Respiro affannoso e superficiale ansia

Buongiorno Frank2004,
diciamo che ha provato tramite il controllo a stare bene, ma come vede è una soluzione e brave termine. Ha bisogno di comprendere la vera origine di questa ansia. Si, facendo una psicoterapia potrebbe aiutarla.
Resto a disposizione
Alice Noseda

Gentile utente,

le manifestazioni di cui parla sono l' espressione di un disturbo d'ansia importante. Dagli attacchi di panico si può guarire attraverso l'ausilio combinato di psicoterapia e farmacoterapia. Si affidi ad uno psicoterapeuta per la psicoterapia e ad uno psichiatra per un adeguato trattamento farmacologico, vedrà che con il tempo riuscirá ad uscire dalla morsa dei suoi sintomi.

Cordiali Saluti
Studio Associato Dott Ferrara Dott ssa Simeoli

Gentile utente, certo che la psicoterapia la può aiutare a sbloccare questo stato di ansia, è l’unico percorso che può fare se vuole stare meglio. Io le consiglierei un terapeuta con approccio cognitivo-comportamentale, fa un percorso più breve ma centrato sul problema è vedrà che in poco tempo riuscirà a star meglio. Buona fortuna.

Buonasera, la ringrazio per questa sua condivisione tra l'altro molto dettagliata. Sicuramente un percorso terapeutico la può aiutare rispetto alla funzione di questi episodi di forte ansia e rispetto alla gestione più funzionale possibile di questi momenti, in modo tale da diminuire gradualmente l'impatto che hanno sulla sua vita tali episodi fino alla sua piena autonomia rispetto a questo.
Disponibile per terapia online. Dott.ssa Elisa Altieri

Salve Frank, certo che con una psicoterapia può imparare a gestire l'ansia e sbloccarsi! Il lavoro dello psichiatra dovrebbe andare di pari passo con quello dello psicologo proprio per gestire il problema in modo sinergico. Se volesse approfondire anche il discorso del secondo cervello lo farei con piacere....asse intestino-cuore-cervello sono il fondamento della medicina integrata della quale mi occupo da anni.
Un saluto.
Dott.ssa Brusadelli Marina

Gentile Francesco,
In questo momento, da quello che racconta, sembra che "il controllo le stia facendo perdere il controllo".
Per tale ragione mi sento di rispondere di si alla sua domanda, dato che quello che si è instaurato nella sua vita sembra essere un circolo vizioso, che, però, può essere interrotto con le strategie adeguate alla sua specifica situazione con il supporto di un professionista.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Salve Frank,
La mia risposta alla sua domanda fatta alla fine è: Si! La psicoterapia è indicatissima per gli attacchi di panico. Lo psicoterapeuta potrebbe essere anche un esperto di Training Autogeno, che è un sistema di relaxing basato sull’ascolto del proprio respiro per modularlo e sull’ascolto delle sensazioni di calore e pesantezza dei muscoli scheletrici nonché della muscolatura liscia innervata dal parasimpatico ( cuore, stomaco, intestino, etc), non volontaria cioè, a differenza di quella scheletrica ( bicipiti, tricipiti, trapezio, etc. ) che è volontaria e innervata dal simpatico. Modulando il tono muscolare attraverso la respirazione e l’ascolto del calore e pesantezza si rilassano le varie regioni corporee sotto stress nonché si ottiene lo scioglimento di tensioni diaframmatiche e a livello degli organi interni. Negli esercizi medi e superiori del T.A. si esplorano anche le immagini che aiutano il relaxing. Ma per i medi e i superiori deve trascorrere più di un anno di pratica. Serve tuttavia un conduttore psicoterapeuta che suggerisca delle formule di rilassamento e quindi la tecnica è quella della suggestione che poi il soggetto esercita da solo come autosuggestione. Dopo le sedute di TA, si accede in rilassamento ai contenuti psichici che possono emergere e che sono i responsabili dei blocchi che portano il panico. Così si è in una forma psicoterapica a tutto tondo che ha ottimi risultati.
Dott. Pietro Salemme

Ciao Francesco, innanzitutto complimenti per il traguardo che hai appena raggiunto.
In merito al motivo per cui ci scrivi, quello che hai descritto è esattamente il circolo vizioso che l'ansia è in grado di innescare quando va ad alterare una funzione fisiologica ed automatica come il respiro.
Gli ansiolitici sono utili ad attenuare l'intensità di un sintomo ma non a modificare il sottostante circolo vizioso che lo alimenta. Per questo e per imparare a gestire la propria ansia serve una psicoterapia mirata.
Per problematiche come la tua l'approccio della terapia breve strategica risulta essere tra i più efficaci e rapidi. Ti consiglio quindi di rivolgerti ad un professionista. Che sia in presenza o online che ti possa fornire le tecniche e strumenti per liberarti da quest'ansia.

Spero di esserti stata utile.

Dott.ssa Nicole Spiandore