L’amore non è rinuncia della socialità e dell’individualità

Uno dei segreti per creare un rapporto di coppia di successo è mantenere viva la socialità.

12 MAG 2014 · Tempo di lettura: min.
L’amore non è rinuncia della socialità e dell’individualità

Quando l'amore arriva molti sono portati a non condividere il proprio tempo libero con amici ricadendo frequentemente nell'isolamento sociale.

L'amore, soprattutto nella prima fase, ci confonde e ci fa pensare che l'unico modo per poter essere felici e completi sia condividere ogni nostro respiro con la persona amata.

Quante volte ci siamo detti: “Lui o lei è tutto per me", “Senza di te non sono niente", “Il mio mondo non ha senso senza lui/lei", “Muoio se mi lascia", etc.

In queste fasi si pensa solo che, trascorrendo ogni istante della propria vita con la persona amata si possa essere realmente felici.

In realtà, bisogna essere cauti, perché non si deve incorrere nel rischio di attribuire un potere salvifico al nostro compagno/a in quanto poco a poco si può iniziare col perdere la propria autostima, la propria essenza e ricchezza personale.

Probabilmente, quando viviamo una relazione, siamo condizionati dagli schemi mentali sedimentatesi a furia di film, serie televisive e libri romantici che hanno costruito il modello con cui viviamo la relazione di coppia e che inevitabilmente ci può portare un senso di frustrazione.

Il segreto è comprendere, sin dal primo momento, che nelle relazioni è necessario conservare tre poli interconnessi: la coppia e le individualità.

Curando contemporaneamente questi tre elementi, avremo la sicurezza che stiamo gettando le basi affinché la nostra relazione possa mantenere l'energia e la felicità intatte nel tempo (e quindi, prevenendo alcuni problematiche nella relazione di coppia) e al tempo stesso evitare di gettare nella coppia le nostre frustrazioni continuando il processo di crescita individuale.

Come evitare un rapporto totalizzante: cura la vita sociale di coppia

Un buon elemento da cui partire è la creazione di una vita sociale di coppia e non incorrere nel rischio d'isolamento.

Il primo passo può essere quindi di trasformare poco a poco le relazioni che prima erano solo individuali, in rapporti dove quello che prima era solo il nostro amico, ora è anche amico del mio partner.

Questo sforzo iniziale permetterà alla coppia di non chiudersi troppo in se stessa e di ricevere sempre stimoli sani e vitali dal mondo esterno.

Vivendo in funzione dell'altro e lasciandosi prendere dal “troppo amore" inevitabilmente, stiamo spianando la strada a possibili problemi di coppia futuri.

Quando qualcuno entra nella nostra vita tutto cambia, gli equilibri sociali ed individuali costruiti e conquistati negli anni si modificano. Per molti questo cambiamento è vissuto come una rinuncia, soprattutto da coloro che per diversi anni non hanno avuto una relazione stabile.

Non si tratta di rinunciare alla nostra vita precedente o ai nostri vecchi amici, ma di lavorare affinché il nostro vecchio mondo non solo accolga positivamente la nuova persona che è al nostro fianco, ma che si crei una sintonia tra essi.

Ovviamente tutto ciò a parole sembra molto semplice, ma non bisogna lasciarsi scoraggiare e avere la consapevolezza che questi non sono processi immediati e improvvisi. Il più delle volte sono necessari piccoli passi ed un lavoro costante.

Come evitare un rapporto totalizzante: Cura l'individualità

Spesso ci si dimentica che l'amore nasce nel momento in cui si è singoli individui e che proprio quella personalità ha fatto nascere la scintilla, quindi bisogna sempre conservare e non rinunciare quegli elementi che ci rendono unici.

L'amore per essere sano deve essere visto come arricchimento, potenziamento, completamento, l'altro ci completa non ci sovrasta o annulla, anzi mette in evidenza ed amplifica le nostre peculiarità.

Bisogna quindi resistere alla tentazione di adattare la nostra personalità a come lui/lei vuole che noi siamo perché così è inevitabile che si inneschi una bomba ad orologeria che col tempo è destinata a scoppiare.

In quest'ottica, soprattutto quando ci si rende conto che questa volta “è quella giusta", bisogna mantenere vivi gli interessi individuali e riuscire a ritagliarsi dei momenti nei quali siamo noi stessi a prenderci cura del nostro sé.

In questo modo eviteremo di incombere nel problema di convogliare tutta la nostra felicità esclusivamente nella vita di coppia e di creare meccanismi di frustrazione.

Per questo, non temere di vedere i tuoi amici e la tua famiglia anche da solo, di continuare a coltivare i tuoi hobby e di praticare il tuo sport preferito.

Nel medio-lungo periodo questa sofferenza che si viene a creare nel distacco dal proprio partner per alcune ore, sarà il modo di prevenire problemi di coppia più o meno grandi.

Così, allo stesso tempo, vi assicurerete sempre una spalla su cui piangere o a cui confidare segreti che solo un amico o un familiare può mantenere.

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psicologi
Scritto da

Psicologia Barcellona. Traduzione Chiara Bardari

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Commenti 1
  • aldo rossi

    ottima spiegazione- delucidazione completa - tutto ok

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