Per la prima volta ho fatto un passo con un ragazzo che mi piace ma...
Buongiorno, da poco ho conosciuto un ragazzo nella mia città natale (vivo e lavoro altrove) che mi piace moltissimo. Nonostante la mia età, ho avuto una sola esperienza (platonica) con un ragazzo intorno ai 20anni. Considerato quanto fu dolorosa per me quell' esperienza e quanto profondamente mino' la mia autostima, non sono stata più in grado di stare con nessuno che mi
piacesse. Sono passati molti anni durante i quali ho sempre respinto chi mi veniva dietro, specialmente se ero interessata anch'io. Arrivata all'età di 40, tornno nella mia città natale e conosco questo ragazzo che vive nel mio palazzo (12 anni più giovane) con il quale non ci eravamo mai parlati. Un giorno lo incontro con il suo cane e gli faccio una battuta proponendogli di poter fare la dogsitter per il suo cane se mai gli sevisse. Lui ride e dice che poi mi chiederà numero, a cui io rispondo "benissimo". Un giorno lo incontro per strada e lui mi chiede se voglio fare due passi con loro. Agitatissima metto una scusa e rispondo di no. Lui continua a parlarmi amichevolmente. Lo rincontro dopo un mese per strada e di nuovo mi dice di andare a fare due passi e stavolta vado. È stata un'uscita piacevolissima, per la prima volta non mi sentivo stressata agitata insicura o inadeguata. Lui parlava molto e l'ho lasciato fare. Sì è interessato molto anche a me mi ha fatto domande e io a lui. Ha citato solo amici e una ex ragazza, nessuna ragazza attuale. E' stato davvero dolce, rivelando animo sensibile e tenero, diversamente dall' apparenza un po burbera. E molto maturo. Insomma, tutto naturale e bellissimo. Notavo in lui una leggerissima agitazione che attribuivo a un suo leggero interesse o simpatia per me. O almeno speravo. Ci lasciamo dopo un'ora e mezzo, ma lui non mi chiede numero né fissa altro appuntamento, pur sapendo che a breve sarei tornata nella mia città. Io gli scrivo messaggio su un social per fargli un complimento su sua musica a cui lui risponde con emoji con occhi a cuoricini. Io felicissima. Tuttavia poi un giorno lo vedo di spalle, per strada, mentre parte per weekend vicino la sua macchina e non ho coraggio di salutarlo lì per li. Riparto tornando nella mia città senza averlo rivisto. Mi chiedo se avessi dovuto fare qualcosa in più. L'agitazione che provavo mi ha impedito di fare di più. Inoltre, so per esperienza che un ragazzo interessato i passi li fa e anche presto né mi andava di perseguitarlo. Mentre lui più di passeggiata non ha fatto. Le ipotesi sono tante: si è accorto del mio imbarazzo e timidezza e non ha voluto affrettate i tempi; aveva interesse solo amichevole ecc ecc. Questa seconda ipotesi la più probabile. Una parte di me mi dice avrei dovuto cercare di uscire di casa di più per rincontrarlo ma so anche che se le cose non vengono naturali non inutile forzarsi. Sono convinta che se i presupposti /fondamenta per qualcosa ci sono le cose accadono e se né io né lui abbiamo fatto altro è perché per qualche ragione non c'è la sentivamo, fine della storia. Tuttavia una parte di me inevitabilmente sente la sua mancanza e c'è questo inevitabile "tarlo" che mi dice che qualcosa ho sbagliato. Un'altra parte di me mi dice che in realtà sono stata brava stavolta, ho fatto molti passi verso un ragazzo a cui ero interessata, lasciandogli dei segnali, invece di fuggire come.al solito e che ovviamente se non ha fatto altro non aveva interesse al di la' di simpatia amichevole. Grazie se potete darmi un vostro parere.
