvadori

    Articolo molto illuminante e veritiero. Lo sto provando su me stessa. Alla lunga le relazioni leggere ti svuotano...

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