I bambini e la creatività: come accrescere le loro opportunità

Come possiamo valorizzare la creatività e l’invenzione nei nostri figli? C’è un vantaggio a vivere creativamente e appassionatamente?

10 DIC 2019 · Tempo di lettura: min.
I bambini e la creatività: come accrescere le loro opportunità

Per crescere occorre essere creativi. Nell'affrontare l'imprevedibile della vita, ha più opportunità colui che sa pensare in modo originale, cioè diversamente da come farebbe la maggior parte delle altre persone. Non stiamo quindi parlando di insegnare ai bambini come realizzare dei bei lavoretti, bensì di offrire loro la possibilità di vedere più opzioni di altri per la risoluzione di un compito.

Un bambino che pensa in modo creativo, cioè che ha sviluppato il pensiero divergente, riesce ad inventare soluzioni nuove ai problemi e può quindi cavarsela meglio di fronte alle difficoltà della vita. Valorizzando la creatività dei vostri figli li aiuterete a diventare donne e uomini forti e strutturati.

In che modo sostenere lo sviluppo di questa capacità? Suggerisco tre parole chiave

  • La prima: offrite tempo vuoto

I vostri bambini si possono e si devono annoiare. Date valore al gioco senza scopo, senza costrutto. Immaginate di trovarvi davanti a un compito nuovo, fosse esso un gioco o un problema di lavoro: come vi sentite prima di iniziare l'attivitá? Spaesati. È fondamentale, per creare qualcosa di nuovo, questo spaesamento, che sostiene ogni azione di ricerca e di scoperta. Solo da un'assenza è possibile costruire del nuovo.

Attenzione, offrire tempo vuoto non significa abbandonare i figli a loro stessi. Non c'è sviluppo, in alcun ambito, senza amore e sguardo. Un bambino crea, produce, costruisce, traccia segni, parla, per ottenere l'amore, l'attenzione, l'accettazione, l'ascolto dei suoi punti di riferimento affettivi. Il bambino crea perché desidera essere visto. Il bambino ha bisogno di uno sguardo particolareggiato che sia capace di vederlo nella sua unicità. È grazie a questo sguardo d'amore incondizionato che il piccolo d'uomo si mette in moto, si aggancia alla vita, ne scopre la bellezza e il valore.

  • La seconda parola chiave è lentezza

Date tempo ai vostri figli. Tempo per andare a fondo di un'attività, per trovare da soli le soluzioni, per sperimentare tramite prove ed errori, per ricominciare da capo. Non siate voi le loro mani e le loro braccia. Se non vogliamo crescere degli automi o dei nostri sosia, occorre consentirgli il loro viaggio. Se seguiranno sempre ogni nostro consiglio ed ogni nostra scoperta sulla vita, risparmieremo loro forse un po' di fatica, ma li renderemo certamente più fragili e insicuri.

  • La terza parola è relazione: i bambini imparano stando tra di loro

È nell'incontro sempre nuovo con l'altro che si sviluppa estro ed inventiva.

Un pomeriggio al parco, ad esempio, dove questi tre elementi sono presenti - un tempo privo di eccessivi stimoli, un tempo lento, un tempo in relazione tra pari - permetterà loro di sperimentarsi, di giocare, di gestire la noia, di costruire legami, più di quanto non potrebbe fare un'attività altamente strutturata (come il corso di inglese o l'allenamento sportivo, che hanno grande valore ma non devono riempire l'agenda di un bambino).

Diamo dunque ai nostri bambini gli strumenti per affrontare novità e cambiamento, caratteristiche centrali dell'esperienza umana. Sostenendo il pensiero divergente ed in generale la creatività, non solo li renderemo più intelligenti, forti e vitali, ma anche, senza dubbio, più felici. Perché oseranno scegliere la loro personalissima strada.

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Scritto da

Dott.ssa Marta Cricelli

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