La sindrome da Burnout: esaurimento nervoso dovuto al lavoro

In una società dove il lavoro assume sempre più il significato di performance e rendimento, e la mente è sempre sotto pressione si può arrivare a un esaurimento nervoso. Fai il test!

27 GEN 2014 · Ultima modifica: 10 SET 2019 · Tempo di lettura: min.
La sindrome da Burnout: esaurimento nervoso dovuto al lavoro

In una società esigente, dove performance e dove i risultati sono i nuovi valori, spesso ci si trova a fare i conti con i limiti della mente che può portare a un esaurimento nervoso. Scopri se ne soffri con il nostro test per la sindrome di Burnout! 

(Ci teniamo a precisare che il test è stato prodotto grazie alla nostra esperienza clinica e formativa, non ha valore statistico né è basato sull'evidenza)

Esaurimento Nervoso e Burnout

Molto spesso con esaurimento nervoso si definisce un tipo di stato che include disturbi misti, dall’ansia a disturbi dell’umore, e che si manifesta posteriormente a periodi particolarmente stressanti a traumatici.

La definizione di esaurimento nervoso risale infatti al XIX secolo e venne introdotta dal neuropsichiatra George Miller Beard, per definire una situazione pervasiva di stanchezza cronica e disabilità. Al giorno d’oggi viene utilizzato per indicare uno stato di debolezza emotiva, fisica e mentale che si esprime attraverso diverse maniere, tra cui:

  • stanchezza e debolezza cronica (fisica e mentale)
  • Difficoltà a concentrarsi e a rilassarsi (e pertanto a dormire) problemi di cuore (extrasistole), mal di testa e dolori generali
  • Nervosismo e incapacità di provare emozioni piacevoli.

Esistono vari tipi di esaurimento nervoso: in questo articolo ci concentreremo sull’esaurimento nervoso da lavoro chiamato appunto Burnout o stress da lavoro correlato, la cui origine possiamo ritrovare appunto nell’ambiente di lavoro e nelle pressione che l’odierno sistema ci impone alla ricerca di performance sempre migliori, obiettivi costanti da raggiungere e le tante insicurezze del caso.

Ma prima vediamo un attimo da vicino perché lo stress può causare un esaurimento nervoso, dal momento che lo stress è una delle principali cause della sindrome da burnout e di un collasso nervoso.

Test sindrome di Burnout o Stress da lavoro correlato

Se hai dubbi inerenti al tuo stato di salute e pensi di soffrire di esaurimento nervoso da lavoro, prova a realizzare il nostro test per il Burnout o Stress da lavoro correlato. Questo test non sostituisce la valutazione di uno psicologo, però ti aiuterà a capire se ti trovi in una situazione di rischio.

Realizzare il nostro test per la sindrome di burnout è facile: ti basterà rispondere a una decina di domande a risposta multipla, che riguardano il tuo ambiente di lavoro e il tuo stile di vita, per capire appunto, qual è il rischio di esaurimento nervoso.

Il consiglio è sempre quello di rivolgersi a un esperto in esaurimento nervoso nel caso aveste dei dubbi sul vostro stato di salute, e per chiedere aiuto. Questa sindrome si manifesta attraverso una profonda stanchezza, che non passa nemmeno dopo qualche giorno di riposo, frustrazione a livello professionale, mancanza di energia e di motivazione, diminuzione della qualità del lavoro o maggior assenteismo.

Chi ne soffre, infatti, può essere colpito da diversi sintomi psicologici e fisici che vanno dall’insonnia ai disturbi gastrointestinali, dall’utilizzo di sostanze stupefacenti alla depressione.

Pensi di soffrirne? Fai il nostro test per scoprirlo!

Il Ruolo dello stress nell’esaurimento nervoso

Lo stress normalmente viene causato da una vita frenetica, dall’instabilità affettiva o situazionale (come per esempio lavorativa ed economica) e da altri disequilibri che bloccano i modelli di adattabilità del nostro comportamento, portando ad accumulare tensione. Quest'ultima,se la quantità è tale che il nostro organismo non riesce a smaltirla, può portare all’esaurimento nervoso.

