Che cos'è il Burnout?

​Il Burnout può riguardare ognuno di noi. È estremamente collegato al livello di stress a cui siamo sottoposti. Si tratta di una sindrome abbastanza comune...

19 APR 2022 · Tempo di lettura: min.
Che cos'è il Burnout?

Il Burnout può riguardare ognuno di noi. È estremamente collegato al livello di stress a cui siamo sottoposti.

  • Si tratta di una sindrome abbastanza comune che non coinvolge soltanto le professioni di aiuto come medici ed infermieri.
  • È in grado di compromettere significativamente la salute psicologica, può portare a conseguenze pericolose, in alcuni casi anche al suicidio.
  • Può essere trattata da professionisti della salute, inoltre i lavoratori devono essere tutelati legalmente dall'eccessivo carico lavoro e stress.

Che cosa è il burnout?

Spesso la parola burnout è sinonimo di intolleranza, rimanda all'idea che ne abbiamo avuto abbastanza, che siamo andati ben oltre la soglia di tolleranza. In medicina questo termine fa riferimento di fatto a qualcosa di molto specifico. Si tratta di una condizione medica che porta a determinate implicazioni.

Perché vi sia una diagnosi di burnout dobbiamo avere tre tipi di sintomi.

  1. Il primo è un senso pervasivo di stanchezza o esaurimento. Si tratta di una stanchezza che va oltre la normale sensazione di stanchezza di quando vogliamo andare a letto o siamo bisognosi di una vacanza. È più vicino alla sensazione di avere le pile scariche. Il problema persiste anche se riposiamo.
  2. Il secondo è la presenza di sentimenti molto negativi come disprezzo e/o nei confronti del posto di lavoro. Si tratta di un'attitudine negativa nei confronti del lavoro, la sua gestione e quasi tutto quello che lo riguarda.
  3. Il terzo è un sentimento pervasivo di inefficacia a lavoro. Sembra che qualsiasi cosa si faccia sia una perdita di tempo, che non porti da nessuna parte.

La gran parte degli studi sul burnout sono fatti su lavori pericolosi ed ad alta intensità dal momento che si tratta di attività ad alto contenuto di stress. Il punto centrale è l'alto livello di stress ma non è propriamente corretto. A creare il problema è l'assenza di controllo che abbiamo sullo stress coinvolto nell'attività lavorativa. Quando parliamo di controllo, non significa che dobbiamo essere al comando dello stress o in grado di premere un bottone da spegnere all'occorenza. Tuttavia, si tratta di avere accesso ad un sistema di regole in grado di gestire lo stress che viviamo.

Questo implica la presenza di pause pianificate, la possibilità di condividere le difficoltà con un supervisore, il cambiamento dei turni, la possibilità di avere un lavoro di squadra migliore, la possibilità di richiedere il trasferimento, prendersi del tempo libero, la possibilità di fare un colloquio con un professionista della salute. Purtroppo, in molti contesti lavorativi, ci sono poche di queste opzioni a cui potersi riferire o se ci sono non hanno un impatto significativo nella gestione delle difficoltà.

Burnout: cerchiamo di approfondire meglio questo fenomeno

Siamo strutturati in modo che il nostro cervello tenga in situazioni di sovraccarico lavorativo. Tuttavia l'esposizione sistematica ad alti livelli di stress, in assenza di interventi in grado di ridurlo, generano l'esaurimento fisico ed emotivo. Compare il calo motivazionale, sembra che nulla abbia più senso. Dal momento che i sintomi emergono gradualmente, potrebbe essere difficile riuscire ad identificarli ma una volta che è subentrato il burnout, si possono avere serie complicazioni in grado di compromettere il proprio funzionamento all'interno dei diversi aspetti della vita.

Riconoscere i segnali del burnout

  • Dimenticanza e difficoltà di concentrazione
  • Scarsa motivazione e interesse verso il proprio lavoro
  • Perdere di vista se stessi e i propri obiettivi
  • Fare fatica a mantenere le relazioni ed essere presenti con i propri cari
  • Frustrazione e irritabilità nei confronti dei propri colleghi
  • Tensione muscolare, fatica e insonnia ingiustificate

Il Burnout ha delle conseguenze significative:

  • peggioramento della performance lavorativa;
  • riduzione dei propri spazi, tempo con la famiglia, relazioni extralavorative, hobby e attività di relax;
  • incremento di malattie cardiovascolari, diabete tipo 2, depressione e sucidio.

Per questo motivo diventa importante intervenire nell'immediato. Ecco i passi da fare.

