Salve ho 34 anni e da 7 sto con il mio compagno che ha 8 anni in più di me. Non abbiamo mai convissuto ognuno è sempre rimasto a casa delle rispettive famiglie.
In questi anni abbiamo avuto molti problemi a causa dei nostri caratteri diversi, molte incomprensioni e molti litigi, ci siamo presi e lasciati diverse volte. L'ultima l'anno scorso quando per 9 mesi non ci siamo più ne visti ne sentiti per poi reincontrarci per caso e iniziare a frequentarci e riprovare a stare insieme... in questo anno quindi di prova chiamiamo così da parte mia non è cambiato nulla ovvero non sento amore per lui credo sua affetto ,a volte potrei stare anche giorni senza vederlo ma sentirlo solo per telefono e nel mentre uscire tranquillamente con i miei amici e amiche ... a volte penso di stare meglio sola pero poi ho paura di lasciarlo,di pentirmi un domani di questa scelta .. lui in questi giorni ha sbottato e mi ha detto che non vuole più stare con me e allora li sono impazzita perché non volevo mi lasciasse,però allo stesso tempo spero lo faccia perché io non riesco a Prendere in mano la situazione . Ma se lo fa vado in crisi se poi cambia idea allora fra me e me penso che comunque io non so cosa voglio da lui.... non riesco ad uscire da questa situazione mentale assurda e vorrei avere un vostro parere.grazie
Rita
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1 DIC 2015
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Gentile Rita,
sembra che il suo sia un rapporto "senza infamia e senza lode", portato avanti per inerzia, senza nemmeno continuità e con parecchi problemi, incomprensioni e litigi.
C'è anche il precedente dello scorso anno in cui il rapporto è stato interrotto per nove mesi senza sconvolgimento da nessuna delle due parti ed è stato poi ripreso dopo un incontro casuale.
Per giunta lei stessa ammette di non avere amore ma forse solo affetto mentre anche lui sembra capire che non ci sono motivi sufficienti per mantenere questa relazione particolare.
Eppure, se nessuno dei due si decide a chiuderla è possibile ipotizzare che ci sia comunque qualche vantaggio secondario che può essere ravvisato anche solo nel non voler perdere questa specie di abitudine che è meglio di niente.
Credo che questa situazione di stallo, per poterne uscire, meriti un approfondimento in sede di psicoterapia di coppia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
20 DIC 2015
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Cara Rita,
il suo è un caso veramente particolare soprattutto perché lei mi sembra avere molta chiarezza circa il fatto che di questa persona non sia veramente innamorata.
Quindi la cosa che la tiene legata a lui è soprattutto la paura di rimanere da sola.
Probabilmente la stessa cosa è quella che motiva lui nel vostro rapporto.
Ci sono relazioni così e la vostra dimostra che possono durare nel tempo, però senza un reale sentimento è difficile davvero costruire un fututo insieme.
E' necessario che lei intraprenda un percorso di psicoterapia che possa portarla ad acquisire molta maggior consapevolezza di sè e alta autostima.
Si impegni in questo senso.
Tantissimi auguri
Dott. Silvana Ceccucci Psicologa Psicoterapeuta
1 DIC 2015
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Gentile Rita,
il parere che posso darle leggendo le sue parole è quello di chiedersi cosa rappresenta per Lei questo rapporto.
Lei dice di non amarlo e, anche se non è chiaro, sembrerebbe che il rapporto sia in una situazione di stallo; non decolla né si interrompe.
Le consiglio di prendersi un attimo per riflettere e dare un significato chiaro al rapporto, prima ancora di pensare se concluderlo o meno.
Cosa è per Lei questo rapporto? In cosa la fa sentire bene/male?
Cosa succederebbe se continuasse?
Cosa accadrebbe se terminasse. Che paure ha?
Provi ad immaginare scenari diversi, cercando di "vedersi" nella quotidianità.
Se volesse un aiuto in questo percorso, potrebbe considerare una consulenza di uno psicologo, anche online.
Cordialmente,
Dott.ssa Anna Patrizia Guarino - Psicologa, Roma.
1 DIC 2015
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Cara Rita, la situazione che lei riporta è comune a molte persone che devono fare una scelta importante. Scegliere non è facile perché necessariamente implica prendere qualcosa e rinunciare a qualcos'altro, non ci sono scelte in cui non si perde niente. La paura che lei riferisce è comprensibile perché non sa quale è la scelta più giusta e teme di poter sbagliare; tenga presente che tutte le scelte hanno delle incognite, ma quelle legate alla sfera emotivo-relazionale ne hanno forse più delle altre, perché riguardano le emozioni e quindi esulano dal ragionamento puramente razionale. A tal proposito la invito a riflettere su quali sono i suoi valori, le cose importanti per lei e poi a capire se le mosse che sta facendo in questo periodo l allontanano o l avvicinano a tali valori. Provi a rispondere per scritto a domande del tipo: "cosa è importante per me?/ cosa vorrei per il mio futuro?/ che tipo di persona vorrei essere?/ come vorrei vivere?... ".