Il sistema dell’organismo che gestisce lo stress è l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene e se questo sistema viene sottoposto a troppo stress, finirà per presentare sintomi di stanchezza o nervosismo o psicosomatici uniti ad altri sintomi molto simili ai disturbi di ansia e depressione, tra cui appunto debilitazione, umore depresso e ansia, che sono i sintomi caratteristici dell’esaurimento nervoso. Se questa situazione viene mantenuta nel tempo, l’impatto sarà così forte che la persona inizierà a percepirsi in una forma negativa, diventando incapace di reagire ed uscire da questo circolo vizioso che continua ad aumentare lo stress e l’esaurimento portandola appunto a un crollo nervoso.

Anche la famiglia e gli amici possono influire negativamente in questa condizione se non sanno come relazionarsi con la persona che soffre di esaurimento nervoso, aumentando il carico di stress in caso di critiche o giudizi. Ma vediamo più da vicino come questa condizione possa crearsi sul lavoro portando alla sindrome da burnout o stress correlato.

sindrome burnout

La sindrome da Burnout o stress da lavoro correlato: esaurimento nervoso da lavoro

L'espressione sindrome del Burnout, conosciuta anche come sindrome da stress lavorativo o stress lavoro correlato, significa letteralmente “bruciati dal lavoro".

È un tipo di stress che si produce come conseguenza di pressioni prolungate e di fattori stressanti emotivamente e interpersonali relativi al lavoro. Il significato di Burnout è quindi esaurimento nervoso da lavoro.

In genere ne è affetto chi svolge una professione di aiuto, vale a dire chi ha il contatto diretto con le persone: medici, infermieri, consulenti, assistenti sociali, maestri, venditori, ricercatori di mercato, esattori e molti altri tipi di professioni in cui si esige sempre un'efficienza al 100% e un alto grado di competitività.

Al momento, il Burnout è una malattia descritta dall'Organizzazione Mondiale della Salute ICD-10, come “Z73.0 Problemi relativi allo stress lavorativo (sensazione di esaurimento vitale)", nella categoria più ampia Z73 di “problemi relativi alle difficoltà di affrontare la vita".

Ciò denota l'importanza di questo problema riconosciuto a livello mondiale. Il lavoro occupa gran parte della nostra giornata. Per questo, se la nostra situazione lavorativa ci causa troppo stress è normale che questo malessere si propaghi su tutti gli aspetti della nostra vita. L'Organizzazione Mondiale della Salute avverte quindi del rischio di soffrire del cosiddetto “burnout”, riferendosi allo stress cronico causato dalla propria attività professionale.

valutazione dello stress da lavoro correlato

Valutazione della Stress da lavoro Correlato

In Italia, da gennaio 2011 è obbligatorio per le aziende realizzare una valutazione dello stress da lavoro correlato almeno ogni 3 anni, per prevenire e monitorare la situazione nei contesti lavorativi per prevenire rischi psicosociali, la violenza e le molestie.

Secondo l’Agenzia europea per la salute a la sicurezza sul lavoro, lo stress da lavoro correlato si presenta quando le richieste lavorative in ambito di quantità, organizzazione e ambiente sono molto superiori a quelle che il lavoratore ha a disposizione per poter soddisfare queste richieste. Ovviamente esiste anche un tipo di stress che è positivo perché può essere motivante, ma in questa sede stiamo parlando di uno stress molto forte e prolungato che può mettere a rischio la salute dell’individuo sia da un punto di vista fisico che psicologico. I rischi e le fonti di stress sul lavoro più comuni sono stati divisi per tipologie, tra cui possiamo trovare:

