Salve a tutti ho 27 anni da circa un anno e mezzo ho una relazione con il mio compagno che ne ha 36 e da un anno conviviamo. Ho un bambino di 9 anni che vive con noi e lui ha una bambina di 9 anni che vive con i nonni avuta da una precedente relazione durata all’incirca 2 anni dopodiché la madre è stata allontanata. Ad inizio relazione il conoscerci con i bambini è stato molto semplice e naturale (premetto che ci conoscevamo già anni prima) perché frequentano la stessa scuola quindi non ci sono stati problemi, uscivamo tutti insieme e facevamo le cose che fanno tutte le famiglie (cene, feste, parco, vacanze, ecc) inoltre la bambina dormiva a volte a casa mia come mio figlio dormiva a casa dei nonni della bambina. Dopo 6/7 mesi questo equilibrio è svanito la bambina ha cominciat a farmi dispetti a guardarmi male parlarmi a mezza bocca riempire il padre di chiamate quando non stavamo lì con lei, messaggi poco carini nei miei confronti, ha simulato attacchi di panico per farci correre da lei, frequentemente faceva chiamare dalla scuola per farsi venire a prendere prima dicendo di stare male o direttamente faceva assenza tutto questo chiaramente per attirare attenzioni da parte di tutti. Fin qui a corrente alterna sono riuscita a tenere botta ed andare avanti, non nego che ci siano state delle discussioni con il mio compagno ma alla fine siamo sempre andati avanti. Da qualche mese a questa parte ha iniziato a trattare male mio figlio offendendolo, isolandolo ed io ho tirato su un muro che a volte riesco ad abbassarlo ma con molta difficoltà e soprattutto me la sto vivendo veramente male inoltre ho parlato più volte con il mio compagno esponendogli in problema e dicendogli che è giusto che noi andiamo li stiamo insieme con lei però non è più fattibile tutti i santi giorni. La mia buona volontà penso di averla messa ho cercato di instaurare un rapporto con lei invitandola ad uscire anche da sole l’ho portata molte volte a scuola sola con mio figlio insomma sono stata abbastanza comprensiva perchè è pur sempre una bambina ma sento di non riuscire a mandare più giù questa situazione e soprattutto il rapporto con il mio compagno si sta incrinando. Sono cambiata anche io, mi è venuta fuori una gelosia e fastidio nei confronti di questa bambina che non riesco a controllare. In più aggiungo che il mio compagno vorrebbe un figlio nostro ma sinceramente io con questa situazione non me la sento proprio ho paura. Grazie in anticipo per i consigli
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8 LUG 2023
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Capisco che stai attraversando un momento particolarmente difficile. Le dinamiche familiari miste possono essere complesse e sfidanti, specialmente quando coinvolgono bambini che stanno cercando di adattarsi a nuove situazioni. La bambina potrebbe avere difficoltà a gestire i cambiamenti avvenuti nella sua vita. Il suo comportamento potrebbe essere un modo di esprimere insicurezza o confusione. Ricorda che è una bambina e potrebbe non sapere come gestire adeguatamente i suoi sentimenti. Potrebbe essere utile avere una conversazione aperta e onesta con lei, cercando di capire le sue preoccupazioni e i suoi sentimenti. È fondamentale anche che tu e il tuo compagno siate sulla stessa pagina. Dovreste discutere insieme di come gestire la situazione e trovare una soluzione che rispetti i bisogni di tutti. Il sostegno reciproco è essenziale in momenti come questo. Capisco che la situazione attuale stia influenzando il tuo rapporto con il tuo compagno e che tu possa sentirti in conflitto riguardo alla possibilità di avere un altro figlio. È importante che tu esprima apertamente queste preoccupazioni al tuo compagno. Le decisioni riguardanti l'espansione della famiglia dovrebbero essere prese da entrambi.
Infine, vorrei sottolineare l'importanza di consultare uno psicologo. Il supporto di uno psicologo può essere fondamentale in momenti come questo. Può aiutarti a gestire le tue emozioni, a trovare strategie per affrontare le sfide attuali e a migliorare le relazioni all'interno della famiglia. La psicoterapia individuale può fornirti lo spazio sicuro di cui hai bisogno per esplorare i tuoi sentimenti e ricevere sostegno. Inoltre, uno psicologo può aiutare anche la bambina a esprimere e gestire i suoi sentimenti in un modo più costruttivo.