3 passi da seguire in caso di burnout

1) Rileva la fonte

È difficile effettuare dei cambiamenti quando non sai esattamente cosa devi cambiare, ma esplorare fattori che contribuiscono allo stress può essere un punto di partenza. Spesso il burnout trova la sua origine mediante fattori attivanti all'interno della dimensione lavorativa, tuttavia può estendersi anche a situazioni diverse come:

  • si ha un carico di studio eccessivo e rigido;
  • ci si trova dinanzi a situazioni relazionali molto problematiche;
  • ci si prende cura di una persona cara con una malattia cronica.

Tentare di fare troppo senza delegare è un trampolino di lancio per il burnout.

2) Identifica quali cambiamenti puoi fare nell'immediato

Supponiamo di stare gestendo un lavoro su tre progetti che ci tiene impegnati oltre il nostro turno di lavoro ogni settimana, se siamo ambiziosi diventa difficile delegare e siamo portati a farli tutti insieme. Tuttavia, questo avrà degli effetti negativi su di noi, risucchiandoci totalmente le energie.

Per questo è fondamentale accettare che fare tutto non è assolutamente possibile ed è necessario chiedere al proprio supervisore la riassegnazione dei progetti o di aggiungere qualcuno con cui lavorare sul progetto.

Un altro problema è essere sovraccarichi di lavoro e non riuscire ad essere assertivi quando siamo sottoposti alle richieste delle persone importanti per noi. In genere, persone con tendenze compiacenti fanno fatica a dire di no perchè sentono di non voler deludere gli altri. Se siamo già fuori tempo massimo nel cercare di adempiere ai compiti lavorativi, non è il caso di aggiungere al nostro lavoro anche altre attività che conducono a stress e frustrazione. È importante fare un'analisi dei nostri impegni, valutare se è il caso di annullarli o riprogrammarli. Questo può fornire una sensazione di sollievo sorprendente.

3) Rivolgiti a persone verso le quali nutri fiducia

È normale fare fatica a capire da dove inziare per mettere in ordine le cause di stress del burnout e e i modi per gestire lo stress. Si tratta di uno stato pervasivo di sfinimento che non ci permette di idenficare con facilità le soluzioni per uscirne. Coinvolgere persone importanti per noi ci può aiutare a farci sentire supportati e meno soli. Amici, familiari, partner possono sostenerci nella ricerca di idee possibili per uscire dal burnout.

Le persone che ci conoscono, sanno cosa può funzionare per noi mantenendo però la giusta distanza per vedere le cose con maggiore chiarezza. Condividere con qualcuno le difficoltà emotive che stiamo vivendo sul lavoro può essere complicato perché da un lato si teme di essere considerati incapaci o pigri. Tuttavia, la mancata condivisione della propria sofferenza può rendere tutto ancora più difficile da gestire.

4) Punti critici

Purtroppo, il burnout non è qualcosa di facile da gestire, una criticità importante del burnout è che anche quando non si è a lavoro, continuiamo ad avere i sintomi descritti sopra. Ci sentiamo esausti senza alcun motivo apparente, arrabbiati e finiamo per scaricarlo sulle persone intorno a noi, sentiamo di perdere tempo sul lavoro.

Molto spesso i pazienti che soffrono di burnout giungono all'attenzione dei clinici non facendo alcun riferimento al burnout. Nel momento in cui chiedono aiuto specializzato, sviluppano una condizione di depressione clinica. Il trattamento per la depressione risulta tuttavia non adeguato alle loro esigenze. Se da un lato abbiamo un miglioramento della depressione, di fatto, il problema dello stress lavorativo persiste significativamente.

La gran parte delle problematiche denunciate dalle persone in burnout è correlata alla riduzione dei tempi per le deadline, alla riduzione del personale, all'aumento delle ore lavorative. Viene chiesto di fare di più in meno tempo e con meno risorse.

Molte condizioni lavorative possono metterci nella condizione di raggiungere elevati livelli di stress senza che vi sia alcun controllo sul fenomeno. Questo potrebbe portare al burnout. Se questo accade e non ci sta alcuna risorsa protettiva a lavoro come una figura deputata alla gestione delle cure, è opportuno richiedere un aiuto professionale. Senza la possibilità di staccare da quel contesto disfunzionale, il burnout prende il sopravvento avanzando con sè altri problemi di carattere psicologico.

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Scritto da

Dott.ssa Maria Teresa Caputo

La dott.ssa è Psicologa e Psicoterapeuta ad indirizzo Cognitivo-Comportamentale, iscritta all'ordine degli Psicologi della Regione Campania. Svolge la professione privatamente occupandosi di disturbi d’ansia, depressione, disturbo ossessivo compulsivo, lutto nell’ età evolutiva e nell’età adulta.

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Bibliografia

  • Low ZX, Yeo KA, Sharma VK, Leung GK, Mcintyre RS, Guerrero A, et al. Prevalence of burnout in medical and surgical residents: a meta-analysis. Int J Environ Res Public Health. (2019) 16. doi: 10.3390/ijerph16091479

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