  • organizzazione: problemi di comunicazione, mancanza di obiettivi o possibilità professionali, scarso sostegno
  • Mancanza di una definizione del ruolo all’interno dell’azienda o possibilità di una carriera professionale
  • Mancanza di un’autonomia organizzativa per le mansioni da svolgere o difficoltà a gestire rapporti interpersonali
  • Orari di lavoro pesanti o in orari difficili (come per esempio quelli notturni)
  • Carenze strutturali sul luogo di lavoro (come per esempio condizioni igieniche, temperature o illuminazione)

Tutte queste informazioni verranno raccolte per poter realizzare una valutazione dei rischi da stress da lavoro correlato.

cause burnout e stress

Le cause del burnout e del disturbo da stress da lavoro correlato

Le cause del burnout e del disturbo da stress correlato risiedono prevalentemente nelle condizioni lavorative, dall’ambiente alla mole di lavoro o alla quantità, dagli orari ai rapporti con i colleghi.

Questa sindrome si presenta soprattutto in quei lavoratori che svolgono, come dicevamo, una professione molto esigente o competitiva. Tuttavia, anche il modo in cui è organizzato il lavoro può causare l’apparizione del burnout.

Quelle imprese che prevedono lunghe giornate di lavoro, sovraccarico di lavoro ma anche poche opportunità di crescita personale, mancanza di incentivi e di valorizzazione dei lavoratori possono causare l’aumento delle probabilità che i propri dipendenti soffrano di questo disturbo.

Il burnout non colpisce solamente la qualità del lavoro ma anche tutti gli aspetti della vita del paziente, sia a livello sociale che fisico. Solitamente, infatti, questa sindrome si riversa sulle relazioni sociali perché chi ne soffre tende a isolarsi e, di conseguenza, ad avere problemi direttamente con colleghi, amici e partner. Anche la salute ne risente.

Il burnout può causare problemi di sonno, stanchezza cronica, ulcere, dolori muscolari, oscillazioni dell’umore, ansia e tanti altri disturbi di tipo psicologico e fisico. Inoltre si caratterizza per gli orari di lavoro eccessivi, alti livelli di esigenza nel compiere i lavori assegnati e l'imposizione da parte di altri o propria di obiettivi irreali. Questa patologia si può presentare quando ci sono condizioni di bassa tolleranza dello stress, sentimenti di frustrazione e insicurezza sull posto di lavoro tra le altre cose.

Lo stress normalmente si produce per una domanda eccessiva di lavoro così come la mancanza di valorizzazione del posto di lavoro: tra le conseguenze vi sono la perdita di autonomia, ansia, perdita di controllo, bassa autostima, irritabilità, stanchezza, logoramento, confusione e fatica. Indipendentemente dalla definizione della sindrome, è certo che il Burnout è una condizione che può arrivare a bruciare o a esaurire totalmente la persona che ne soffre.

Per questo specialisti in Psicologia dell'Organizzazione e del Lavoro considerano che l'eccesso di standardizzazione dei metodi di lavoro e la conformità con norme molto rigide possano generare un ambiente più propenso a questi sintomi. Ci sono anche altri fattori che lo propiziano come la routine, i sistemi e i procedimenti, la monotonia e la mancanza di controllo della situazione.

sintomi esaurimento nervoso burnout

Sintomi burn-out: sintomi fisici e mentali dell’esaurimento nervoso da lavoro

«Uno dei sintomi di stress ed esaurimento nervoso che si avvicina è la convinzione che il proprio lavoro sia terribilmente importante».

(Bertrand Russell)  

I sintomi del Burn-out sono sia sintomi fisici che mentalI: il Burnout è qualcosa di più che la stanchezza abituale, dalla quale ci si può riprendere dopo pochi giorni di riposo, poiché implica una serie di disturbi a livello psicologico, fisico, sociale e anche nella relazione con l'azienda e il luogo di lavoro.