La terapia individuale è un elemento fondamentale del tuo benessere emotivo. Fornisce uno spazio sicuro per esplorare i tuoi sentimenti e ricevere supporto. Uno psicologo può aiutarti a capire meglio te stessa e la tua situazione, e a sviluppare strategie efficaci per gestire le tue sfide. Può anche aiutarti a migliorare la comunicazione e a stabilire confini sani all'interno della tua famiglia. Ricorda, cercare aiuto quando ne hai bisogno è un segno di forza, non di debolezza.
Per tutte le altre informazioni mi trovi online.
8 LUG 2023
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Buonasera Giulia,
Il problema che lei pone ha una sua complessità di sistema. Non sono chiare molte cose, ad esempio perché non avete pensato di riunire la famiglia, con la bambina che venga a vivere con voi? Se la bambina fa parte della vostra famiglia, allora perché rimane dai nonni? Una domanda che viene da fare: la bambina ha rapporto con la madre? O esistono gravi motivi perché non la veda? Come vedono i nonni la vostra relazione e la costituzione di un vostro nucleo? Il vostro desiderio di avere un vostro figlio sicuramente sarà giunto alla bambina e ai nonni. Ne avete parlato direttamente con loro? Queste sono solo alcune delle domande che potrebbero porsi in una consulenza.
Perché penso che il disagio che sta mostrando la bambina abbia a che vedere con il suo essere remotizzata e non inclusa. Non inclusa nella vostra famiglia, non inclusa in quella che non ha con la madre. Ciò potrebbe avere generato sentimenti di rabbia invidiosa.
Per capire meglio la situazione, è opportuno un approfondimento con psicoterapeuta che sia esperto di sistemi familiari e di clinica più in generale.
Dott. Pietro Salemme
8 LUG 2023
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Sarebbe utile per entrambi i genitori un percorso sulla genitorialità. Il genitore è il ruolo più complesso che esista e dedicare del tempo a comprenderne le dinamiche potrà essere utile anche alla coppia.
8 LUG 2023
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Bungiorno Giulia,
Capisco che stia attraversando un periodo molto difficile. Le dinamiche familiari possono essere complesse, soprattutto quando si tratta di famiglie allargate.
Innanzitutto, è importante ricordare che la bambina potrebbe avere difficoltà a gestire la situazione. Potrebbe sentirsi minacciata o insicura a causa dei cambiamenti nella sua vita. Questo non giustifica il suo comportamento, ma può aiutare a capire da dove proviene.
Potrebbe essere utile cercare il supporto di un professionista, come un consulente familiare o un terapeuta. Questi professionisti possono fornire strumenti e strategie per aiutare a gestire i conflitti e migliorare la comunicazione all'interno della famiglia.
È importante anche che tu e il tuo compagno siate sulla stessa lunghezza d'onda. Dovreste discutere insieme di come gestire la situazione e assicurarvi che entrambi stiate facendo del vostro meglio per sostenere sia la bambina che tuo figlio.
Riguardo alla questione di avere un altro figlio, è importante che tu ti senta pronta e sicura della decisione. Se non ti senti pronta, è importante comunicarlo al tuo compagno. Potrebbe essere utile discutere di queste preoccupazioni con un consulente o un terapeuta.
Ricorda, è importante prendersi cura di sé stessi. Questa è una situazione molto stressante e può essere facile trascurare la propria salute mentale ed emotiva. Cerca di trovare del tempo per te stessa, per fare le cose che ti piacciono e che ti aiutano a rilassarti.
Non esitare a cercare aiuto se ne senti il bisogno. Ci sono molte risorse disponibili per aiutarti a navigare in questo periodo difficile.
8 LUG 2023
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Buongiono signora
La bambina è gelosa di lei. E opportuno tranquillizzarla, che lei non toglierà l' amore per lei. Evnon toglierà il suo papà.
Da quello che ha scritto, gli hanno tolto la mamma.
Pertanto la bambina ha subito un trauma.
Cerchi di passarci un po' di tempo con cose interessanti.
Uscite insieme al papà della bambina, che anche lui la deve tranquillizzare.
E normale il comportamento della bambina
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
