No alla depressione estiva, no alle aspettative surreali

Quando arriva l'estate, tutti ci aspettiamo di poter sospendere il lavoro per goderci il meritato riposo. Le aspettative e le fantasie sui viaggi e sulle ferie sono patrimonio comune, ma quando carichiamo eccessivamente di aspettative il nostro progetto estivo corriamo il rischio di rimanere delusi oppure di non dare il giusto significato a questa esperienza di piacere.

Il grosso rischio è che se le cose non vanno come vogliamo al rientro alla quotidianità rischiamo di cadere in uno stato di depressione. Dalla mia esperienza clinica la gestione equilibrata del piacere delle vacanze estive permette, soprattutto agli adulti, di dare un senso al riposo e al cambio di ritmi che l'estate ci permette di sperimentare.

Godere di quello che si ha

Ho visto, invece, diverse situazioni di depressione che si avvicinava alla disperazione in persone che non erano riuscite a progettare vacanze speciali e non riuscivano ad accettare che anche il semplice cambio di ritmi giornalieri se vissuto con equilibrio può aiutarci a staccare la mente dalle preoccupazioni e dalla pressione del lavoro.

Certo ognuno ha una idea delle ferie che preferisce fare ma al di là delle possibilità è importante capire che valore e significato diamo all'interruzione estiva del lavoro. Soffrire di depressione nel periodo estivo, quando tutti sembrano divertirsi è ancora più terribile che in altri periodi del'anno, a parte a Natale, perché ci si sente gli unici impossibilitati a godere delle ferie, dei viaggi, degli incontri speciali e altre esperienze che spesso sono enfatizzare dai media.

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