La sindrome del Burnout non è una sindrome della personalità ma del ruolo lavorativo, ed è pertanto diverso dalla nevrosi, anche se alcuni sintomi si assomigliano. A livello patologico dipende normalmente da un trauma esterno (si differenzia pertanto dalla sindrome di disadattamento), mentre a livello clinico i sintomi assomigliano a quello dello spettro ansioso-depressivo, includendo la somatizzazione e alcuni disturbi comportamentali.

Dal punto di vista fisico, ripetiamolo, si presentano: insonnia, deterioramento cardiovascolare, ulcere, perdita di peso, dolori muscolari, emicranie, problema di sonno, disordini gastrointestinali, allergie, asma, fatica cronica, problemi con il ciclo mestruale e anche danni a livello cerebrale.

Dal punto di vista emotivo ha a che fare con il proprio sentimento di autorealizzazione. Può apparire anche l'abuso di sostanze stupefacenti (droghe, farmaci, etc.) e la presenza di malattie psicosomatiche come la depressione.

Dal punto di vista lavorativo si produce una diminuzione della qualità o produttività del lavoro, un atteggiamento negativo verso i colleghi, aumento dell'assenteismo, diminuzione del senso di realizzazione, si abbassa la soglia di sopportazione della pressione e i conflitti di ogni tipo.

Per fare un elenco potremmo dividere i sintomi da burnout in 3 categorie, quelli comportamentali, quelli fisici e quelli psicologici.

Nel caso dei sintomi comportamentali potremmo includere:

  • Assenteismo e stanchezza.
  • Resistenza a recarsi al lavoro
  • Isolamento e demotivazione
  • Serietà sul lavoro, difficoltà a interagire coi colleghi o a sorridere
  • Perdita del controllo
  • Conflitti con gli amici e i parenti
  • Possibile abuso delle sigarette, dell’alcool o uso di farmaci.

Per quanto riguarda i sintomi fisici, di cui abbiamo già previamente parlato, potremmo includere:


  • Mal di testa, alla schiena o dolori gastro-intestinali
  • Stanchezza da stress diffusa, tra cui anche agli arti inferiori
  • Vertigini, dolori al petto, inappetenza
  • Rabbia e nervosismo

Per quanto riguarda i sintomi psichici:

  • Senso di frustrazione e depressione demotivazione, depersonalizzazione
  • Scarsa produttività Scarsa interazione con colleghi e familiari
  • Scarso interesse per il lavoro
  • Apatia e assenza di emozioni
  • Tensione e ansia
  • Umore tendente al depresso

I sintomi dell’esaurimento nervoso Burnout sono, come abbiamo visto, molteplici. Se alcuni di questi sintomi vi sembrano famigliari, provate a contattare un esperto in esaurimento nervoso.

Burnout cura

Burn-out: cura e rimedi per l’esaurimento nervoso da lavoro

L’esaurimento nervoso, così come il burnout, può essere curato, ma la prima cosa da capire è come affrontare un crollo nervoso e i rimedi a cui ricorrere che possono essere sia fisici che psicologici.

Il concetto principale è che il Burnout può essere rivolto sia lavorando sulla persona, sia mettendo in atto dei cambiamenti nell’azienda. A livello aziendale il punto più importante ha a che vedere con la prevenzione e la gestione dell’ambiente lavorativo per evitare che i lavoratori soffrano di questa sindrome.

A livello personale per uscire dalla sindrome da Burnout, la cura principale è quella di ricorrere alla psicoterapia. Il primo passo per uscire dall’esaurimento nervoso è quello di prendere consapevolezza del processo in cui si è inseriti e che i sintomi principali del burnout, ovvero insoddisfazione, esaurimento emotivo e depersonalizzazione sono il campanello d’allarme di un esaurimento nervoso che si sta avvicinando e che pertanto non vanno sottovalutati. Se vi sentite demotivati a lavoro, perennemente stanchi e senza energia, se soffrite di disturbo gastro-intestinali e mal di testa molto spesso, e i rapporti coi vostri colleghi si sono raffreddati molto, non dubitate a chiedere aiuto per sapere se quello che state vivendo sono i sintomi del Burnout.

