Come sopravvivere a un capo tossico
Sai riconoscere un capo tossico? Inizi a credere di essere troppo stressato? Come affrontarlo?
Se a lavoro la situazione diventa insopportabile, il rischio è quello d'iniziare a soffrire di burnout.
Negli ultimi anni, la crisi economica ha reso sempre più difficile, soprattutto per i giovani, trovare un lavoro. Secondo l'Istat, a settembre, il tasso di disoccupazione era pari all'11,7%. In alcuni casi, la situazione può essere complicata anche per quelli che un lavoro ce l'hanno, soprattutto se devono affrontare ogni giorno un capo "tossico". Questo tipo di capo rende impossibile la vita lavorativa (e non) ai propri dipendenti, e pensa di avere il diritto di comportarsi come vuole sul posto di lavoro.
Quando le condizioni di lavoro diventano particolarmente estreme, possono causare l'insorgere di un disturbo denominato "burnout". Si tratta di una sindrome caratterizzata da uno affaticamento fisico e mentale che si manifesta con stress e ansia cronici causati dal lavoro. Se non si interviene in tempo, questo disturbo può provocare diverse reazioni quali depressione, insonnia e abuso di sostanze come alcol o droghe.
Le varie tipologie di capo tossico
Lo scrittore Vijay Nair nel suo libro "The Boss is not your Friend", prendendo spunto dalla situazione indiana, ha identificato diverse tipologie di capi tossici:
- il "capo arrivista" che è incapace ma incolpa gli altri per i suoi errori;
- quello "insicuro" che cerca alleanze con alcuni dei suoi dipendenti;
- il "workaholic" che non ha una vita al di fuori lavoro e pretende che i lavoratori facciano lo stesso;
- il "pigro" che delega tutto il lavoro agli altri;
- l'"arrogante" che non ascolta e se sbaglia non chiede scusa.
Cosa fare con un capo tossico?
Come sopravvivere se il nostro capo appartiene a uno di questi profili? Ecco alcuni consigli.
Mantieni la calma
Prova a non arrabbiarti e a non reagire contro gli abusi del capo. È probabile che cercherà altre vittime a cui rivolgere le sue "attenzioni".
Parla con lui
Se la calma non risolve le cose, parla direttamente con il tuo capo. Cerca di comprendere le sue esigenze lavorative e di trovare un punto d'accordo.
Non puoi cambiarlo
È importante ricordare che le persone non possono essere cambiate. Non cercare di farlo con il tuo capo. Prova a capire se questa situazione ha una soluzione oppure è insalvabile.
Non abbassarti al suo livello
Nonostante i suoi atteggiamenti, non comportarti come lui. Continua a comportarti in maniera educata sul posto di lavoro e a svolgere le tue mansioni nella miglior maniera possibile.
Se tutti questi consigli non funzionano e le conseguenze dello stress lavorativo diventano estreme, è necessario trovare soluzioni nette prima di rischiare di soffrire di burnout. Ai primi campanelli d'allarme, cerca di mantenere, giorno dopo giorno, una documentazione della relazione con il tuo capo (email, messaggi, ecc.) nel caso dovessero servirti come testimonianza.
La cosa più importante, però, è non farsi rovinare la vita personale da quella lavorativa. Cerca di abbandonare i problemi di lavoro quando ti lasci alle spalle la porta dell'ufficio.
Nonostante ciò, se ormai iniziano a presentarsi i primi sintomi del burnout e il capo vi rende la vita impossibile, esiste una sola soluzione: abbandonare il posto di lavoro. Se la situazione economica lo permette, fallo il prima possibile. In alternativa, mentre continui a lavorare puoi iniziare a cercare un nuovo impiego.
Se vuoi ricevere maggiori informazioni sul tema, puoi consultare il nostro elenco di professionisti esperti in burnout.
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