Una volta presa coscienza del problema, la psicoterapia vi potrà aiutare a curare il burnout con un lavoro su voi stessi. In questo senso è importante capire quali sono le cause che hanno portato al crollo nervoso: i pensieri, le situazioni, le autocolpevolizzazioni, il rimuginio, la carica di lavoro o l’ambiente o gli orari per poterli così modificare.

A livello fisico invece si potrà lavorare su diversi aspetti della quotidiana (sempre sotto consiglio medico), cercando di aumentare le attività piacevoli durante la giornata, per sbloccare l’umore depresso, o aumentando l’attività fisica che favorisce il rilascio di endorfine con effetto calmante. a cui si aggiungerà l’insegnamento di tecniche rilassamento, forme di meditazione e mindfulness per attivare il sistema parasimpatico del nostro organismo e aiutare a calmarci.

Esistono anche cure farmacologiche, con farmaci specifici per l’esaurimento nervoso e il burnout, che possono essere prescritti nel caso il medico lo ritenga necessario. Certo è che nell’esaurimento nervoso da lavoro deve essere anche l’azienda a partecipare nella cura e nella sistemazione di processi o situazione che possono danneggiare i suoi impiegati. Per questo come anticipato previamente, dal 2011 è obbligatorio per le aziende realizzare una valutazione da stress correlato, per prevenire delle possibili cause di burnout.

prevenzione burnout

Burn-out: cosa fare per prevenirlo

È importante capire cosa fare per prevenire l’esaurimento nervoso da lavoro o Burn-out: migliorare sia le situazioni personali che aziendali può aiutare a non cadere nell’esaurimento. Per prevenire il burnout è necessario l’impegno sia delle imprese che dei lavoratori.

Le aziende, infatti, hanno un ruolo cruciale nell’evitare che i propri dipendenti soffrano di questa sindrome, evitando il sovraccarico di lavoro e, al tempo stesso, promuovendo un tipo di organizzazione del lavoro che stimoli la produttività dei lavoratori in maniera sana.

I lavoratori, invece, devono imparare a essere assertivi, migliorare le relazioni con il proprio team e la propria organizzazione del lavoro, sviluppare nuove competenze non solo a livello professionale ma anche emotivo o analizzare attentamente le cause dell’insoddisfazione professionale, per riuscire a combattere il nervoso.

Ecco qualche consiglio per i lavoratori:

  • mantenere uno stile di vita equilibrato (sport, alimentazione sana, dormire bene, riduzione del consumo di alcol);
  • cercare supporto nelle persone care;
  • migliorare le relazioni con i colleghi;
  • lavorare sull’autostima e dare valore agli obiettivi raggiunti;
  • stabilire un limite alle ore di lavoro;
  • fare una pausa da cellulare e computer;
  • dedicarsi del tempo;
  • svolgere attività che permettano di esprimere la creatività;
  • eseguire esercizi di rilassamento, mindfulness o yoga;
  • decidere se è il caso di cambiare lavoro.

Per chi soffre già di burnout, invece, la miglior soluzione è quella di iniziare un percorso di psicoterapia, prima che questa sindrome possa causare l’apparizione di altri disturbi gravi a livello fisico e psicologico. Il lavoro del terapeuta è innanzitutto quello di analizzare i sintomi per ottenere una diagnosi corretta. In seguito, si passerà ad affrontare le conseguenze di questo disturbo per poter poi imparare strategie per affrontare lo stress, migliorare l’autostima, incrementare le abilità comunicative e promuovere l’assertività.

«Riposati ogni tanto; un campo che ha riposato dà un raccolto abbondante».

(Ovidio)  

malattia per esaurimento nervoso

Mettersi in malattia per esaurimento nervoso da Lavoro

Mettersi in malattia per esaurimento nervoso da lavoro, è possibile, ed è possibile ottenere il certificato, ed essere retribuiti dall’INPS. Il certificato per stress da lavoro correlato o più generalmente per stress, che sia da lavoro o meno, ha diverse durate a seconda della gravita della malattia; si può parlare di stress brevo temporaneo, di esaurimento nervoso o depressione a cui corrispondono una durata diversa e una quantità diversa di giorni di malattia.

Per quanto riguarda la modalità per richiedere il certificato e la copertura dell’INPS (cioè il pagamento dei giorni di assenza), funziona come nel caso di qualsiasi altra malattia: ossia bisogna recarsi dal medico di famiglia, che indicherà i giorni necessari di riposo.

L’INPS provvederà a pagare i giorni di assenza come negli altri casi di malattia. Non è necessario rivelare al datore di lavoro il motivo dell’assenza per motivi di privacy; la comunicazione della malattia avverrà attraverso un codice relativo al certificato da consegnare a lavoro.

Esistono diversi tipi di stress in ambito lavorativo a parte lo stress da lavoro correlato, in particolare esistono certificati di malattia per stress derivante da mobbing e per stress derivante dalle caratteristiche del lavoro. In tutti i casi è necessario che il medico faccia presente che lo stress sia causato dal lavoro.

burnout esaurimento nervoso quanto dura

Esaurimento nervoso da lavoro. Quanto dura?

I tempi di recupero da un esaurimento nervoso da lavoro, variano a seconda degli individui e della gravità della sindrome. Questo perché ognuno risponde in una forma e con un’intensità diversa, ai diversi problemi della vita, e sopratutto dipende da quanto l’evento stressante vada ad intaccare i valori profondi della nostra identità.

In uno stato di esaurimento nervoso, le energie per il cambiamento e l’adattamento alle situazioni vengono a mancare e pertanto si rimane in una condizione di stallo, lasciandosi sommergere da ciò che accade. Per riprendere il controllo della situazione e reagire in maniera costruttiva, riappropriandosi dell’adattabilità e del potere decisionale, ci vuole tempo, cure e una terapia fisica e mentale.

Per concludere, possiamo dire che, per quanto riguarda la sindrome da Burnout, il lavoro principale dovrebbe essere nel campo della prevenzione del Burnout, e dovrebbe essere realizzato sia dal lavoratore, in forma personale, che dall’azienda, permettendo uno sviluppo pacifico, salutare e studiato sulle caratteristiche specifiche di ogni persona, del contesto lavorativo, per garantire una migliore produttività per l’azienda e un ambiente lavorativo favorevole al lavoratore.

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Scritto da

Dott. Matteo Agostini

Sono il Dott. Matteo Agostini, laureato in Scienze Psicologiche Applicate e con Laurea Magistrale in Psicologia Clinica. Ho acquisito competenze nell’ambito della psicologia clinica, della neuropsicologia clinica, e della psico-sessuologia. Sono Tutor per bambini e ragazzi con ADHD/DSA presso il CCNP San Paolo di Roma e consulente sessuale e nutrizionale.

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Bibliografia

  • https://osha.europa.eu/it
  • https://www.healthline.com/health/mental-health/burnout-definition-world-health-organization
  • https://www.healthline.com/health/tips-for-identifying-and-preventing-burnout
  • https://www.healthline.com/health/signs-you-are-headed-for-a-burnout-at-work#1

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Commenti 19
  • Francesca Aiello

    Faccio lavoro di call center da più di 18 anni e le vessazioni sono continue da chi sta sotto di noi, cioè i clienti che ci trattano come se fossimo dei mentecatti con la licenza media, che stanno lì solo per eseguire i loro ordini. E riceviamo vessazioni ancor peggiori da chi sta sopra di noi, perché pretendono vendite, il maggior numero di chiamate e la miglior recensione dei clienti con altri parametri che non sto qui ad elencare.per non parlare delle mistery call, chiamate dei finti clienti che altri non sarebbero che i datori di lavoro o dei loro incaricati che fanno di tutto per farti scappare la pazienza o che ti pressano al punto tale da farti sbagliare procedura . Ritengo che questo modo di trattare i dipendenti non sia umano e che le ripercussioni che possano esserci sulle loro famiglie siano loro responsabilità. Mi sento male ogni giorno che mi sveglio e mi sento in colpa per le mie figlie perché non sono riuscita a trovare altro in questi anni

  • Anonimo

    Articolo molto interessante. Putroppo però nei casi come ad esempio il mio, non credo ci siano cure se non eliminare il problema alla radice, ossia il lavoro fonte di stress. Ho lavorato per anni come reasponsabile commerciale saltando da un covo di merda a un altro ( alias 99% delle aziende informatiche/tecnologiche) vuoi per tutte le cause di lavoro, sopra esposte o per le troppe teste di c*** a cui dovevo sorridere, anche quando avrei voluto prenderle a calci. Dopo anni di psicopterapia, meditazione, campane tibetane e chi più ne ha più ne metta, nel Marzo 2019 ho abbandonato il mio ultimo lavoro da dipendente ben retribuito, perchè non ce la facevo più. Mi sono auto violentato per 10 anni, per cosa ? Avere uno stipendio a fine mese? Che senso ha se poi non riesci comunque a vivere dallo stress? E ancora oggi, sebbene, sia un "freelance" o meglio per ora semi disoccupato, se non per qualche lavoretto saltuario come traduttore, non sarei comunque mai più in grado di tornare a quella vita, quegli schemi mentali del vivere 4 settimane l'anno e della gastrite alla domenica sera. Quesgli stati mentali sono il vero e unico inferno, nessuna persona sulla terra dovrebbe mai subire tutto questo. Questa è la vera pandemia del mondo, il non poter essere se stessì, e dover subire più o meno la schiavitù mentale o fisica di altri individui. A distanza di un paio di anni, provo solo rabbia e tristezza a pensare a tutto il tempo buttato a inseguire gli ordini di uomini di merda e pessimi maestri, invece che i miei sogni e ora è troppo tardi. Mi restano i miei amici e la mia famiglia ma sono sempre più convinto che nonostante non abbia più un soldo, la vera e unica miseria sia la solitudine, che è alle origini di tutti i comportamenti inumani, che sono le cause di ciò di cui parlate. Grazie per aver letto queste righe e per il mestiere che fate.

  • Valentina

    Ci sono dentro. Io lavoro in un centro diurno integrato anziani faccio 8 ore al giorno. E vengo pagata una miseria.

  • Stefania Morabito

    La sindrome da Burnout riguarda anche gli studenti, soprattutto universitari?

  • Valentjna Scardigli

    Forse sono affetta da questa sindrome

  • Monica zigliani

    A chi mi devo rivolgere per una visita?

  • Davide Ortalda

    Buongiorno...sono ansiono, impaurito, non riposo bene la notte...lavoro a stretto contatto con le persone e sono sempre sotto stress...sono insicuro, non ho autostima, sono insofferente nei confronti dei colleghi...ho costanti perdite di peso, forti emicranee e dolori muscolari...abito a Torino...vorrei sapere a chi rivolgermi..... grazie.

  • Cristina de carlo

    Buonasera, sto passando ormai da più di un anno un periodo molto faticoso e sono giunta alla conclusione che ho bisogno d'aiuto. Non dormo più di 4 ore per notte e in quelle 4 ore non riposo bene, piango per niente e a volte mi trovo a piangere come se non dipendesse da me. Sono impaurita da quello che mi sta succedendo perché sta modificando i miei rapporti con gli altri e con mio figlio di 9 anni. Non so a chi rivolgermi per chiedere aiuto.

  • Alessandra

    I centri che certificano lo stress da lavoro correlato sono presenti in tutta Italia presso le Asl e si chiamano Spresal.

  • Roberta Cirello

    Penso di essere affetta da questa patologia ma vorrei saperne di più.


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